Diario del mio terzo viaggio in Giappone: le premesse e la partenza
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Diario di viaggio in Giappone con dediche
Dedico in ordine alfabetico, questo racconto di viaggio al blog di Anna Lisa Biblioteca Giapponese, di Ciccola Gattosandro Viaggiatore, di Elena Nihon, almost a love story, di Eleonora Perlinavichinga amigurumi e di Laura Giappone Mon Amour, e agli altri blogger che amano il paese del Sol Levante e che hanno fatto aumentare in me e in Yumiko la voglia di far conoscere assieme a loro il Giappone in Italia.
Questo diario è dedicato anche a tutti i lettori che hanno lasciato il cuore in Giappone o che ce lo vorrebbero lasciare, tra cui abbiamo il piacere di salutare: Sayuri ,Cristina, Nana Seven , Paola , Simona, Valentina, Ghita , Deborah , Annalisa, Lucia, DevilTatoo CM, Vita Alba, Midori Chan, Keiko, Yuko, Maurizio Zen, Maurizio, Francesca, Elisabetta , Viola, Francesca, Roberto, Francesca, Erika ecc...
Vanno aggiunti anche tutti gli amici e parenti che hanno visto le nostre foto e ci hanno accompagnato nel nostro viaggio tramite la pagina di Facebook di Viaggiappone, tutti movimentandola e facendoci compagnia...
Buona lettura...
Il terzo viaggio in Giappone e il primo diario da Viaggiappone
Il cinque ottobre 2012 comincia il mio terzo viaggio alla scoperta del Giappone, alla scoperta della terra natale di Yumichan, mia moglie, che tanto ci, aiuta a conoscere il paese del Sol Levante, un viaggio diverso dal solito, perché stavolta esiste Viaggiappone e grande è il desiderio di illustrare questo lontano paese, così diverso dall'Italia, a tutti quanti vogliano conoscerlo e a chi, magari, già c'è stato e ha nostalgia di tornarci.
Stavolta scrivere è differente dal passato; infatti in questi dieci mesi, in cui Viaggiappone è cresciuto un po' ed ha iniziato ad essere seguito, ho scoperto un mondo che prima ignoravo, fatto di blogger che parlano di Giappone, di viaggiatori, di amici del Paese del Sol Levante, che sono stati affascinati da un precedente viaggio, o che lo sognano influenzati dalle pagine dei manga o dei cartoni visti in tv. Tra i fan del Giappone alcuni hanno un volto; addirittura, come leggerete o avrete letto, li abbiamo incontrati personalmente, mentre altri sono diventati amici di web a prescindere dal Giappone...
Stavolta, dunque, scrivo il diario di questo viaggio che ha impegnato tutto o quasi il mese di ottobre del 2012 rivolgendomi idealmente non a sconosciuti, ma a persone vere che il web mi ha dato modo di conoscere, oltre che a tutti coloro i quali abbiano voglia di viaggiare idealmente nel Paese del sol Levante.
Un viaggio aspettato e preparato per conoscere meglio il Paese del Sol Levante
La mattina partiamo da casa, alberghi e soggiorni prenotati per un viaggio che sarà più o meno così articolato: quattro giorni a Kyoto, quattro a Fukuoka in famiglia, una settimana di mare tropicale tra pesci colorati e palme ad Ishigaki-jima, isola nipponica delle Ryukyu, la cui capitale è Okinawa, un'altra settimana a Fukuoka tra famiglia ed escursioni in città e nel Kyushu e poi il ritorno del gaijin (lo straniero, cioè io), mentre il soggiorno di Yumichan si prolungherà di una ulteriore settimana nella città dei suoi antenati...
Questa volta anche le letture sono abbinate al viaggio, così da non distrarmi neanche un po' da questa full immersion nipponica. E' così che ho portato con me "il Padiglione d'oro" di Mischima che mi accompagnerà per i primi giorni, la "Punizione del maiale" di Matayoshi Eiki autore di Okinawa, da leggere nel periodo di soggiorno in quelle calde isole, "Lo squalificato" di Osamu Dazai per il soggiorno fukuokese e, per il volo di ritorno, il Fucile da Caccia, di Inoue Yasushi.
Si parte quindi, anche quest'anno, da Firenze Peretola con Alitalia e subito le cose si mettono bene perchè, al check-in, troviamo una ragazza gentilissima che ci assegna, su nostra richiesta, le agognate poltrone vicine all'uscita di emergenza per il volo tra Roma ed Osaka (la fila 23 nell'Airbus A330) che ci permetteranno di tenere le gambe allungate e di scendere col sedere meno appiattito.
Unico desiderio è che le valige, quest'anno, ci seguano docilmente nei voli che prenderemo, così da non turbare i nostri piani. Memori dell'esperienza precedente, che ci aveva visto arrivare in Giappone seguiti soltanto da una valigia di doni da portare ai parenti nipponici, mentre quella dei vestiti era rimasta a a Roma per distrazione del personale dell'aeroporto, tutto il bagaglio da stiva e a mano stavolta è stato organizzato in modo tale da non farci rimanere nuovamente in tuta e scarpette a Kansai.
Col primo breve volo (credo che pochi altri voli siano così brevi, come quello tra il capoluogo toscano e la città eterna) arriviamo a Roma e da lì, alle 14, partiamo per il Giappone...eccitati per l'"avventura" che ci attende e già stanchi per aver fatto tardi a cercar di capire perché proprio quella notte il nostro caro Viaggiapppone fosse scomparso dal web.
In volo verso il Giappone
Il terminal C di Fiumicino, da dove partono i voli per il Sol Levante è lontano di per sé dagli altri, per cui dobbiamo prendere il trenino per arrivarci e quando si arriva sembra già di essere in volo dato che, a questo punto, gli italiani sono in minoranza e diventano ancor meno quando ci avviciniamo al nostro gate. A distanza di trenta minuti l'uno dall'altro, infatti, partiranno due voli, uno per Osaka (il nostro) ed uno per Tokyo, per cui il nostro " buongiorno" non esiste più ed ha lasciato il passo a "konnichiwa".
Quando finalmente ci imbarcano, e quest'anno ci fanno prendere l'autobus per raggiungere l'airbus, sono davvero quasi l'unico italiano tra tanti turisti nipponici di ritorno da una vacanza nel bel paese, oltre ovviamente mia moglie Yumiko. E' in questo momento che posso rivolgere il mio primo"sumimasen" (prego/mi scusi) ad una signora facendole strada sulla scaletta e provocandone una serie di ulteriori ringraziamenti con visibile simpatia perché mi sono rivolto a lei in giapponese, sfoggiando una delle sette parole che la mia pigra mente ha assorbito!
La durata del volo trascorre bene: Io preferisco l'andata al ritorno, in quanto si viaggia verso la notte, quindi con un film, un po' di lettura e un paio di pisolini e magari un paio di bicchieri di vino il tempo trascorre rapidamente e quando si arriva c'è tutta la giornata davanti, finalmente in GIAPPONE."
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!