Diario del mio quarto viaggio in Giappone: quieti giorni
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Giappone: un paese che esiste a prescindere
Segue una giornata degna di poche note, passata tra le mura domestiche in Giappone, leggendo, lavorando al computer, scrivendo, trovando modo di riflettere su questo mio soggiorno in un Paese così differente dal nostro e di cui mi dispiace non riuscire a capir tutto per lo scoglio linguistico che è davvero duro.
Sì, perché, se siete stati sapete benissimo che il nostro alfabeto è davvero non utilizzato; chi non è mai arrivato in questi lidi remoti non immagina che possa esistere un posto che non prende in considerazione l'alfabeto latino, se non in qualche luogo come la metropolitana dove per cortesia sotto gli ideogrammi c'è la traslitterazione.
Dopo tre settimane che sono in Giappone ho la piena sensazione che questo paese esiste ed è sempre esistito a prescindere dagli altri e che solamente l'economia globalizzata ha portato al compromesso questi luoghi, è infatti cosa buona imparare quanto meno un minimo della cultura del Paese del sol levante, perché se è vero che ai gaijin (stranieri strani, come dice Yumichan) molto è concesso non è detto che i nostri ospiti non si infastidiscano, quindi almeno si deve essere più silenti, evitare di soffiarsi il naso a trombetta in pubblico e assolutamente non dar mostra di essere arrabbiati...
Oggi mia suocera che sa come farmi contento per pranzo mi fa trovare un bel piatto di Yakisoba.
Un piccolo santuario shitoista
Al che diventa necessaria una passeggiata, con cui cerchiamo di smaltire le calorie in eccesso, nel tardo pomeriggio che si conclude con una visita ad un piccolissimo santuario Shintoista dove antichi elementi sono incastrati piuttosto maldestramente con modernità che sono funzionali nel riparare dagli eventi atmosferici, ma sicuramente poco graziose, il tempietto è qua da secoli c'è scritto che c'è passato anche Sugawara no Michizane il saggio filosofo mandato qua in esilio da Kyoto nel X secolo ed alla morte identificato col dio Tenjin protettore degli studi.
Qua noto grandi pietre cinte da grosse corde di paglia di riso, in Giappone vi capiterà di vederne anche attorno a dei venerabili alberi, od altri elementi naturali, queste stanno ad indicare la "santità" dell'oggetto in questione.
Giusto il tempo di tornare a casa che è l'ora di cena, nelle case giapponesi si mangia prima che da noi...già alle sette siamo a tavola...
Il Planetario di Fuokuoka, le stelle in giapponese
Il giorno successivo Yumiko si sveglia con in mente qualcosa; mi comunica soltanto di voler uscire a passeggio...cammina cammina, varcate le solite strade che fiancheggiano i canali, dove oggi delle tartarughe d'acqua prendono il sole in fila indiana, mi rendo conto che ha in mente di raggiungere, il centro di Fukuoka city che raggiungiamo con una scarpinata di quasi una cinquantina di minuti … Lungo il percorso, Yumichan mi fa notare un buffo ragazzo seduto su di una sedia che dorme con in mano un cartello che indica la direzione per un negozio aperto da poco; mi spiega che spesso i commercianti, per non pagare le tasse previste per l'esposizione di un cartello che poggia a terra, preferiscono assoldare qualche studente che, per arrotondare, passa la giornata a fare l'uomo "reclame".
Superati i tre quarti di cammino mi accorgo che Yumichan ha fretta di arrivare da qualche parte, al che indago sulla destinazione finale e mi viene svelato che ci stiamo recando al Planetario...
Io non sono mai stato in un Planetario (sarà che nella nostra cittadina non ce ne sono e che i miei interessi non sono mai stati troppo rivolti alle stelle), mentre lei, prima di trasferirsi in Italia, quando magari marinava la scuola (sì anche in Giappone gli studenti si prendono talvolta un giorno libero fuori permesso) o l'università, andava a rifugiarsi in questo luogo oppure al cinema...
Lo spettacolo è grazioso; capisco poco perché è in Giapponese, ma è realizzato per i bambini, quindi....
Vengono così mostrate le stelle che stazionano sopra il cielo di Fukuoka in quel preciso momento, cioè alle porte del solstizio d'autunno...
Usciamo che è mezzogiorno passato; fa caldo ed abbiamo solo il tempo per scattare due foto ad una statua di Keith Haring nei pressi dell'ingresso del Planetario, ed acquistare un paio di oggettini in centro per tornare a casa per un pranzo leggero, dove ci aspettano onigiri e patate dolci...
Sapori mediterranei nel Paese del Sol Levante
Nel primo pomeriggio poi usciamo a far la spesa con babbo Tsutomu e mamma Kayoko ed andiamo a comprare un po' di pesce perché è giunto il momento di rimettermi ai fornelli...
I miei suoceri come avrete capito amano la mia cucina, così come anche tanti nostri cari amici...
Troviamo delle belle sarde grandi, grandi, tanto che io ho il dubbio che siano aringhe fresche e delle orate nere che mi erano piaciute molto l'anno precedente e che in Italia non esistono, andiamo al punto vendita della cooperativa di pescatori più vicina a casa dove si servono abitualmente i miei suoceri e dove ormai conoscono anche me e sanno che mi diverto ai fornelli.
Così con questo pesce freschissimo a disposizione, con un po' di fantasia italica ed un po' di prezzemolo, la sera metto in tavola una spaghettata con un sugo di pesce, pomodori secchi, uvetta, di gusto ed ispirazione siciliana e, per secondo, delle orate al forno con patate...il vino è un ottimo bianco che "vergognosamente", tranne un sorso che ne hanno bevuto i miei suoceri per augurare a tutti kampai, mi scolo da solo...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!