Fukui e la sua campagna
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Un remoto Giappone tra sushi e castelli
La prefettura di Fukui si trova tra le montagne ed il Mar del Giappone, più o meno alla latitudine di Tokyo e confina a sud con le prefetture di Kyoto e Shiga, è una regione ancora poco toccata dal turismo, specie internazionale, ed anche per questo da mettere nell'itinerario di chi, più curioso di altri, voglia vedere come sia il Giappone più autentico. Il suo capoluogo, Fukui, per l'appunto, è una città senza particolari attrattive, se non l'ottimo sushi (di passaggio, infatti, lo abbiamo assaggiato e confermiamo la fama), ma si andrà per altri suoi punti di interesse.
Con cinquanta minuti di treno JR arriviamo, ad esempio, nella cittadina campestre di Ono (La stazione si chiama Echizen-Ono per contraddistinguerla da altre Ono) dove noi siamo andati per vistare il suo famoso mercato e per fare zazen (esercizi di meditazione). Il paese è sovrastato da un bianco castello che sorge su di una montagna e che, pur essendo una ricostruzione, è davvero suggestivo. Oggi, dopo il film di animazione di Hayao Miyazaki, "Laputa - Castello nel cielo", è diventato noto per essere uno dei manieri "tra le nuvole" del Sol Levante.
Uno dei mercati più antichi del Sol Levante
Qua in paese, tra vecchie case di una volta, fra cui ci sono negozi bellissimi per essere rimasti ad un tempo ormai perduto altrove, si viene al mattino per il suo famoso mercato: Shichi-ken asaichi. Questo si tiene da 400 anni nella via principale del paese che è larga per l'appunto 7 (shichi) ken (antica unità di misura giapponese che equivale a 1,82 metri) e dove i contadini espongono i prodotti della terra direttamente su dei teli al suolo (una caratteristica di questo luogo) da Shunbun no Hi (il giorno dell'equinozio di primavera) fino al 31 di dicembre tutti i giorni dalle 7 del mattino alle 11.
Sulla via tra le varie attività commerciali ci sono anche delle cantine di Saké; per la cui produzione, essendo ricca di acque, Ono è nota tra gli estimatori, tra queste noi abbiamo dedicato la nostra attenzione alla "sakeria" Hanagaki, la più antica ancora in attività, risalendo al 1901.
Esperienza zen tra i monti giapponesi
A 12 km dal centro di questa cittadina si trova, invece, Hokyo-ji, il secondo dei templi della corrente di buddismo zen Soto, fondato dal bonzo cinese Jyakuen, dopo 18 anni di meditazioni tra queste alture, alle fine del XIII secolo. Jyakuen era giunto in Giappone, per l'appunto, con la volontà di seguire il maestro Dogen, fondatore di questa corrente, che aveva la sue sede principale nel grande tempio Eihei-ji, sempre nella zona di Fukui.
Qua, tra i boschi, che noi abbiamo visto colorati dal foliage autunnale (un vero spettacolo), nella natura più profonda, già arrivare è un distaccarsi da tutto, siamo andati per fare la nostra esperienza di zazen (la potete fare anche voi prenotando) ed abbiamo ammirato le belle strutture lignee, anche se piuttosto recenti, che via via nei secoli hanno sostituito i padiglioni originali, andati perduti tra incendi ed usura.
La Dea della carta giapponese ed il suo santuario
Con un'ora tra treno JR ed autobus da Fukui si raggiunge Echizen Otaki-cho una zona conosciuta dalla notte dei tempi nel Sol Levante per la sua carta e per il suo santuario a cui è legata la sua storia.
Una leggenda narra che più di mille e cinquecento anni fa, apparisse in fondo alla valle, vicino al fiume Okamoto, una fanciulla in abiti principeschi, che disse agli abitanti del villaggio: "Il Vostro territorio non è molto coltivabile, ma avete un gran bel fiume ricco di acque pulite, perché non iniziate a fare la carta?", fu così che, aperto il suo mantello, svelò agli astanti le modalità di fabbricazione della washi. Noi siamo arrivati qua in autunno, quando gli alberi di Ginko avevano trasformato il suolo attorno al santuario in un meraviglioso tappeto dorato, un luogo sacro, particolare, composto da più santuari, due si trovano in montagna e sono dedicati alla Dea del fiume Okamoto protettrice della Washi, di cui si diceva poc'anzi, ed al villaggio stesso, quindi ad Otaki, mentre da basso potete vedere il bellissimo edifico ai piedi del colle (Geku) consacrato ad ambedue le divinità. Un padiglione ligneo del secolo XIX costruito dall'architetto che in zona ha realizzato anche la porta dell'Eihei-ji e che qua ha concepito in un tutt'uno le zone del santuario shintoista, corredandole di ricche decorazioni lignee, uno spettacolo che ci ha lasciato senza fiato.
La più famosa washi di tutto il Paese del Sol Levante
Oltre al santuario vi consigliamo di far due passi verso la zona detta Goka, qua è uno delle cento strade in cui è possibile ammirare il Sol Levante di una volta ove si affacciano i laboratori di produzione della carta, dove ancor oggi le varie fasi vengono fatte manualmente e dove viene realizzata una carta di qualità superiore. Uno di quegli angoli ove avrete la sensazione di aver ritrovato il Giappone perduto.
Nei pressi trovate anche il museo della carta, pensate che Echizen Otaki per quantità, varietà e qualità è il centro di maggiore produzione di washi del Giappone e il suo prodotto è presente già nei registri imperiali del secolo VIII al Todai-ji di Nara ed è la più usata dai grandi pittori nipponici di oggi e del recente passato, così nota da essere riconosciuta come eccellenza già all'Expo di Parigi del 1878.
Qua alla Papyrus Kan (Casa della carta) nei laboratori dedicati ai visitatori, vi potete "fabbricare" voi stessi un opera con la washi... 4 cartoline costano ¥800, mentre un ventaglio fisso ¥1300 o un paralume, compreso di impianto elettrico ¥2800.
Per arrivare, da JR Fukui dieci minuti di treno fino a Takefu, da qua poi in bus fino a Washi no Sato (villaggio della carta) ma fatte attenzione che tra le 8 e le 9 del mattino dalla stazione JR Takefu ci sono tre bus, poi le corse si diradano a una ogni paio d'ore ed il rientro è nei giorni feriali massimo alle 19, mentre nei festivi l'ultima corsa è alle 18 (comunque informatevi sempre in loco).
Un centro termale dove provare un vero ryokan con onsen
La zona di Fukui, come tante zone del Giappone è nota anche per le sue acque calde e medicamentose, tra cui le terme di Awara (scoperte per caso da un contadino che cercava acqua per un pozzo nel XIX secolo) sono note sopratutto, per la loro vicinanza, tra gli abitanti del Kansai (Kyoto, Osaka, Kobe ecc) per delle vacanze in pieno relax ed anche per curare dermatiti e reumatismi (ditemi chi non ha un po' di mal di schiena). Awara Onsen JR (la stazione della linea statale) è a 10 minuti di ferrovia da Fukui city ed ottimo punto per dormire tra coloro che vogliono visitare la zona e fare l'esperienza del ryokan con onsen.
Noi personalmente abbiamo saggiato la grande ospitalità da vero ryokan del Grandia Housen dove abbiamo anche cenato e gustato il loro ottimo sakè, dedicato alla padrona dell'hotel, e pietanze a base di granchio, di cui tutta questa zona costiera è nota, la parte dedicata ai bagni termali è davvero bella, varie vasche a temperature differenti, in interno ed esterno e una bella sauna. La struttura è un po' distante dalla stazione, ma vi vengono a prendere con un pulmino se telefonate.
Se non avete trattamento mezza pensione potete andare nel centro del paese e provare la simpatica soluzione dello Yatai Yukemuri Yoko-cho, dove trovate gustose proposte ristorative a buon prezzo, tra ramen, yaki tori, izaka-ya, famose sia tra gli abitanti del posto che tra i villeggianti.
Per i Giapponesi questa prefettura assieme alle circostanti è parte della regione storica di Hokuriku e potete raggiungere, per l'appunto, queste mete in treno con il conveniente e comodo Hokuriku Arch Pass.
Sotto una ricca galleria fotografica!
- come arrivare
- Fukui è sulla linea Thunderbird tra Osaka-Kyoto-Kanazawa.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!