La colazione in Giappone è ricca e salata

colazione giapponese

Ormai si dorme bene, i fastidi del cambiamento d'orario sono spariti tutti da un po', si rifaranno vivi al rientro, ma all'incontrario...la mattina mi sveglio e che ti trovo a colazione? Melanzane grigliate allo zenzero, umeboshi (prugne al sale), mentai (bottarga piccante di Fukuoka), riso, zuppa di miso (pesto di soia) alla zucca e delle frittelle "pesciose"...sì a colazione, come già detto da queste parti è normale mangiare salato e di tutto fin dal mattino, per me è normale, fin da piccolo ho mangiato salato dal risveglio, ed anzi ancora lo preferisco, poi il resto della giornata la passiamo a casa, tanto per cambiare piove, a scrivere, a rispondere ad e-mail, a leggere.
Poi, a sera, è il turno di mio suocero ai fornelli, si "esibisce" nel suo piatto forte, che i nostri lettori già conoscono i chanpon! i ramen in brodo di pesce con maiale, gamberi, calamari, verdure che sono caratteristici di Nagasaki...nell'ultimo diario mi ero lamentato che come difetto avevano la quantità, stavolta, come se mi avessero letto, vedo che mi danno la zuppiera grande, mentre gli altri mangiano nella solita ciotolona...mi viene in mente la novella degli orsi e Ricicoli d'oro che avevano le scodelle su misura...e fatico per arrivare alla fine del mio piattone gigante.

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Riposo giapponese

Cena giapponese a Fukuoka, Giappone

Piove, questo settembre si rivelerà fresco e piovoso, facendo dire alla televisione che si hanno temperature più simili al novembre (che qua è più mite che da noi), che non alla fine del periodo estivo (solitamente in Giappone fino alla metà di ottobre se tutto va liscio si hanno temperature per noi italiani estive); siamo stanchi per il viaggio appena concluso e così posso sintetizzare i due giorni che seguono al nostro rientro, dicendovi che i picchi più significativi della giornate si hanno a tavola, dove mia suocera, per allietare il nostro soggiorno, si dedica ad una continua ed incessante ricerca dei piatti più buoni e appetitosi della cucina nipponica e quindi colazione alla giapponese con frittatine, riso, zuppa di miso e poi pranzi e cene con butaman (saccottini di pane al maiale speziato), harumaki ("involtoni" primavera per intenderci) e spezzatini vari...per far culminare il tutto, poi, nella cena del lunedì, quando arriva il tonkatsu (una cotoletta di maiale fritta) con attorno una selva di piattini di verdure, tofu ecc.

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Un mare di nuvole tra i monti dell'Hokkaido

Tomamu, Hokkaido, Giappone

Quando la sveglia suona per il secondo giorno consecutivo, alle 3,30, ti domandi perchè lo fai... che ci sarà mai in questo mare di nuvole?...Il canale dell'hotel in tv dà al 40% la previsione di unkai...poco penso tra me e me. Prendiamo il bus un quarto d'ora prima del giorno precedente, ci bardiamo di sana pianta perchè a 1100 metri all'alba è freddo...saliti sulla funivia vedo un po' di nuvole a mezza costa...ma vuoi vedere che...
Arriviamo che il pubblico (non crederete quante persone fanno questa levataccia per essere protagonisti di questo fenomeno) intasa le terrazze, si sta materializzando qualcosa, lo speaker addetto alla descrizione dell'evento dice che si tratta dell'unkai di Tomamu, le nubi che risalgono e galleggiano nella valle, che si differenzia dal mare di nuvole definito dell'Oceano pacifico che arriva, invece, alle spalle dei monti e li discende...ma sempre unkai è tutti vanno fuori di testa, compresi noi due, con Yumiko sovrastiamo molta parte del pubblico, non siamo altissimi, ma ancora il mio metro e ottanta ed il suo metro e settantacinque fanno sì che nel Paese del Sol levante non si fatichi a vedere sopra le teste di tante persone.
Ad un certo punto arriva l'alba, c'è un attimo di sbalordimento e di silenzio collettivo, in dieci minuti il rosa del cielo diventa arancio, poi è la luce a far da padrona, sì oggi che andiamo via da Hokkaido sarà una bella Gionata di sole.

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Incontaminata natura nel nord del Giappone

Tomamu, Hokkaido, Funivia, Giappone

Abbiamo messo la sveglia alle 3,30...ora direte che siamo pazzi, ma qua a Tomamu c'è anche chi la mette prima per cercare di vedere l'Unkai, il fenomeno del mare di nuvole...preso un caffè messo a disposizione in camera, rotoliamo fino alla reception e prendiamo una navetta per la "Gondola", il romantico nome dato alla funivia, che porta dai 500 metri dove siamo, ai 1100 dove sono le terrazze bar da cui vedere le famose nubi in estate e in inverno divertirsi sulle piste da sci...arriviamo che il cielo è beffardamente nuvoloso, ma a quote alte, ogni tanto un po' di sole, ma nulla...solo un bellissimo panorama montano del quale godiamo dalle tre terrazze messe a disposizione dei clienti...con il giro in funivia vi viene consegnata anche una cartolina che illustra le nuvole di Tomamu, che potete compilare e spedire da una buca delle lettere che è lassù, il tutto senza affrancare e arriva anche in Italia.
Ridiscesi che sono circa le sei decidiamo di andare a far colazione al ristorante che si trova nella nostra torre, e che è al 33 piano e da cui la vista è bellissima, così come buonissimi i prodotti messi a disposizione per la colazione dei clienti, per me che sono un fan dell'acqua gassata fin dal mattino è una meraviglia trovare la Perrier...accanto a spremute, omelette, croissant ecc.

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Il pesce più buono del mio Giappone l'ho mangiato al mercato di Sapporo

Kaisendon a Sapporo, Giappone

Al risveglio notiamo con allegria che c'è il sole, decidiamo per un pezzetto di torta ed un "cappuccino" nella sala da tè dell'hotel prima di partire per un "brunch", che abbiamo pensato, al mercato centrale della città. Parcheggiata l'auto nel posteggio del negozio che abbiamo prescelto (Kita no gourmet tei) per la nostra scorpacciata ci mettiamo prima a visitare un po' le mercanzie tra vari banchi e rivendite dove granchi di varia grandezza, pesci pregiati e comuni si alternano freschissimi, sui ripiani, a meloni di Furano, pannocchie, zucche...
Ci avviciniamo poi da Kita no gourmet tei che ha una varia esposizione di pescato, dove tra le massaie che pensano all'allestimento del desco domestico, ci sono anche altri turisti che comprano qualche souvenir alimentare ed poi chi come noi è venuto a far visita al ristorante...che sta aperto fino alle 14.
Io, da bravo ingordo, ordino la ciotola di kaisendon (sashimi su riso) più grande e farcita, mentre Yumichan prende una coppa più piccola arricchita da uova di salmone e riccio di cui è veramente ghiotta, non posso, poi, fare a meno di prendere anche un Hokke il pesce al sale che avevo assaggiato un paio di giorni prima a Noboribetsu.
Prima di partire uno dei gestori del negozio colpito dalla mia curiosità verso i granchi, che in Giappone si chiamano kani, mi invita a brandirne uno per farmi fotografare, io mi schernisco, ma cedo poi alle insistenze ed alla vanità della foto.

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Il cuore di Sapporo

Torre di Sapporo, Giappone

Il sonno è talmente tanto che stavolta almeno sei ore le dormo, in barba all'eccitazione da gita che mi porto dietro dall'adolescenza, e così, comunque, quasi all'alba ci prepariamo per la colazione, anche qua in gran parte è volta al salato, pensata per il gusto giapponese, od al massimo anglosassone...il cielo stamani è un po' nuvoloso, ma c'è anche un po' di sole, anche se le previsioni del tempo mettono pioggia fitta...ma qua siamo e così ci dedichiamo alla scoperta del capoluogo di Hokkaido.
Iniziamo, quindi dalla doverosa visita del centro fisico e "spirituale" della città: l'alta torre delle comunicazioni, che svetta tra i giardini del Parco Odori, quelli che in inverno ospitano la famosa rassegna di sculture di neve. Questa costruzione risale al 1957 ed è opera di Tachu Naito, il medesimo architetto che l'anno successivo costruì la Tokyo tower a cui, infatti somiglia nella reciproca volontà di farle simili alla Torre Eiffel.
Il panorama dall'alto è molto bello fino dal primo belvedere, che ospita un bar che è punto di ritrovo e sosta di chi come noi è in viaggio di piacere, ma anche dei cittadini di Sapporo che qua si trovano...e in questo luogo sono, anche, i modellini dedicati alla costruzione della torre stessa e alle precedenti opere di Tachu Naito che scopriamo, così,essere stato artefice anche della "buffa" torre di Shinsekai e della simpatica antennona di Beppu.
Visto che ci siamo, ci decidiamo per salire fin in cima, fino all'ultima terrazza dove si assiste ad un volo sulla città, della quale si percepisce la pianta a scacchiera, regolare e tranquilla ad occupare l'altopiano tra i monti.

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Cosa è viaggiappone?

viaggiappone

Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
Viaggiappone è anche cultura e società giapponese nel tentativo di presentare un Giappone reale e al di fuori dei luoghi comuni a chi si è appassionato di questo lontano paese o che lo voglia visitare...

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