Marunouchi e la stazione di Tokyo

Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Un po' Londra, un po' New York dove Tokyo si tinge di occidente

Quando il primo Shogun Tokugawa Ieyasu nel 1590 inizio a mettere mano al castello di Edo che poi sarebbe diventato la dimora dello shogun (di fatto un re) che dal Kanto (la regione di Tokyo) avrebbe comandato su tutto il Giappone la zona ove oggi sorge la Stazione di Tokyo era di fatto un'ansa della baia, un pezzo di spiaggia, e fu così che man mano si andò a riempire di terra la costa, così da tirar fuori nuovo spazio ove far sorgere le dimore dei daimyo (signori feudatari) che dovevano poi obbligatoriamente risiedere parte dell'anno nella capitale shogunale.
Il primo ufficio moderno della Mitsubishi

Una mostra a cielo aperto nel cuore di Tokyo

L'edificio della compagnia detto Mitsubishi Ichigokan (cioè primo palazzo) per motivi di sicurezza fu "abbandonato" nel 1968, per essere ricostruito con le stesse forme, ma rinforzato in cemento armato, un'opera terminata poi nel 2009 quando l'edificio è diventato la sede del museo che ospita parte della collazione d'arte della zaibatsu del gruppo Mitsubishi, che vanta molte opere occidentali del XIX-XX secolo tra cui più di 200 pezzi di Toulouse-Lautrec. La zona circostante, inoltre, è diventata un museo a cielo aperto con opere di Henry Moore e di Yayoi Kusama ed altri esponenti del mondo dell'arte contemporanea.
Una stazione liberty nel cuore dell'oriente più estremo

Agli inizi del XX secolo nel momento di modernizzazione dello stato nella zona, anche per celebrare la vittoria sulla Russia, si decise di edificare una nuova stazione ferroviaria, praticamente di fronte al palazzo imperiale, ne fu incaricato nel 1914 Tatsuno Kingo che la costruì in stile europeo, molto simile alla stazione di Amsterdam con due cupole in vetro che furono distrutte durante i bombardamenti di Tokyo del 1945 e che nell'immediata ricostruzione non furono ripristinante.
Nel 2009 in vista dell'imminente centenario della sua inaugurazione è iniziato un accurato restauro che ha donato il suo antico aspetto alla stazione, che, oltre ai binari (ci arrivano 3000 treni al giorno), come uso giapponese accoglie un grande magazzino (Daimaru) e gallerie di negozi e ristoranti ed è per numero di persone che la frequentano al quinto posto in Giappone. Sul grande piazzale antistante si apre il portone centrale che, però , rimane chiuso sempre o quasi, infatti è destinato solo agli imperatori. Di fronte ad essa è la Gyoukou dori un grande viale che la collega al palazzo e che viene percorso dagli ambasciatori dei paesi stranieri, su di un cocchio o in auto, quando consegnano le lettere credenziali a Sua Maestà prima di insediarsi nella propria residenza diplomatica.
Architetture moderne e contemporanee nel cuore della capitale giapponese

Se volete un bel colpo d'occhio sul nodo ferroviario potete andare nel vicino palazzo di Kitte, cioè le poste principali di Tokyo recentemente restaurate ed ampliate con un poderoso grattacielo i cui interni sono stati ripensati da Kuma Kengo, dove al sesto piano ci sono delle terrazze aperte al pubblico.
Nella recente riqualificazione di questo centro economico della metropoli si è assisto all'inserimento nelle strutture neoclassiche o comunque dei primi del novecento di svettanti grattacieli, un modo molto nipponico di coniugare passato e funzionalità, come fatto anche nella vicina banca di Tokyo del 1916.
In zona da notare anche, in stile neoclassico, l'edificio delle assicurazioni Meiji (1934) al cui interno l'ingegner Tachu Naito, quello della Tokyo Tower, aveva inserito avveniristici impianti di aria condizionata e riscaldamento.
Sotto galleria fotografica.
Per le foto di questo articolo ringraziamo la nostra amica Keiko da Tokyo.
- come arrivare
- Tokyo è una delle fermate della linea Yamanote e della rete di Metro Tokyo

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