Diario del mio terzo viaggio in Giappone: Beppu la patria degli onsen (terme) giapponesi
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Beppu sinonimo di terme in tutto il Giappone!
I genitori di Yumiko ci accompagnano in auto alla stazione di Hakata dove scendiamo al volo tra migliaia di persone che vengono da tutto il nord del Kyushu, per raggiungere il loro posto di lavoro o sbrigare delle incombenze a Fukuoka, tutte vestite di scuro, a battaglioni, ovunque attorno a noi.
Per andare a Beppu , la nostra meta, dobbiamo prendere un treno normale (che si chiama con parola italiana:"rapido"), al di fuori della linea super veloce che collega Tokyo a Kagoshima, che va a velocità umana e che è bellissimo con i suoi vagoni blu cobalto, con gli interni rifiniti in legno, puntuale e perfettamente pulito. Facciamo colazione e intanto io osservo dai finestrini un panorama non sempre bellissimo, perchè attraversiamo tante città tra le quali Kitakyushu, una grande concentrazione industriale...che pare Piombino, ma ben più grande...
Arriviamo a Beppu...la stazione è lo specchio del luogo, a posto, pulita, ma rimasta ai fasti ed allo sviluppo che il posto deve aver avuto in epoca Showa...negli anni settanta-ottanta.
Come il geotermismo in Giappone diventa kawaii e forse un po' kitsch
Decidiamo di andare a visitare gli "inferni" di Beppu e lo facciamo nel modo più semplice prenotando all'ufficio informazioni della stazione un piccolo tour di tre ore, durante il quale, con un autobus e accompagnati da una guida, ci hanno portato a vedere queste manifestazioni geotermiche che affascinano e stupiscono credo più i giapponesi che noi occidentali. Se avessimo fatto da soli, tra autobus da pagare ed ingressi, avremmo risparmiato meno di dieci euro, quindi ci è meritato mettere il cervello in cantina e farsi portare...
Mentre ci avviciniamo agli "inferni" attraversiamo una città che non ci si aspetterebbe in Giappone, di altri tempi sicuramente, con le sue gallerie di negozi e i suoi pachinko, un posto pensato per ospitare un turismo di relax...simile a Chianciano terme, con le sue centinaia di alberghi costruiti tra gli anni settanta ed ottanta e rimasto più o meno uguale trent'anni dopo...
All'inizio, mentre passo tra gli "inferni", penso che si debba essere molto più giapponesi di me per capirne il lato bello e mi convinco che il popolo del Giappone ha la fortuna di aver un lato fanciullesco dentro che lo porta a dir suogoi, sugoi (bellissimo, ottimo, superlativo) a proposito di molte cose che lascerebbero indifferenti noi italiani, sicuramente più scaltri per tradizione.
Laghetti colorati, tra palme e turisti, ma poi inizio a vedere il lato ludico, i mostri disegnati, le statue di Oni (diavolo), un "ottovolante" di altri tempi. Sembra San Marino, ma questa è una visita, secondo me, indispensabile per capire meglio che il Giappone non è soltanto lavoro e serietà.
Grazie al clima e alle acque calde, all'interno degli "inferni" c'è anche uno pseudo zoo ed io che non amo vedere gli animali in cattività, quando noto un elefante triste triste non posso trattenere i lucciconi.
Dopo aver aspettato lo spruzzo di un gaiser finisce il nostro tour ed andiamo a fare quello per cui siamo qua...i bagni termali...
Bagni agli onsen e cena kayseki come un vero giapponese in vacanza
Prima di prenotare il soggiorno, (è stato un regalo dei miei suoceri) al momento di scegliere la stanza, tutti si sono stupiti del fatto che io la volessi in stile nipponico, visto che i giapponesi, come noi europei, mangiano a tavoli alti, siedono su divani e sofà, dormono in letti normalissimi e vanno in giro con abiti occidentali: Siamo noi, nel nostro immaginario, che crediamo dormano tutti sui futon e sul tatami...e così, quando arriviamo in hotel, la receptionist ha da ridire sulla nostra scelta...nessuno capisce che sono un occidentale in vacanza e voglio giocare a fare il giapponese...
La stanza è carina...si vede anche il mare...è in stile nipponico e non c'è il letto, come avevo immaginato e così andiamo a "fare le terme" … separati... e constato che ci sono tanti turisti cinesi... me ne sto a mollo nella vasca rocciosa all'esterno che dà sul mare e dalla quale si vede la luna salire nel cielo...abbiamo prenotato la cena per le 19 e 45.
Dopo essermi strigliato e preparato, indosso dei panni nipponici forniti dall'albergo (un comdo yukata con ciabattine appropriate e, col piglio di un samurai e la mia bella moglie accanto, vado a mangiare...In giappone si cena presto quindi noi con la nostra anomala prenotazione, siamo quasi soli all'interno del ristorante dove ci viene servita un vero pasto kayseki ricco di tante portate dove non manca il sashimi oltre a tanti altri manicharetti e e ad una speciale zuppa di pesce, pollo e verdure che ci viene cotta sotto il naso...certo se non ci fosse stata Yumiko a dirmi come mangiare avrei fatto dei mix poco indicati...
Torniamo in camera, non prima di esserci fatti scattare un foto ricordo in mezzo ad una miriade di Hello Kitty e qui notiamo che le signore dell'hotel hanno "costruito" dei vaporosi futon.
Il sonno cala su di me imperioso e presto presto dormo nel mio giaciglio nipponico. Il mattino dopo, verso le sei, decidiamo di fare un altro bagno termale così da vedere l'alba che è bellissima, una palla rossa che si stacca dal mare di fronte a me, immerso nell'acqua calda...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!