Enryaku-ji
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Un antico monastero buddista tra i boschi del monte Hiei
Il nostro viaggiare alla scoperta del Giappone ci porta fino al monte Hiei, nella prefettura di Shiga, a circa 25 chilometri da Kyoto, a visitare un complesso monastico: l'Enryaku-ji. Un tempio estremamente importante per la storia giapponese e legato a doppio filo all'antica capitale imperiale.
Esso è stato fondato dal monaco Saicho nel 788 che qua si spostò da Nara per farne la culla del Buddismo Tendai, una sua setta che aveva origine dal Buddismo cinese Tiantai che lui aveva appreso dopo essere divento monaco nel Todai-ji a Nara e che approfondirà con un viaggio in Cina intrapreso tra gli anni 804 ed 805 (quello a cui partecipò l'altro grande santo bonzo del periodo: Kukai).
Un tragico evento della storia giapponese si lega a questi luoghi
Il tempio nei secoli successivi divenne sempre più grande, così come importante divenne la setta Tendai, anche detta del sutra del Loto, fino a venire a contare 3000 templi minori e avere, anche, molti sohei, cioè monaci guerrieri, che si schierarono spesso al fianco di una fazione rispetto che un'altra, influenzando, così, l'iter politico del paese intero.
Fu per questo motivo che Oda Nobunaga, nel suo tentativo di riunificare il Giappone, vide di togliere di mezzo questo centro di potere che mal si controllava, facendo fare vera e propria strage dei monaci guerrieri e delle loro famiglie, oltre che ordinare la distruzione dei principali edifici.
La ricostruzione principale degli interessanti padiglioni sacri che vi ritrovate è quindi del primo periodo Edo (XVII secolo) quando la sicura forza e la stabilità politica data dallo shogun Tokugawa ne consenti la ricostruzione.
Oggi le zone che possiamo visitare sono tre, la prima detta Todo è nella parte orientale dove possiamo ammirare, anche un museo di tesori e la sala Konpon Chu-do dove è un'immagine del Budda della guarigione che pare essere stata realizzata dallo stesso Saicho e dove di fronte all'altare da 1200 anni, ininterrottamente, ardono le fiammelle della legge (Darma); qua nei pressi, dopo una camminata nel bosco nello Shodo-in, trovate anche la tomba del monaco Saicho. Qua trovate anche il padiglione Daikodo del XVI secolo che ospita antiche statue; nei pressi potete anche ammirare la porta Monjyurou del XVII secolo dove è una statua di Bosatsu.
Un bella passeggiata nel bosco tra antichi templi buddisti
Non distante, potete fare la passeggiata piedi se non siete stanchi, sennò c'è una navetta, trovate il Saito, dove potete ammirare la sala Shaka-do (del 1595, l'edificio più antico rimasto) che custodisce una statua del Budda storico. Unisce questa sala al padiglione Ninai un corridoio, la leggenda vuole che un monaco forzuto abbia unito le due costruzioni.
Questa zona del complesso monastico è forse la più suggestiva, così come è immersa nel bosco. Noi siamo stati qua alla fine di febbraio quando in Giappone l'inverno dà quasi luogo alla primavera e consigliamo a tutti scarpe comode per questa escursione.
Più lontana è la terza area, a circa 4 chilometri, luogo dalle origini antiche, ma le ripetute distruzioni ci fanno ammirare delle ricostruzioni del 1971.
Sotto galleria fotografica.
- come arrivare
- Vi consiglio in autobus, partendo da Kyoto o dalla stazione centrale o dalla Sanjo Keihan. l'altra soluzione 2 treni, funicolare e funivia è più affascinante ma dispendiosa in termini di tempo e denaro, oltre che è facile sbagliar treno.
- orario
- dalle 8,30 alle 16,30 da marzo ad ottobre; il resto dell'anno dalle 9 alle 16.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!