Il santuario Sumiyoshi
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Un santuario shintoista dedicato agli dei del mare e non solo
Nel III secolo, in un'epoca che le fonti storiografiche giapponesi ci pongono gli avvenimenti a cavallo tra la leggenda e le vicende storiche, quella che un giorno sarebbe divenuta la metropoli di Osaka era in gran parte una baia frastagliata sul mare, interrotta dagli estuari dei fiumi e durante la reggenza dell'imperatrice Jingu, per volere di un potente funzionario di corte si fondò qua un santuario dedicato alle divinità del mare, visto che nei pressi era stato costruito un grande porto dedito ai commerci ed agli scambi tra l'arcipelago e la terraferma e sia il santuario che il porto si nominarono Suminoe che significava posto buono per vivere, da qua il nome attuale del grande centro religioso che è Sumiyoshi Taisha che significa grande santuario.
Il porto era in pratica l'approdo della corte imperiale e fu qua che giunse la nave che dalla vicina Corea tra i vari doni nel VI secolo portò nel Sol Levante la religione buddista.
Sia l'imperatrice che il figlio alla morte vennero poi deificati e quest'ultimo Hachiman, uno dei kami che soprintendono nell'olimpo giapponese la guerra.
Architetture giapponesi autoctone
Se andate oggi il mare è lontano, ma fino agli interramenti del periodo Meiji (seconda metà del secolo XIX) eravamo nei pressi di una spiaggia, e vi ritroverete in un quartiere residenziale della media borghesia.
Il Santuario Sumiyoshi è grande 90.000 metri quadri ed ha molti padiglioni, i templi principali sono quattro, tre dedicati alle divinità del mare ed uno all'imperatrice Jingu e realizzati in uno stile autoctono detto per l'appunto Sumiyoshi-zukuri una modalità priva di influenze continentali, il caratteristico tetto è a capanna con i montanti ad X. Per questo motivo e per l'antichità della fondazione il luogo è considerato importante patrimonio nazionale giapponese. Oltre a questo solo due altri stili architettonici di santuari sono considerati puramente giapponesi: Shinmei-zukuri che possiamo ammirare nei Santuari di Ise e il Taisha-zukuri all'Izumo Taisha.
Per la sua fama il luogo è stato oggetto di restauri e donazioni dalle famiglie shoguanali (i capi militari e di fatto veri sovrani del Giappone) dei Minamoto e poi degli Ashikaga tra i secoli quindi XII e XVI. Per la consuetudine del culto shintoista il santuario per essere purificato veniva ricostruito ogni tanto questo fino al 1810, dopo di che si è iniziato a dare valore anche alla storicità degli edifici per cui si sono poi susseguiti solo dei restauri conservativi.
A parte è un altro tempietto dedicato ad Hachiman ed uno al dio che soprintende la poesia waka, il luogo sacro vede il proprio simbolo nel ponte rosso ad arco che passa un laghetto che rinfresca il giardino e che si trova all'ingresso.
Un luogo sacro dalle origini del Sol Levante
Poco dietro gli edifici principali c'è una zona che si chiama Goshogozen, qua c'è un pino, circondato da barriere di pietre, siamo in un posto estremamente sacro dove circa 1800 anni fa si narra sia arrivato il dio di Sumiyoshi. Dentro questo recinto si trovano tante piccole pietre, tra cui su di alcune ci sono scritti degli ideogrammi: 五 (cinque), 大 (grande), 力(potere). Questo vuole dire che se uno trovasse tutte e tre varietà di pietre si aggiudicherebbe 5 grandi poteri cioè: forza fisica, intelligenza, denari, fortuna e longevità. Una volta trovati questi sassolini al santuario è possibile acquistare un omamori (in questo caso una bustina porta fortuna) con ¥300 ed in questa potete contenere le pietruzze per portarle con voi, noi siamo riusciti nella ricerca, e accanto avevamo tanti altri scavatori, i Giapponesi si dicono poco religiosi, ma quando si tratta di evocare la fortuna sono in prima linea.
Il Sumiyoshi Taisha è ancora totalmente fuori dai giri turistici e a parte i viaggiatori più curiosi è vero luogo di culto degli abitanti della città tanto da essere il più affollato della metropoli del Kansai al capodanno.
Sotto fotogallery.
- come arrivare
- Da Tennoji con il tram Uemachi Hankai line fino a Sumiyoshi Toriimae
- orario
- aperto tutti i giorni dalle 6:30 alle 17
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!