To-ji

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Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.

A protezione di Kyoto, dalle origini dell'antica capitale imperiale giapponese

Il Tempio To-ji, Kyoto

Uno dei templi più antichi del Giappone, almeno per la sua fondazione (796), si trova ad una quindicina di minuti a piedi dalla stazione centrale di Kyoto, ed è il To-ji, letteralmente il tempio orientale, uno dei soli due templi buddisti voluti dall'imperatore Saga poco dopo la fondazione della stessa capitale imperiale, famoso per la sua pagoda attuale, la più alta del Sol Levante, simbolo della città e ben evidente dal treno quando si arriva da sud (Osaka)
La capitale più antica, Nara, infatti, era stata abbandonata per lo strapotere raggiunto dai monaci buddisti dei grandi templi cittadini, quindi per evitare che si ripetessero le stesse vicende ad Heian, l'antico nome di Kyoto, furono consentiti soltanto questo tempio ad oriente e lo scomparso Sai-ji ad occidente, posti appunto ad est ed a ovest della grande porta Rashomon (quella dell'omonimo film di Akira Kurosawa) che apriva l'ingresso da sud al palazzo imperiale.
L'imperatore Saga, quindi, incaricò il monaco Kukai di sviluppare ed ingrandire il tempio, di cui divenne il bonzo nel 823, facendone una delle sedi principali della sua corrente religiosa del buddismo nipponico, cioè la Shingon, che vedeva fino ad allora il suo luogo di maggiore influenza sul remoto Koya-san, ed ancor oggi nel tempio si possono vedere vestigia risalenti a questo leggendario personaggio che è un vero santo per i credenti giapponesi.

Il paradiso della scultura antica giapponese

 Taishakuten Śakra, To-ji, Kyoto, foto di SLIMHANNYA

Il tempio da allora ebbe altalenanti vicissitudini, dopo un primo periodo di decadenza conobbe una nuova fioritura nel secolo XII con Minamoto No Yoritomo (il primo shogun di Kamakura) che ne promosse un ampliamento, portato a termine, sempre in quel periodo, da una delle figlie dell'imperatore Go Shirakawa e così con le donazioni dei grandi protettori del Giappone che si susseguirono, negli anni a venire, il tempio conobbe crescita e prosperità fino al 1486, anno in cui un incendio doloso ne fece andare in fumo gli edifici principali, da cui si trassero in salvo le preziose statue.
Il Kondo (la sala principale) venne distrutta dall'incendio ed oggi lo possiamo vedere come venne ricostruito nel 1603 per volontà di Hideyori Toyotomi, all'interno si possono ammirare Yakushi Nyorai con sotto i suoi generali protettori Junishinsho che proteggono 12 ore di giorno e 12 di notte e 12 direzioni geografiche, e poi a destra e sinistra Nikko (la luce del sole che elimina tutti i dolori) e Gakko (la luce della Luna che elimina tutti i desideri) un complesso plastico del secolo XVII molto bello.
Il Kodo (sala di riunioni e preghiera) dopo il rovinoso incendio, invece fu quasi subito ricostruito (1491) mantenendo lo stile Heian che aveva alle origini, la quasi totalità del suo patrimonio scultoreo fu salvato ed ancora oggi è qua conservato, si tratta di un vero mandala (paradiso buddista), nella visione Shingon, ricreato tramite sculture. Pensato e in parte probabilmente realizzato e comunque posizionato dallo stesso Kukai nel IX secolo. Inutile dirvi che si tratta di una delle opere di maggior valore dell'intera storia dall'arte antica giapponese, di impatto visivo strabiliante, e con una plasticità unica e straordinaria. Di queste statue solamente sei centrali sono del XVI-XVII secolo perché le originali erano state gravemente danneggiate dalle fiamme. In un padiglione attiguo si possono vedere anche i simulacri carbonizzati (belli anch'essi).

La pagoda più alta del Giappone

Il Tempio To-ji, Kyoto La pagoda che possiamo vedere oggi, quattro prima di essa avevano preso fuoco, fu riedificata nel 1644 per volontà dello Shogun di quel momento, Iemitsu, ed è alta 54,8 metri, un vero grattacielo per il tempo.
Il tempio, come altri a sud della stazione, è poco visitato dai grandi gruppi e quindi piacevole parentesi per gli amanti dei circuiti fuori dal turismo di massa, nonostante esso sia tra i siti UNESCO della città, motivo per cui, ogni tanto, "regaliamo" questa perla della storia dell'arte giapponese ai più curiosi tra i partecipanti dei nostri tour alla scoperta del Sol Levante.
Il 21 di ogni mese, inoltre, il giardino ospita un mercato, Kobo-ichi, la cui edizione più grande è il 21 dicembre, amato dagli abitanti di Kyoto e ora anche meta di viaggiatori in cerca di oggetti giapponesi.

come arrivare
Dalla stazione centrale un quarto d'ora a piedi
orario
aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00

Cosa è viaggiappone?

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