Giappone: la guida verde del Touring

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Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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Scritto da dani@viaggiappone.com

Una nuova guida per il vostro viaggio in Giappone

Oggi vi parliamo della nuova, e prima, Guida verde del Touring club Italia dedicata al Giappone, finalmente una guida italiana, scritta e pensata da Italiani ad accompagnare i turisti che si recano nel Sol Levante, uno sguardo più vicino a noi lettori del Belpaese di quello americano, o francese che potevamo trovare in libreria fin oggi e realizzato da veri amanti ed esperti del Sol Levante.
Noi di Viaggiappone sapevamo da più di un anno che stava bollendo in pentola questo nuovo lavoro dedicato ai viaggi in Giappone, da quando il nostro caro amico Patrick Colgan (uno dei due autori l'altro è Francesco Comotti) via via ci aveva mandato le bozze, così da poterle leggere in anteprima, visto il nostro interesse e la nostra conoscenza dei luoghi, al fine di dargli qualche suggerimento (pochissimi).
Il libro in modo efficace già dall'introduzione prende per mano il viaggiatore e lo conduce passo passo alla scoperta di un mondo davvero molto differente dalla nostra Italia.
La Guida verde del Giappone, è pervasa da un sentimento di amore verso il Sol Levante e noi che conosciamo Patrick riusciamo a percepire tra le righe la passione che ha accompagnato i suoi tanti viaggi in questo Paese, che abbiamo potuto condividere in un paio di bei momenti, una prima volta nella zona del lago Biwa, alla ricerca di antichi templi, e poi avendogli mostrato, da padroni di casa, la "nostra" Fukuoka. Una guida che è il succo dei tanti viaggi degli autori nel Sol Levante. Patrick è inoltre un gran camminatore e regala così interessanti spunti di trekking in varie località naturalistiche che possono ulteriormente arricchire un viaggio pensato con un po' di lentezza e tempo a disposizione.

Viaggiappone intervista Patrick Colgan

Come è nata la sua passione per il Sol Levante

Caro Patrick, molti dei nostri lettori conoscono il tuo bel Blog dedicato ai viaggi: Orizzonti, e chiunque lo abbia visitato avrà visto uno spazio particolare dedicato al Giappone. Perché il Giappone? Come nasce questa passione per un mondo davvero diverso dal nostro?

Non è la prima volta che mi viene fatta questa domanda e non so bene cosa rispondere, forse è una risposta che sto ancora cercando io stesso! Però, se ripenso al mio incontro con il Giappone non posso negare che sia stato un po' casuale. Nel senso che per me era solo un altro viaggio, partivo per vedere un altro pezzetto di mondo e di Asia in particolare, dopo esser stato in India. Ero partito ricco di aspettative, approfondendo un po' il Paese che mi preparavo ad affrontare, ma come facevo ogni volta che dovevo affrontare un viaggio importante. Non ero una di quelle persone che parte per il Giappone con l'emozione di chi sta coronando un sogno che aveva da molto tempo, da quando era piccolo, o dopo un lungo percorso di studio. Ed è stato un incontro che ha toccato qualche corda intima, sicuramente. Certo c'era la straordinaria accoglienza del Paese, che conosce bene chi c'è stato, c'era la gastronomia pazzesca. Però c'erano anche altre cose. Una sintonia estetica per esempio con l'architettura classica, gli spazi dei templi, i giardini. Un senso di curiosità stimolato dall'incapacità di capire, comprendere quello che vedevo, che era emozionante, specie per un viaggiatore solitario completamente immerso in una realtà così particolare. E poi ci sono stati gli incontri con alcune persone che poi sono diventate amicizie durature e mi hanno aiutato a capire il Paese. Fatto sta che pochi mesi dopo ero di nuovo in Giappone.
Non fu in realtà un viaggio facile, il secondo. Andai in Hokkaido, spinto da una precedente passione per i Paesi del nord, per il trekking ma fu un viaggio pieno di difficoltà e l'atmosfera del Paese, appena colpito dal grande terremoto del Tohoku, dallo tsunami e da tutto quello che ne era seguito, mi era parsa molto diversa da quella del primo viaggio. Credo che sia stato un piccolo ritorno alla realtà dopo l'incanto del primo incontro e che mi ha aiutato a sviluppare la mia passione per il Paese in maniera ancor più sincera, vera e mantenendo i piedi per terra. Ma non mi ha fermato: pochi mesi dopo ero di nuovo in Giappone...
Sono stati dieci anni di viaggi, studio e ho ancora molto di imparare. Ma nella guida (così come nella guida tascabile dei viaggiautori e nel libro di viaggio Orizzonte Giappone) ho cercato di mettere tutta la mia esperienza di viaggio. Spero possa aiutare altri viaggiatori, accompagnarli alla scoperta del Paese, per amarlo come ho imparato ad amarlo io.

Il Giappone è un paese che ti prende per la gola

Parliamo di cucina giapponese, che sappiamo ami molto, quale è il piatto che preferisci? E ti ricordi dove ne hai assaggiato, nel tuo viaggiare per il Sol Levante la versione più gustosa?

E' davvero difficile dare una risposta: la gastronomia giapponese è fantastica ed è uno dei grandi piaceri di un viaggio in Giappone. Ho però una grande passione per il ramen, come sa chi segue il mio blog o i miei account social! Uno dei migliori lo abbiamo senza dubbio mangiato assieme a Fukuoka, da Oigen. Un'esperienza per la quale ringrazio te e Yumiko! Il gusto deciso e la cremosità dello stile di Hakata sono senza dubbio i miei preferiti. Ma il bello del ramen è che quasi ogni località, ogni ristorantino ha il suo stile, le sue peculiarità ed è una scoperta continua. E a volte è anche il contesto, il momento, che lo rende speciale. Sempre assieme una volta, ve lo ricorderete - ci siamo fermati in una piccola trattoria di campagna, un posto senza pretese, che la gente del posto non riteneva adatto agli stranieri, o così ci parve di capire. E quel ramen, semplice e un po' rustico lo ricordo con grandissimo piacere anche se era lontano anni luce da quelli con stella Michelin che ho provato a Tokyo. Ovviamente è un piatto che si apprezza di più nei mesi freddi... forse è anche per questo che amo particolarmente venire in Giappone in inverno!
Però devo dire che anche il sushi in Giappone mi dà delle emozioni particolari. E' un'esperienza molto diversa da quella che si fa comunemente in Italia, addirittura imparagonabile. E' proprio un piatto diverso da quello servito nella maggior parte dei ristoranti asiatici, quasi sempre a gestione cinese, che si trovano più comunemente. Il riso, le varietà e i tagli del pesce, tutto contribuisce a rendere l'esperienza molto differente. Conviene sicuramente investire qualcosa di più per regalarsi un pranzo di sushi almeno di livello medio o medio/alto.

Viaggiare in Giappone dimenticando i luoghi comuni

Sappiamo che hai viaggiato il Giappone in lungo ed in largo facendo molteplici esperienze, cosa pensi di aver capito del "pianeta" Giappone che vorresti dire a chi parte e cosa ancora non sei riuscito ad assimilare, digerire, tra le diversità (tante) tra i nostri mondi?

E' una domanda molto difficile e alla quale forse non è possibile riuscire a rispondere in questo spazio. Quello che ho capito è che bisogna lasciar perdere gli stereotipi e quello che crediamo di sapere del Giappone. Non è un Paese così strano, non è Marte - anche se a volte può sembrarlo, all'inizio - e c'è tutta una pubblicistica e una tendenza specie su internet che invece gioca sul mostrarci presunte bizzarrie, stranezze. Voglio dire, cose strane o che appaiono molto lontane dalla nostra realtà accadono, ma anche tante cose che succedono in Italia forse apparirebbero ugualmente strane a chi arriva da lontano. Bisogna sempre mettersi dal punto di vista dell'altro. E, potendo, studiare la storia del Paese che è affascinante e illuminante e aiuta a capire meglio il Giappone e perché si è evoluto in un certo modo. Cose che non sono riuscito ad assimilare o a digerire? Non so se rispondo alla domanda, ma sicuramente vorrei conoscere meglio la lingua che è uno scoglio non facile. All'inizio ho fatto progressi molto rapidamente, poi però si incontrano alcuni ostacoli. Lo studio del giapponese è un percorso affascinante (i kanji, i caratteri cinesi non sono solo un modo di leggere, ma di pensare, credo) ma lungo e non facile. E richiede grande costanza.
Poi è chiaro - e qui rispondo a un'altra sfumatura della domanda - che ci sono anche cose del Paese che non mi piacciono, a livello personale, ma non so se è il tema della domanda. Però credo che ci sia un problema di parità dei sessi, come del resto anche in Italia. E poi penso che si sia usata un po' la mano pesante con il cemento, a volte e piange un po' il cuore a vedere certi alberghi sproporzionati in bei contesti naturali.

Alla ricerca del Giappone perduto nei viaggi di Patrick

C'è un luogo del Sol levante che è entrato particolarmente nel tuo cuore?

Tanti. Innanzitutto Kyoto che è davvero la mia città del cuore. L'ho vista cambiare un po' negli ultimi anni, anche a causa dei flussi turistici che si concentravano sempre negli stessi posti, ma nell'antica capitale c'è talmente tanta bellezza, ci sono talmente tanti posti magici che non mi stanco mai di tornarci. Altri posti secondo me speciali sono la penisola di Kii e gli itinerari del Kumano kodo. Sentieri fra boschi e paesaggi rurali dei quali provo una forte nostalgia. Ma ci sono tanti posti che ho amato molto e dove vorrei tornare: Nagasaki, Shimabara e la penisola di Kunisaki in Kyushu, la piccola isola di Taketomi, nelle Ryukyu, lo Shikoku, il mare interno... Mi rendo conto che se comincio a pensare a posti che mi hanno toccato o coinvolto particolarmente non riesco a sceglierne uno solo.

Ricominceremo a viaggiare in Giappone con gratitudine e consapevolezza maggiore

Quanto ti manca viaggiare e quanto il Giappone in questo periodo?

Mi manca moltissimo, ovviamente. Mi sono addirittura ritrovato a esplorare le strade di Kyoto con google street view. Devo dire che ho anche avviato una mia riflessione sul fatto che forse viaggiare così tanto come si faceva prima della pandemia non era sostenibile. Parlo per me, non intendo giudicare gli altri, ma credo che si viaggiasse in alcuni casi anche con un po' di leggerezza a volte, dandolo per scontato. E lo dico anche ripensando alla mia esperienza.
Quando si ricomincerà a viaggiare spero che ci sia una nuova consapevolezza dell'opportunità eccezionale, preziosa che ci è consentita, senza precedenti nella storia. I viaggi sono da sfruttare e vivere appieno. E soprattutto consapevoli che abbiamo un impatto sui Paesi che visitiamo. In Giappone negli ultimi tempi prima della pandemia si parlava per esempio del problema dell'eccesso di turisti e dei loro comportamenti non sempre rispettosi e che non si poteva attribuire solo ad alcuni Paesi di provenienza. Ho visto europei o americani abbandonare i rifiuti per strada o nei contenitori sbagliati, per dire, o parlare ad alta voce o gridare nella metropolitana, questo solo per fare qualche esempio. Il rispetto dovrebbe essere il punto di partenza.

La guida turistica da mettere nella valigia del vostro viaggio in Giappone

Tornando in conclusione alla guida verde del Touring, dobbiamo aggiungere che il lettore troverà una narrazione squisita dei luoghi che non possono essere persi, ed anche andando molto oltre.
Senza dubbio noi vi consigliamo di portare con voi in viaggio questa nuova guida del Giappone che sarà un valido aiuto nella realizzazione del vostro viaggio nel Sol Levante o un supporto in preparazione di un tour organizzato, come quelli che realizziamo anche noi di Viaggiappone.

Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro! Per saperne di più