Toshodai-ji a Nara
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Culla del buddismo giapponese
Un itinerario alla scoperta del Giappone più antico non può trascurare una visita al Toshodai-ji, tempio fondato nel 759 dal bonzo cinese Ganjin in un luogo che oggi ci pare periferico rispetto alla parte più centrale di Nara e per questo fuori dalla rotta turistica, per essendo un patrimonio dell'UNESCO, ma che all'epoca era il cuore della cittadella imperiale del Sol levante (Nara è stata la prima capitale stabile del Giappone trai secoli VIII e IX).
Ganjin era stato mandato in Giappone dal suo sovrano su sollecitazione giapponese per codificare il buddismo ancora agli albori da queste parti, la storia ci narra che egli riuscisse a giungere nell'arcipelago nipponico solo dopo cinque tentativi disastrosi, tra naufragi ed altre peripezie, tanto da arrivarvi ormai vecchio e cieco, ma pieno di saggezza. Fu così che nel 753 l'imperatore del Giappone gli concesse dei terreni, che erano stati di pertinenza di un principe imperiale per costruire il suo tempio, da cui sovrintendere alla giusta applicazione del buddismo nel Sol levante.
Un capolavoro assoluto fuori dalle rotte del turismo di massa
Quando varcheremo la porta principale che dà sulla strada ci troveremo in un viale con difronte il Kondo (la sala principale) il cui tetto è un prototipo in Giappone di architettura Tang e vi assicuro di una leggiadria infinita e che ospita alcune sculture di epoche poco successive.
Il sito, oggi ridotto rispetto al passato conta ancora di un ampio spazio e più edifici, tra cui degli anche antichi magazzini ancor più vecchi dello stesso tempio, in legno scuro e testimonianza delle tecniche di costruzione dell'epoca Asuka (secolo VI-VII), la sala di lettura (Kodo), che pensate era un edificio dell'antico palazzo imperiale di Nara e che oggi è ultimo fortunoso superstite di esso.
Camminando tra i vialetti retrostanti tra altri edifici recintati da antichi muretti di terra battuta (una rairtà in giappone) si giunge ad un placido giardino di muschio ed alla tomba in pietra di Ganjin. In un piccolo museo, con modesto biglietto aggiuntivo, sono alcune antiche statue provenienti dalla struttura, di varie epoche, che vi assicuro bellissime.
Il Toshodai-ji, custodisce, inoltre, la statua lignea di Ganjin, realizzata poco prima della morte dello stesso dai suoi discepoli, in legno e lacca, un tesoro nazionale che viene svelato solo tre giorni all'anno in occasione del compleanno di costui il 6 giugno e di cui nel 2013 per festeggiare i 1250 anni dalla nascita del Maestro è stata realizzata una copia fedele che possiamo ammirare tutti i giorni.
- come arrivare
- A piedi dalle stazioni Kintetsu o JR 15 minuti, arrivate alla galleria di Negozi percorretela fino in fondo e sarete a Naramachi e da là in poco tempo al nostro Gango-ji
- orario
- aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle 17 (ultima vista alle 16,30)
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!