Cultura Giapponese: Tsukimi, guardare la luna in Giappone
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
La luna d'autunno in Giappone
In Giappone in autunno si fa tsukimi, cioè si ammira la luna e le si offrono doni per arrecare buona sorte alla famiglia ed ai raccolti.
Tale festività consta di due momenti dell'antico calendario luni-solare detto temporeki: il primo; detto appunto tsukimi, si celebra per festeggiare la luna piena del 15° giorno dell'ottavo mese che, per quest'anno 2024, si verifica il 17 settembre (che infatti sarà luna piena); il secondo invece è ad ottobre e cade il 13° giorno del nono mese, è detto jusan-ya e quest'anno avviene il 15 ottobre, il momento in cui si omaggia la luna crescente; in queste occasioni si rendeva e si rende onore al nostro pallido satellite, che è visto dalla cultura giapponese come astro benigno portatore di salute e fortuna.
Antichi legami tra natura ed agricoltura nella religione giapponese
In casa si aprono gli shoji (le finestre scorrevoli tipiche delle abitazioni giapponesi) e all'inizio dell'engawa, il corridoio che dà accesso al giardino nelle case tradizionali nipponiche, si mette un vassoio pieno di dolci di riso, detti dango, che sono sferici come la luna piena e sono doni rituali legati all'agricoltura. In proposito è bene ricordare che la religione giapponese è molto legata alla natura ed ai cicli agricoli e così, durante lo tsukimi, si donano, assieme ai dolcetti, all'astro notturno, anche ciuffi di susuki, una graminacea che somiglia al riso e che viene offerta, in sostituzione di questo, alla luna per ingraziarsi il raccolto, non essendo, il prezioso cereale ancora maturo e a disposizione degli offerenti. Al momento del jusan-ya, invece, si è soliti offrire, accanto ai pasticcini, delle castagne, visto che siamo giunti all'epoca dei marroni.
Nel corso delle due occasioni i doni vengono lasciati incustoditi all'aperto, affinché la luna se li possa prendere; poi, almeno nel passato, quando la vita era più semplice, erano i bimbi del circondario che andavano a prenderseli e così, l'offerente, al mattino, era felice se molti di questi erano spariti perché poteva dire che era stata la luna a mangiarli: maggiore era la quantità dei dango "rubati", più grande era la fortuna per il raccolto e la casa.
Al giorno d'oggi, poiché le persone abitano in grandi e inaccessibili condomini oppure in case con giardini ben recintati, crediamo che non siano in molti, se non nelle campagne, i bimbi che vanno a prendere i dolcetti nelle abitazioni altrui.
Per far sì che la buona sorte ricada sulla casa si deve fare tsukimi in entrambe i momenti, ma, a causa del clima giapponese, il primo appuntamento è spesso funestato dalla presenza di nubi, mentre il secondo è più limpido tanto che anche l'imperatore Uda, nel IX secolo, disse in una famosa poesia, che quella di jusan-ya era la luna più bella dell'anno, per cui l'evento iniziò ad esser celebrato con feste dall'imperatore Daigo un secolo dopo circa.
Fare tsukimi oggi, oltre che omaggiare il nostro satellite con doni, significa restare in assorta contemplazione, magari passeggiando in giardino alla fioca luce di qualche lanterna, ma questa è anche occasione per leggere poesie dedicate all'astro e magari comporne di nuove, tanto è vero che sono molti i giapponesi che si dedicano al componimento di haiku (tre versi di 17 sillabe complessive) in quella notte.
Dal Paese del sol levante sulla luna si vede un coniglio
I giapponesi, quando osservano la luna piena in cielo, tra le ombre dei crateri vedono un coniglio ed ora che ve l'ho detto probabilmente lo vedrete anche voi; una leggenda, infatti, narra che, un giorno, una scimmia, una volpe ed un coniglio mentre andavano insieme per strada incontrarono un vecchietto stanco e moribondo: gli animali decisero di soccorrerlo e, se la scimmia lo rifocillò con della frutta e la volpe portò del pesce, il coniglio, che non aveva trovato nulla da offrire, fece accendere un fuoco agli amici e vi si gettò in mezzo per arrostirsi e farsi mangiare dal vecchietto.
Costui era in realtà un Dio che, impressionato dall'azione del coniglio, volle premiarlo donandogli di nuovo la vita e la possibilità di stare sulla luna per sempre.
Per la ricorrenza delle tsukimi si consumano anche speciali pietanze come gli Tsukimi Soba o gli TsukimiUdon , cioè i nostri spaghetti giapponesi conditi con un uovo crudo coperti da brodo bollente e alghe nori; nella zona nord dell'isola di Kyushu, invece, si mangiano gli yaki-udon con soltanto un uovo sopra, mentre in alcuni fast food vengono presentati degli speciali menù comprendenti panini farciti con un uovo fritto...perché il tuorlo è tondo e giallo e ricorda tanto la luna piena!
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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!