Diario del mio settimo viaggio in Giappone: Dazaifu città santuario
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Pranzo della domenica in Giappone
E' domenica già al risveglio una buona colazione ci attende...tofu, zuppa, frittatina giapponese, riso...mi trattengo, però, perchè so che pranzeremo presto in uno dei nostri posti preferiti qua a Fukuoka.
Intorno alle 11 recuperiamo la nostra amica Reiko al solito appuntamento da Mitsukoshi e da là con una piccola passeggiata arrviamo da Chikae, il famoso ristorante di Fukuoka che fa dono alla propria clientela di un ottimo lunch a prezzo basso e fisso (per fare il verso alle reclame)...è domenica, già alle 11 e 30 c'è fila...aspettiamo e dopo una ventina di minuti siamo a sedere con il nostro meraviglioso pranzo "kaiseki" davanti: sashimi, tenpura, tofu, zuppa, verdure, pesce...riso, mentai (bottarga) ... in una bella cornice tra acquari e affaccendate cameriere in abiti tradizionali giapponesi, mentre i cuochi dalla cucina a vista infondo alla sala sfornano in continuazione le succulente composizioni... ed il conto? ¥1400 (11€).
Antiche vestigia del Sol levante alle porte di Fukuoka
Da qua, raggiunta, la stazione di Nishitetsu-Fukuoka prendiamo il treno della linea privata Nishitestsu (la compagnia che gestisce i trasporti pubblici a Fukuoka) e ci dirigiamo a fare una gita davvero poco fuori porta, andiamo a (ri)vedere Dazaifu la cittadina dalla grande storia che fu "capitale" del Kyushu anticamente. Per arrivarvi si cambia il treno una volta...prima ci fermiamo alle porte del paese ad una stazioncina intermedia, qua è il sito dell'antico palazzo dell'amministrazione imperiale, una vera cittadella di cui purtroppo non restano che poche vestigia in un grande prato, dove oggi sono accorse un po' di famiglie a cercare relax nella natura.
Poco distante a questa struttura sorgeva un enorme complesso templare, il Kanzeon-ji di cui oggi rimane soltanto l'antica campana e dei padiglioni di epoche successive (del XVIII secolo circa), tra orti giardini e grandi alberi. Qua è un piccolo museo, vero custode dell'antico splendore del luogo nelle epoche più antiche (dai secoli X a XV), ove in una grande sale meravigliose statue, maschere rituali e ornamenti danno idea di come importante fosse il sito.
Eravamo stati qua con Yumiko tre anni prima, era sempre settembre, ma la stagione era molto più estiva...oserei dire bollente.
Il santuario di Dazaifu protettore degli studenti giapponesi e non solo
Da qua andiamo, riprendendo il treno, all'ormai noto ai nostri lettori, Tenmangu a Dazaifu, luogo dedicato a Tenjin, il Dio della cultura e degli studi, come nella nostra città in Italia abbiamo ospiti è prassi fare una giro accompagnando a veder ciò che si reputa più bello, così facciamo anche in Giappone, il santuario oggi anche se tanti sono i pellegini ed i turisti è meno preso d'assalto dell'ultima volta a primavera quando era davvero stravolto dalla grande presenza di gite di turisti cinesi.
Ci mangiamo un dolce in una pasticceria là vicino, dolce compreso nel mini pacchetto di chi come noi sottoscriveva un pacchetto di viaggio andata e ritorno da Fukuoka, che dà la possibilità di bere un tè seduti all'ombra dei suoi alberi ove sorgono panche e tavolini...
Da qua andiamo a vedere un bel giardino zen, pare uno dei più belli dell'intero Giappone, quello del Komyozen-ji, che si trova a poche centinaia di metri dal Santuario ed è da non perdere, ci siamo già stati ma è un piacere tornare, qua però un mucchio di zanzare si accanisce contro di me, ed avrò di che grattarmi almeno per tre giorni...non avete idea.
Pasticceria giapponese
E' presto ancora, la nostra amica ha un treno per Osaka alle 20 e 45, così tornati in centro a Fukuoka e sentendoci stanchi di camminare decidiamo per andare in una bella sala da tè, amata da Yumiko perchè ci veniva da bimba coi nonni, ove fanno anche dolci e gelati davvero buoni. Io prendo due fette di casutera o castela per come si vogliano traslitterare i katakana (una sorta di pan di Spagna, da Castiglia...ma più buono, arrivato con le navi dei Portoghesi nel XVI secolo insieme alla tenpura, le armi da fuoco ed il cristianesimo come si sa i nostri amici giapponesi imitano e riproducono migliorando difetti e stonature) che mi vien servito stavolta accompagnato da una pallina di gelato al caramello (ottimo!), mentre Yumichan e la sua amica si lanciano su di una composizione di gelato davvero impegnativa...
Da qua ce ne andiamo verso la stazione di Hakata, vogliamo mangiare del tenpura udon...ma il ristorante che conosciamo noi oggi che è domenica è chiuso, ripieghiamo così quindi su un altro...di simili pietanze, ma sinceramente non buonissimo.
Poi salutata Reiko invitandola a tornare in Italia riprendiamo la metropolitana e torniamo piuttosto stanchi fino a casa dove una doccia ed un birretta accompagnano il sonno.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!