Diario del mio settimo viaggio in Giappone:quotidiano Sol levante
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
La colazione in Giappone è ricca e salata
Ormai si dorme bene, i fastidi del cambiamento d'orario sono spariti tutti da un po', si rifaranno vivi al rientro, ma all'incontrario...la mattina mi sveglio e che ti trovo a colazione? Melanzane grigliate allo zenzero, umeboshi (prugne al sale), mentai (bottarga piccante di Fukuoka), riso, zuppa di miso (pesto di soia) alla zucca e delle frittelle "pesciose"...sì a colazione, come già detto da queste parti è normale mangiare salato e di tutto fin dal mattino, per me è normale, fin da piccolo ho mangiato salato dal risveglio, ed anzi ancora lo preferisco, poi il resto della giornata la passiamo a casa, tanto per cambiare piove, a scrivere, a rispondere ad e-mail, a leggere.
Poi, a sera, è il turno di mio suocero ai fornelli, si "esibisce" nel suo piatto forte, che i nostri lettori già conoscono i chanpon! i ramen in brodo di pesce con maiale, gamberi, calamari, verdure che sono caratteristici di Nagasaki...nell'ultimo diario mi ero lamentato che come difetto avevano la quantità, stavolta, come se mi avessero letto, vedo che mi danno la zuppiera grande, mentre gli altri mangiano nella solita ciotolona...mi viene in mente la novella degli orsi e Ricicoli d'oro che avevano le scodelle su misura...e fatico per arrivare alla fine del mio piattone gigante.
Appuntamento nel centro di Fukuoka
Il giorno succesivo è già il 10 settembre, siamo in Giappone da più di due settimane e Yumichan ha appuntamento con un'amica che verrà in Italia tra poco...ci vediamo in centro a Tenjin, a quello che è un appuntamento classico a Fukuoka, il leone (una statua ovviamente!) all'ingresso principale di Mituskoshi (grande magazzino)...finalmente c'è il sole...ma non è il solito caldo giapponese.
Andiamo a mangiare in un ristorante di pesce, che a pranzo fa prezzi più contenuti e con circa 1000 yen a testa mangiamo tanti bei piattini, io poi mi faccio portare una distesa di piccole delizie, tra cui, sashimi, tenpura, e tra tutto spicca una tartare di tonno grasso con uovo di quaglia crudo, una delizia...
Il pranzo si protrae tra una chiacchiera ed un'altra, tanto che il locale si svuota e si riempie un paio di volte attorno a noi...
Una volta usciti e salutata la nostra amica, ci facciamo una passeggiatina per negozi e da Muji Yumichan compra un paio di pigiama ed una magliettina a righe, io non trovo nulla, ho il guardaroba strapieno, anzi devo dare via un po' di cose.
Ipocondrie passeggere e crocchette alla giapponese
Per sera mia suocera ci ha preparato le crocchette alla giapponese, hanno un po' di carne e sono quindi una via di mezzo tra le polpette e le nostre crocchette di patate...sono davvero buone, così tanto che mi ci sento quasi male da quante ne mangio; poi sarà che quando chiamo la mia mamma in Italia con Skype mi viene detto che lo zio Alberto, quello che ci ha portato a Firenze per la nostra partenza, ha avuto un infarto, ma sta bene...che io inizio a sentire tutti i sintomi (sono paranoico ed ipocondriaco) il braccio e il petto che mi dolgono, e si affaccia in me la consapevolezza (solo quella) di essere non più un giovincello e che dovrei stare attento a tavola.
Una giornata di gusti italiani in Giappone
La mattina seguente, poi, visto che andiamo tutti assieme a far la spesa, mi propongo per mettermi io ai fornelli, così approfitto per fare una giornata di cibo all'occidentale (adoro i sapori ed i piatti giapponesi, ma dopo un paio di settimane un piccolo break di cucina italiana ci vuole), a colazione caffè e un po' di pane e marmellata, a pranzo pomodori, olio d'oliva e poco pane e a cena spaghetti con le vongole e moscardini con le patate...Ah si trovassero anche da noi le vongole così saporite...
Al negozio del pesce, sono oramai noto, per non dir celebre, e così al mio arrivo mi accolgono con un rituale okaeri (ben tornato) ed io con un tadaima (sono tornato) così fatta la spesa ce ne torniamo a casa per un pomeriggio di riposo e cucina. Quando mi metto ai fornelli in casa dei miei suoceri, la mamma di Yumichan si propone sempre di farmi da "aiutante", e se forse la prima volta mi son sentito turbato essendo abituato a muovermi senza occhi addosso tra i fornelli, poi mi sono abituato ed anzi è molto divertente farlo assieme a lei, in questo modo abbiamo modo di condividere una passione comune e lei può imparare qualche ricetta da riprodurre poi al marito, quando sono da soli...e poi è il suo regno ed è quindi giusto che mi ci muova secondo certe sue regole. Oltre a ciò, devo ammettere, che è davvero un aiuto valido...fa tutti i lavori di tritatura e pulitura ed io così assemblo, dirigo e mi prendo il merito...come fanno gli chef...il risultato è anche stavolta eccellente, grazie all'ottimo pescato giapponese!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!