Templi e okonomiyaki
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Giappone! Come la felicità sconfigge il jet lag...
Quando arriviamo a Kansai l'atmosfera è rarefatta, ma stavolta sono più tranquillo, pronto a passare i controlli, a farmi prendere le impronte e fotografare, felice come non mai di essere in Giappone con la mia bellissima Yumichan moglie ed amica di mille avventure!
In meno di venti minuti siamo al di là dei controlli, ma questa volta nei nostri piani c'è l'idea di spedire per posta le grandi valige che ci accompagnano, per cui andiamo all'ufficio postale dell'aeroporto e ci liberiamo dei fardelli per proseguire con i soli bagagli a mano...
Vi spiego subito, prima che me lo chiediate, il perché della nostra decisione: dato che dopo quattro giorni faremo il volo tra Kansai e Fukuoka la città della famiglia di Yumichan, seconda tappa del nostro viaggio, con Peach Aviation una compagnia low cost, tanto vale mandare avanti, dai miei suoceri, i bagagli evitando così di pagare il loro imbarco con un prezzo extra. Poichè, inoltre, abbiamo trovato a Kyoto, prima tappa del viaggio, un albergo con una camera davvero mini... dove saremmo entrati con le nostre grandi valige? Siamo arrivati proprio nel ponte della festa dello Sport e i prezzi dei vari hotel sono levitati abbondantemente per cui questa sistemazione non crediate sia stata proprio a buon mercato, anzi...
Subito Kyoto e visita al Nishi Hongan-ji
All'aeroporto di Osaka Kansai, quindi, prendiamo un limousine bus, preferiamo questo al treno perché siamo stanchi e non vogliamo perdere tempo, col treno saremmo dovuti arrivare ad Osaka e poi da qua a Kyoto.
Guardando fuori del finestrino lo spettacolo non è dei più belli, la città è grande si capisce che si è in una delle zone più industrializzate del pianeta e gli edifici nella pur piena efficenza sembrano un po' decadenti, attraversiamo la periferia orientale di Osaka, senza mai accorgersi veramente della fine di un centro abitato e l'inizio di un altro, mi addormento (in Italia sarebbe notte fonda) e mi sveglio che abbiamo raggiunto il centro dell'antica capitale imperiale e il nostro albergo.
Quando arriviamo all'Apa Hotel, vicino alla stazione JR, sono le 13 e 30. C'è confusione nella hall, gente che arriva, che va, bagagli da tutte le parti. Ci dicono che la stanza ce la daranno solo dalle 15; poco male visto che ci fanno lasciare le borse e abbiamo prenotato un visita per le 14 e 30 al tempio Nishi Hongan-ji dove andremo a visitare gli interni dipinti dai Kano (la famosa famiglia di pittori che ha dipinto in tutto il Giappone in epoca antica) e dove esistono importanti raffigurazioni zoomorfe...
Il tempio, patrimonio dell'UNESCO, è a cinque minuti a piedi dall'albergo, così ci incamminiamo; appena attraversata la strada, ti rendi conto di essere in un paese davvero simpatico, visto che incontriamo l'Uomo Ragno che ci saluta. Ci troviamo davanti all'edificio… splendido esempio di stile Momoyama, in voga nel XVI secolo, che con le sue linee "barocche" si discosta dalla linearità e sobrietà che caratterizza un po' tutta l'architettura nipponica.
Il tempio è molto grande, a testimoniare la ricchezza e la potenza della setta Jodo Shin-sun all'epoca di Toyotomi Hideoshi ed ancor oggi una delle più importanti del buddismo nipponico.
Dipinti meravigliosi a testimonianza dell'arte pittorica giapponese
Aspettiamo che inizi la visita in uno spazio di ricevimento, bevendo il primo tè verde della vacanza, gentilmente offertomi e così mi accorgo che, oltre a tanta gente, siamo in mezzo a balle di riso e damigiane di sakè, tutti doni fatti per il tempio...
Iniziata la visita riusciamo solo a scattare una foto, prima di sentirci dire che non si possono fare...Gli spazi che visitiamo sono belli ed erano frequentati da Toyotomi e dalla nobilta di Kyoto oltre che dai monaci. C'è un bellissimo teatro "no" nella cui scena sono dipinti un albero visibile solo da seduti mentre si guarda la rappresentazione e tanti animali tra cui anche delle tigri. La cosa buffa è che i Kano, come gli altri giapponesi, le tigri non le avevano mai viste se non in disegno o sotto forma di pelliccia, così come modelli hanno preso dei mici...e si vede!
Okonomiyaki e Yakisoba evviva il Giappone e la cucina kansai!
Terminata la visita alle strutture esterne, siamo tornati in hotel, dove la camera è davvero piccolina, ma con l'equipaggiamento di un nostro quattro stelle ed è pulita oltre lo standard italico... Dopo la doccia, prima che la stanchezza ci faccia crollare, andiamo a cena, a mangiare okonomiyaki e yakisoba, profumati di zenzero fresco, all'ultimo piano di un grande magazzino sotto la torre di Kyoto, di fronte alla stazione JR, dove esiste una fila di ristorantini in cui si mangia anche benone! E così ci fermiamo presso Fugetsu la cui buona cucina Kansai, già provata ad Osaka, anche stavolta non si smentisce!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!