Ginza
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Cuore della Tokyo moderna
Quando lo shogun Ieyasu fece di Edo (Tokyo) la capitale shogunale, nel 1590, la zona di Ginza era paludosa, dopo la bonifica il posto iniziò ad attrarre soprattutto commercianti che ne fecero la base dei loro traffici, fino a che nel secolo XVII divenne la sede della zecca delle monete d'argento (in giapponese argento si dice: gin). Il quartiere fu distrutto da un incendio nel 1873 e fu ricostruito in stile occidentale dall'architetto inglese Thomas Waters, tutto in mattoni rossi, nel processo di occidentalizzazione intrapreso nell'epoca Meiji, divenendo così il cuore della Tokyo occidentalizzata e moderna, fino ad arrivare all'aspetto odierno dopo il terremoto del 1923 che devastò la regione del Kanto e dopo i bombardamenti americani della seconda guerra mondiale.
Il quartiere di Ginza è oggi la zona dei grandi magazzini e delle grandi marche, da non perdere se nel vostro budget di viaggio c'è un po' di spazio per lo shopping di qualità o comunque vogliate vedere uno degli aspetti del Giappone di oggi, tra bellissime architetture proiettate nel cuore del XXI secolo ed atmosfere di classe.Qua è anche la sede Wako, un grande magazzino di accessori di pregio, che trova posto in una palazzina costruita alla fine del XIX secolo come sede della K. Hattori (il signor Kintaro Hattori è il fondatore della Seiko) un negozio di orologi che poi come sapete ebbe successo mondiale. La sede con la sua torre con l'orologio è un simbolo della zona e fu ricostruita già nel 1921 per sostituire la precedente, nelle linee che vediamo oggi, in uno stile che da neoclassico strizza l'occhio al decò.
Nei pressi è anche il forno pasticceria Kimuraya la prima panetteria che vide la luce in Giappone che aprì i battenti nel 1869, all'indomani dello schiudersi del Sol Levante all'occidente, e dove oltre al pane, visto come vero e proprio simbolo del cambiamento in atto, per andare incontro ai gusti nipponici si inventò l'anpan un soave pane dolce che avvolge della marmellata di azuki (fagioli dolci), realizzato con lo stesso lievito di riso che si utilizza per il sakè, il che fa sì che la pasta lieviti in una decina di giorni contro le quattro ore che ci mette il lievito "normale". L'anpan è anche famoso perchè ad esso si è ispirato il disegnatore Takashi Yanase nel 1969 per creare Anpanman (che ha la testa per l'appunto a forma di anpan) che ad oggi è il personaggio più amato dai bimbi giapponesi fino ai 12 anni. Nella vostra passeggiata non perdete anche i magazzini Matsuya dove è presente anche una serie di spazi ristorante. Nel piano interrato come in tutti i grandi magazzini giapponesi trovate il reparto alimentare, che vi offre molti prodotti cotti anche a buon prezzo.
Tokyo capitale dell'architettura contemporanea
Tokyo è una metropoli in continua evoluzione, ed i Giapponesi amano abbattere i vecchi edifici per ricostruirne di nuovi, sempre più moderni ed antisismici è così che in questa zona della città, ove hanno le loro sedi principali, nell'impero del crisantemo, le maggiori firme della moda e del lusso si è affidato ai più grandi e quotati architetti mondiali il compito di curare il look delle varie maison. Da non perdere senz'altro La Maison Hermès realizzata dal nostro Renzo Piano con il contributo della Seves divisione vetro di Firenze che ha "inventato" per l'occasione degli speciali mattoni e dove si è cercato di trovare un punto d'incontro tra le linee del tempio giapponese, l'occidente e la sicurezza in un edificio di 15 piani. Altra architettura da non perdere è il grande shopping center di extra lusso Ginza 6 pensato da Yasuo Taniguchi (l'architetto del MOMA di New York) anche per accogliere eventuali "sfollati" da un cataclisma che si potesse abbattere sulla città ed inaugurato nella primavera del 2017, oppure sarete incantai dalle linee pensate da Peter Marino per le Maison di Chanel o Dior accanto a cui sorge l'Armani Ginza Tower pensata da Massimiliano & Doriana Fuksas.
Il teatro Kabuki-za
Ai confini di Ginza, verso la zona più popolare di Tsukiji (dove fino ad ottobre del 2018 si trovava il famoso il mercato del pesce) c'è il grande Teatro dove si mettono in scena le piece di Kabuki, il teatro "popolare", se contrapposto al No, della tradizione filodrammatica giapponese: il Kabuki-za. Un primo edificio teatrale fu costruito in questo sito nel 1895 ed oggi dopo una recente drastica ricostruzione realizzata nel 2013 (per mettere tutto a norma) siamo arrivati al quinto teatro che si è susseguito mutando, col passare dei decenni di stile. Il precedente a quello che vediamo adesso, che è opera del poliedrico e bravissimo architetto Kuma Kengo, aveva retto una cinquantina d'anni, dopo che l'antecedente, figlio del terremoto del Kanto del 1923, era stato bruciato nei bombardamenti del 1945. Per la sua realizzazione però si è svolta una particolare opera di autofinanziamento e dietro ad esso, in modo assai incombente è stato costruito un grattacielo che gli fa quasi da cappello. Una costruzione poco amata, però, dal mondo del Kabuki perché si sussurra che essa si frapponga tra il santuario del Dio del teatro che sorge di fianco ed il Dio stesso, ed anche alcuni vedono in diverse sciagure che si sono susseguite verso gli attori di questa arte filodrammatica un collegamento con ciò.
Segue galleria fotografica.
- come arrivare
- con la metropolitana fermata Ginza della linea Hibiya o della linea Marunouchi
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!