Diario del mio settimo viaggio in Giappone:a presto amato Giappone!
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Tre giorni a tavola per salutare l'amato Giappone
E' sabato Yumichan esce presto, si vede con la sua amica dei tempi di scuola Rie-san, vanno al cinema di mattina, così come facevano quando marinavano la scuola (anche in Giappone i ragazzi ogni tanto si creano uno stop dalle fatiche scolastiche), io me la prendo molto comoda, invece, faccio una bella colazione, poi una breve camminata.
Loro andranno a Canal City e poi a mangiare il curry...io, invece, dopo la passeggiata al mattino nel quartiere, mi godo un buon pranzetto di yakisoba a casa, poi riposo, scrivo, leggo, stanno arrivando gli ultimi giorni di questo lungo soggiorno giapponese, che vedranno mia suocera sfornare una serie di classici della migliore tradizione culinaria del Sol levante.
Così la sera, in contemporanea, vengono messi a tavola takoyaki (le palline di pastella con dentro il tentacolino di polpo) e poi l'oden..cosa è? E' una delle cose più buone della cucina nipponica...involtini di verza, "scatoline" di tofu ripiene, polpette, spezzatino, verdure, chikuwa (una cosa di pesce)...in "umido"...che meno male che non ho una pagnotta sennò a forza di far la scarpetta prenderei un altro paio di chili a cena...ragazzi una bontà...
Il Nabe il cuore della cucina giapponese
Anche la domenica la passiamo interamente in famiglia col babbo di Yumi ancora un po' convalescente, la mamma che cucina e noi che facciamo la valigia per l'avvicinarsi ormai prossimo del nostro rientro ed il momento top della giornata piuttosto uggiosa, anche perchè dentro di me non so se essere triste per la fine di questa mia settima esperienza nel Paese del sol levante o un po' contento di ritornare a casa, dove ho i miei affetti più cari...ma il tedio ed i pensieri vengono interrotti dalla cena che è un vero e proprio trionfo... e così arrivano delle capesante di Tohoku e poi anche se non siamo proprio in stagione (è un piatto invernale e siamo a fine settembre) stasera c'è il Nabe! Il Nabe, altro che il sushi, è il piatto che sintetizza la cucina giapponese, un piatto che nasce a tavola, dove bolle la vostra pentola e dove a seconda della regione, della città e della famiglia vengono messi ingredienti leggermente differenti: verdure, polpettine, pollo, funghi, formano il buon brodo del nabe che si fa dei miei suoceri. Si mangiano poi gli ingredienti, man mano che cuociono, condendoli ciascuno nella propria ciotolina con una salsa allo yuzu (una via di mezzo tra arancia e limone), e quando gli ingredienti sono finiti e siete già sazi il nostro brodo che si è formato serve per cuocere gli udon (spaghettoni nipponici di grano)...che bontà! E a questo punto, alla fine, il nostro consommé è pronto ad accogliere uova sbattute che danno un effetto stracciatella e riso bollito (che sarebbe già un piatto unico) ... e da bere? Ah dimenticavo da bere stasera apriamo una fresca bottiglia di sakè che scorre allegro e facile come acqua, ma che poi si sente...
Un giorno d'estate per salutare il nostro Sol levante
Arriva il lunedì, c'è il sole, fa caldo, è il 21 di settembre, sono volate quasi quattro settimane ed il meteo con questa giornata estiva si prende quasi gioco di noi che ormai abbiamo messo le ultime cose in valigia e che così vado a cercare qualcosa tra i vestiti che lascio in Giappone (sì è molto bello sapere che qua ho un pezzo di casa, di affetti, di famiglia) dopo una mattina passata a sbrigare le ultimissime cose nel dopo pranzo io e Yumiko andiamo a vedere il museo di arte ceramica orientale di Fukuoka, che oggi è gratis per la festa degli anziani...si trova vicino, alla fermata di Nanakuma, ad un quarto d'ora di passeggiata da casa.
Il museo è il lascito di un ricco "fukokese" alla città, un'esposizione privata permanente di pezzi di arte orientale, vi sono dei vasi dell'antica Cina che sono davvero belli ed incredibili per il tempo in cui sono stati realizzati, anche migliaia di anni prima di Cristo, inoltre ci sono antichi manufatti giapponesi sopratutto teiere e oggetti per la cerimonia del tè.
Al rientro come circa un anno addietro vedo l'airone bianco che in autunno alberga al laghetto vicino casa, mi saluta penso, poi rientriamo e, per celebrare in qualche modo la partenza ormai alle porte, a cena ci aspetta il tonkatsu, che per chi non lo ricordasse è una cotoletta di maiale impanata e fritta...una birra, mi trattengo un po' per le ultime chiacchiere e poi segue il nostro breve sonno.
A presto Giappone!
Breve perchè alle cinque e mezza arriva il taxi a raccattarci, mio suocero è dispiaciuto per non poterci accompagnare, così la mattina, dopo il caffè seguono dei saluti rapidi, ma pieni di affetto...
Carichiamo i bagagli e ci attende un lungo viaggio, da Fukuoka, dove facciamo il check-in, voleremo con ANA fino a Tokyo Haneda, qua dopo un paio di ore la compagnia nipponica ci porterà a Francoforte...questi aerei di ANA hanno la Firtst-Class, la Bussiness-Class, la premium economy ed infondo l'economy...noi siamo in fondo ed anche se abbiamo alcuni confort, i sedili sono un po' più distanti rispetto ad altre compagnie e non essendo pieno riusciamo ad occupare più posti, i sedili sono incredibilmente duri...così da costringerci ad alzarci più volte...mi guardo un paio di film...mangiamo...bevo il solito vino rosso da aereo...e poi nuovamente Europa.
L'aeroporto di Francoforte, come detto anche all'inizio del nostro racconto, è molto bello, funzionale e pensato per il viaggiatore, ad ogni gate o quasi un salottino con macchina gratuita per le bevande calde...tavolini, la possibilità di ricaricare i dispositivi elettronici, il wifi gratuito per venire incontro a tutti gli stranieri che passano, sostano, transitano da là...i paragoni con l'arretratezza italiana sono rapidi, il divario sopratutto venendo dal Giappone appare incolmabile col mio dolce Belpaese.
C'è un po' da attendere in terra tedesca, il volo parte alle nove e mezza di sera e siamo atterrati che non son nemmeno le quattro del pomeriggio...così quando son quasi le sette ed il fuso orario non fa capire più nulla al sonno ed alla fame ci facciamo fuori un hot dog davvero buono (eh se i wurstel non son buoni qua ditemi voi dove?) e poi finalmente decolliamo verso l'Italia, la Toscana e a Firenze c'è il mio amico Antonio, il fratello che non ho avuto e che la vita mia ha regalato, a prenderci. Sono felice di essere in Italia, mi sono scordato tutti i problemi che affliggono il nostro Paese è la gioia di vedere degli affetti di una vita...ma poi dopo il primo telegiornale ti viene voglia di rifare la valigia e scappare...
P.S. A quando il prossimo viaggio in Giappone? Abbiamo già i biglietti pronti e a febbraio ci vedrete di nuovo nel Sol levante alla scoperta di nuovi luoghi...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!