Diario del mio quarto viaggio in Giappone: tecnologia ed antichità nel Paese del Sol Levante

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Robot giapponesi quando la fantasia diventa realtà

E' lunedì 23 settembre, è un giorno di festa: in Giappone si festeggia l'arrivo dell'autunno, i cambi di stagione sono molto apprezzati da queste parti e già alcune vetrine accennano all'arrossare delle foglie d'acero che si verificherà ben più tardi ed alla ricorrenza di Halloween.
Stamani ci dirigiamo verso il centro o meglio i centri, perchè il concetto di centro è un po' differente, facciamo un biglietto del bus giornaliero, che, in Giappone, è meno caro rispetto a quello ordinario e che ci costa, in due, 10 euro. Con questo ci spostiamo fino alla zona della Fukuoka Tower dove facciamo un giretto in uno speciale negozio che vende robot; io vorrei comprarmi un Doraemon da montare a casa, ma Yumichan mi fa capire con le buone che sarebbe l'ennesimo soprammobile; dopo la mia resa, ci perdiamo ad ammirare i prodigi della robotica nipponica: tra l'altro c'era anche una foca (di cui ricordo si era parlato sui quotidiani on-line in Italia tempo addietro) che interagiva alle coccole, così da essere una compagnia usata nella case di riposo...usciti di qua vaghiamo tra negozi di gadjet e non posso fare a meno di farmi ritrarre con i Sasae la famiglia tipo giapponese protagonista di un cartone animato seguitissimo nel Paese del sol levante.

Moderne architetture e testimonianze di un'antica civiltà a Fukuoka in Giappone

Da qua ci spostiamo per andare a vedere una serie di palazzi realizzati da famosi architetti contemporanei americani ed europei e poi entriamo nel museo di Fukuoka dove è custodito il famoso (almeno per me) sigillo d'oro risalente all'anno 57, donato dall'imperatore della Cina al locale sovrano come riconoscimento di vassallaggio.
Oltre a questa gloria locale, preziosa per essere una delle tracce più antiche nella storia giapponese, ammiro armature, spade e cimeli della regione, interessanti anche nella loro sezione museale più recente dove ho potuto farmi un'idea della civiltà del Giappone prima dell'occidentalizzazione marcata che ha ormai assunto.

Ottima cucina cinese nel Paese del sol levante

Uno dei momenti più belli della giornata, per me, è quello dei pasti, perché mangiare è una cosa seria ed è fonte di piacere, anche se, quando sono in Italia, riservo maggiore attenzione alle cenette: di quel giorno ricordo con grande piacere il pranzo in una trattoria Cinese, famosa a Fukuoka per i suoi ravioli. Entriamo in un locale decoroso e modesto, popolare nei profumi e con, alla mia sinistra, una serie di cuochi dietro un lungo bancone intenti a preparar piatti assemblando ingredienti variopinti; ci accomodiamo ed ordiniamo dei gyoza alla piastra ed al vapore, il tutto con 7€ a testa, molto meno del costo del biglietto giornaliero dell'autobus...E questi ravioli cinesi, signori miei, si sono rivelati davvero buonissimi, i più buoni mai mangiati; infatti sono fatti "espresso" e non scongelati e sono gustosissimi...
Al pranzo, dato anche il caldo che ci fa compagnia in questo luminoso fine settembre nell'isola di Kyushu, segue una pausa in un Seattle caffè dove usufruiamo di wifi gratis e aria condizionata e dove mi concedo un espresso davvero desiderato.

Shopping del dì di festa in viaggio in Giappone

Dopo il caffè, sempre usando il nostro biglietto giornaliero del bus, ce ne andiamo a Canal City, un grande centro commerciale, davvero molto bello per le sue architetture che integrano cemento, acciaio e vetro con fontane, corsi d'acqua e piante...
Ci fermiamo agli immancabili Muji, marchio giapponese che trovate anche in Italia e dove, oltre al vestiario, è possibile trovare articoli per la casa e soluzioni culinarie, quali un ottimo curry che uso in Italia; qui acquisto una maglia ed un Samue vestito giapponese estivo, oltre a dei pensieri per gli amici italici.
E' un giorno di festa e Canal City è davvero pieno di persone...c'è anche un'esibizione circense: sembra proprio che in tanti siano venuti qui per passare la giornata, tra caffè, ristoranti, cinema e negozi di tutto il comprabile.
Rientriamo a casa che è quasi l'ora di cena (in Giappone, dai miei suoceri, le 19) e già nell'aria c'è il profumino dei piatti che verranno serviti...capesante fritte (di cui è facile esser ghiotti) e uno speciale spezzatino con patate … di concezione nipponica... passo la sera poi a guardarmi un po' di tv Italiana, ma ancora non ho nessuna voglia di tornare in Italia, se non per la mancanza di acqua frizzante a catinelle e di prosciutto, di quello che dico io…

Il compleanno di Yumichan a casa in Giappone

Oggi 24 settembre è il compleanno di Yumichan; decide lei il da farsi e, dopo tanto camminare, visitare, guardare, esprime il desiderio di non mettere il naso fuori di casa...di starsene al computer, alla tv e con mamma e babbo...Oggi facciamo una colazione alla giapponese che, disposta su un piccolo vassoio, sembra un quadro di Mirò.
usciamo solamente al mattino per fare un po' di spesa e comprare la torta...visto che andiamo in una pasticceria austriaca, propendiamo per la sacher torte al cui fianco io esigo della panna...che ci fanno pagar cara per essere semplice panna montata...
A metà pomeriggio sento l'esigenza di mettere il naso fuori casa e così esco un po': cammino senza una meta precisa tra scolari che escono da scuola e biciclette che sfrecciano sul marciapiede, perché in Giappone ai ciclisti è permesso tutto ed arrivo così ad un piccolo parco dove una squadra di arti marziali si allena, alcuni corrono, altri camminano...io faccio il giro di un laghetto, poi mi sento gaijin cioè, oltre che straniero proprio estraneo e proseguo nella strada principale lasciandomi andare al pensiero di un mondo tanto diverso e differente che marcia armoniosamente a parte il nervosismo di un automobilista che scatta al suono di un claxon.
Segue la cena a base di arrosto cucinato dalla mamma di Yumiko, accompagnato da un ottimo vino rosso giapponese, un Suntory della regione di Nagano, corposo nonostante la gradazione a 12.5...a cui seguono la torta e gli auguri..."Omedetou Yumiko!"

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