Diario del mio quarto viaggio in Giappone: magica Kyoto !
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
In Giappone dove il sole è più sole che qua
La mattina dopo aver fatto una grandissima colazione, c'è anche il cuoco che fa le omelette in sala e ne approfittiamo, torniamo a Kyoto dove abbiamo in mente di recarci agli uffici della casa imperiale per prenotare delle visite da fare in giornata; sbagliamo, però, fermata del bus e così ci facciamo, sotto il sole cocente, tutto il viale del parco imperiale; Yumiko si stanca molto perché le ho tolto dalla borsa l'ombrellino parasole, indispensabile per una giapponese dalla pelle candida , visto che la città è sul 35° parallelo, cioè all'altezza più o meno di Tunisi o di Lampedusa, e che vi è un altissimo tasso di umidità.
In compagnia degli dei del Sol levante
Non facciamo più in tempo per le visite della mattinata, quindi prenotiamo per il primo pomeriggio l'ingresso alla villa imperiale di Shugakuin che si trova alle porte della città...
A questo punto decidiamo di andare a vedere uno degli spazi sacri più antichi ed importanti del Giappone, il santuario shintoista Shimogamo, a cui si arriva da un bosco sacro dove si dice che non sia possibile dire falsità. La selva, pur essendo comunque dentro il tessuto urbano ed avendo subito danni dalle guerre che hanno sconvolto nei secoli questi luoghi, si dice “vergine” e che viva senza interventi dell'uomo; le caratteristiche architetture rosso vermiglio e le varie costruzioni ci accolgono così come accoglievano gli antichi imperatori di cui si conserva il “trono” su cui non si è mai seduto nessuno; nemmeno i sovrani del crisantemo, infatti, potevano sedersi davanti alle divinità del tuono e fuoco che qui sono venerate; e che si materializzavano su una grande e sacra pietra custodita negli spazi più interni del luogo sacro.
La villa imperiale di Shugakuin
La bellezza del luogo ci fa scordare per un po' il caldo; Yumichan riesce a capire quale bus dobbiamo prendere per avvicinarci alla villa imperiale di Shugakuin: scendiamo dove arriva il bus ed a quel punto iniziamo a camminare...ma siamo già stanchi e il tempo stringe; è così che fermiamo un taxi che in cinque minuti ci porta a destinazione evitandoci l'ultimo pezzo in salita.
Esploriamo il luogo accompagnati da una guida nipponica che, invece di parlare, cantilena le informazioni e così ammiriamo vari edifici con i tetti arricchiti da orpelli di derivazione cinese e il parco che si apre in una serie di viste mozzafiato che solo le foto mi aiutano a descrivere...la ricerca dell'armonia, della perfezione non nel giardino chiuso, ma negli spazi aperti nella natura, tanto è grande l'appezzamento.
Alla fine della visita il mio indugiare ci fa essere gli ultimi ad uscire...con il risultato che tutti i taxi che stazionavano davanti all'ingresso del sito sono spariti...a quel punto ci incamminiamo e, anche se si va in discesa, fino alla fermata del bus è lunga...così stremati decidiamo di tornare ad Osaka...
In un viaggio in Giappone non macate Dotonbori ad Osaka
Una pennichella in bus ed in treno ci fa riprendere, così decidiamo di raggiungere Dotonbori, la strada piena di luci, ristoranti e locali, un baraccone dei divertimenti ripreso da Ridley Scott nel film “Blade runner”...
Qua, dopo aver camminato in mezzo a ragazzi follemente agghindati, a qualche malavitoso e qualche signorina che esercita il lavoro più antico del mondo, arriviamo in un locale stranamente tranquillo dove mangiamo dei soba in brodo con tofu fritto, ma io ho ancora appetito...
Ci divertiamo a fare altre foto e poi ce ne torniamo verso Tsuoroashi, dove, lungo il grande viale che lo attraversa nella parte che è prospiciente alla Koreatown di Osaka, sono tanti negozietti di cibo da strada; ci fermiamo in uno molto famoso e ci facciamo preparare 15 takoyaki, 12 per me e 3 per Yumiko (le polpettine con dentro il polpo (tako) e cotte alla piastra (yaki) che, poco dopo, mangiamo in hotel. Controlliamo il contapassi del telefono e ci accorgiamo che oggi abbiamo fatto a piedi più di 20 chilometri...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!