Il tempio Koryu-ji a Kyoto
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
La statua più antica di Kyoto
Erano anni che volevamo andare a vedere il tempio Koryu-ji a Kyoto custode della statua più antica presente nella città, un Miroku bosatsu, il Budda del futuro, tanto narrato nei libri di storia dell'arte giapponese da me letti e faticosamente reperiti, un luogo di origini antichissime quasi quanto l'arrivo del Buddismo stesso in Giappone, tirato su quando ancora non si immaginava che questi luoghi diventassero parte integrante di Heian (l'antico nome di Kyoto) la capitale dell'Impero del Sol Levante dal IX al XIX secolo.
Si narra, infatti, che il tempio venisse fondato nel 603 da Hata no Kawakatsu, personaggio quasi mitologico, che si vuole abbia introdotto la danza sacra kagura nello shitoismo e che fu esponente del clan Hata (da qua il nome di Hatanokimi-dera con cui è anche chiamato questo tempio), una famiglia originaria del regno coreano di Silla e naturalizzata giapponese, per custodire il simulacro del Budda che gli era stato donato dal leggendario principe Shotoku, il primo vero legislatore nipponico, che a sua volta l'aveva ricevuto in dono dal re di Corea.
Il tempio purtroppo ha preso fuoco un paio di volte, nel 818 e nel 1150, ma molte delle sue statue si sono miracolosamente salvate, e delle ricostruzioni delle epoche più antiche si conserva il Kodo, la sala di lettura, che è del 1165 che è caratterizzata da vermiglie colonne in legno e che custodisce un'immagine Amida Nyorai (il Budda della luce) ed altre statue, sia le le opere plastiche che il padiglione sono conservate come beni culturali di rilievo.
Le altre strutture sono costruzioni del secolo XVIII, che hanno, in ogni modo, il loro fascino.
Il Budda del Futuro
La nostra visita, però, si incentrerà sul Reihoden, una sala museale dove è custodito il Miroku Bosatsu, scultura in legno di pino rosso alta 123cm che ci mostra il Budda del Futuro intento a pensare, con le gambe nella posizione del mezzo loto, una mano a sfiorare il volto in estasi, il busto nudo, levigato a far trasparire un barlume di umanità nella immagine divina, la statua risalente agli inizi del secolo VII è stata la prima opera ad essere tutelata come patrimonio nazionale del Giappone. Il materiale, la tecnica di realizzazione a pezzi assemblati e la posa del Budda fanno esprimere quasi unanimemente i critici nel dire che l'opera plastica è stata realizzata in Corea ancor più che in Giappone da ambienti molto vicini al regno di Silla, come ad esempio si suppone per un Budda del futuro (simile ma non uguale) che è custodito nei pressi di Horiyu-ji a Nara.
All'interno del piccolo museo sono anche conservate altre mirabili sculture raffiguranti, Budda e "Santi guerrieri" del buddismo risalenti all'epoca Heian (intorno all'anno mille per capirci), noi ci siamo arrivati in un pomeriggio piovoso ai primi di aprile nel bel mezzo di un folgorante hanami e qua bellissimi erano anche i fiori di camelia appena caduti. Il tempio si trova a 15 minuti di cammino dalla stazione JR di Hanazono.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!