Diario del mio quarto viaggio in Giappone: una giornata all'insegna della tradizione del Sol Levante Onsen e Tsukimi
Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Finalmente Onsen! Le terme in Giappone
Oggi,19 settembre, lo dedichiamo agli onsen ed allo tsukimi tsukimi...
Ci svegliamo, il sole è alto anche stamani sull'isola di Kyushu, le temperature sono calde ma non afose; è il giorno giusto per andare agli onsen e, quando siamo a Fukuoka e parliamo di onsen, ci riferiamo a Seryu, una stupenda SPA sulla costa di un monte alle porte della città, tra boschi di castagni ed aceri; ci muoviamo con calma, dopo aver sbrigato un po' di corrispondenza al computer; arriviamo per l'ora di pranzo ed approfittiamo di una formula pranzo compreso offerta dai bagni termali.
Gli onsen Seiryu, di cui ho già parlato, sono un posto calmo e tranquillo pensato per i giapponesi e così tutto è scritto in tale lingua, anche se qualche figurina ti aiuta a capire che stai entrando nella zona dei bagni o nella sala del relax...
Imergersi nel Giappone a 360°
Tutto è scritto in giapponese, anche il cartello che fuori dice che è vietato l'ingresso a chi ha tatuaggi...sì perché nel Paese del sol levante, almeno fino a qualche anno fa, questi erano il segno che contraddistingueva i mafiosi della yakuza. Per questo motivo, almeno nei bagni più tradizionalisti, se avete qualche tatuaggio non potete entrare…anche se siete occidentali, per non fare differenze; sì sa i giapponesi sono rigidi nell'applicare le regole e questa è loro forza ed il loro punto debole.
Abbiamo fame così mangiamo subito, scegliamo il menù a base di tenpura e soba, tutto in quantità giapponese, così da risultare gustoso e leggero...ma perdiamo un po' di tempo...
Mi cambio di corsa, con la signora degli onsen che mi viene a cercare mentre sono mezzo nudo e sta per cominciare il nostro turno per fare ganbanyoku la speciale sauna che consiste nello sdraiarsi, dopo aver indossato una veste apposita, su di un telo che poggia su della maiolica arroventata che mi fa sudare per circa 45 minuti, quasi fosse una gratella.
L'atmosfera è molto rilassante e non si sente se non la musica di sottofondo e qualche parola in cinese, sì perché questa zona di Giappone è facile meta di visite da parte dei vicini del celeste impero che qui vengono per fare shopping, Shangai è più vicina a Fukuoka di Tokyo.
Seguono due ore di bagni termali che, secondo la tradizione nipponica, si fanno nudi e per sessi separati, magari con un asciugamano, a coprire le pudenda, pezzola che non dovete mai immergere nelle acque...Inizia così un "lessamento" in varie vasche in pietra all'esterno con diversa acidità e temperatura dell'acqua, ed all'interno con idromassaggio e poi ancora saune e bagno turco...il tutto per un relax assoluto...
Lo tsukimi contemplare il plenilunio d'autunno in Giappone...e sashimi
Torniamo a casa e la mamma di Yumichan ha preparato il tokonoma (l'altare che sta nella stanza in stile giapponese) per celebrare lo tsukimi, cioè il rituale che si segue per rendere omaggio alla luna, un rito di antichissime origini per portare benessere al raccolto ed alla famiglia...e, se volete saperne di più, vi consiglio la lettura del nostro post sul blog dedicato all'argomento...
Ci accoglie un'ottima cena: sashimi! O meglio sushi di casa, cioè del sashimi che si assembla con del riso e delle verdure crude che si chiama temakizushi...inutile parlare della freschezza e della bontà di quanto abbiamo mangiato in quell'occasione; tra i vari pesci pregiati, orate, sogliole, seppioline, spicca per gusto della ventresca di tonno a pinne gialle, forse uno di quei tonni che si pescano nel mediterraneo, vengono messi in "business class" e spediti in Giappone per i palati più esigenti dove arrivano in mezza giornata...buonissimo, inutile dirlo...
Dopo di che ci sediamo a bere un tè e a mangiare un mochi (dolce di riso tradizionale) davanti al tokonoma pensando alla luna piena con l'augurio che porti fortuna a tutti noi...
Ora però devo confessarvi che molti giapponesi, compresi i miei suoceri, tsukimi non lo celebrano più e si ricordano che esiste solo perché se ne parla in tv o perché appare qualche immagine a ricordarlo nelle vetrine dei grandi magazzini. Dunque, se io non avessi parlato dello tsukimi...
(che avevo "studiato" per il blog di viaggiappone), coi miei suoceri, probabilmente la sera sarebbe passata laicamente senza omaggiare l'astro notturno, per cui i genitori di Yumichan mi hanno ringraziato per avergli ricordato l'occasione e per averli fatti divertire per preparare tutto come facevano tanti anni fa.
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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!