Diario del mio settimo viaggio in Giappone: Onsen e sushi sinonimo di Sol levante

Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Le nostre ore giapponesi

Tra pioggia e sole il fine settimana è passato, il tempo del nostro vivere giorni giapponesi fluisce scandito da piccoli appuntamenti quotidiani che in Italia non rispettiamo, come la colazione tutti assieme, seduti a tavola, ed i nostri soggiorni "fukuokesi" sono ormai inframezzati anche da piacevoli appuntamenti con luoghi divenuti del cuore anche per me. Uno di questi sono gli onsen di Seiryu, un centro termale alle porte di Fukuoka, in collina dove ti senti giustificato a prenderti cura di te stesso per tutto il giorno.
Ci accompagna in auto il babbo di Yumiko, io, pur avendo la patente internazionale dietro, preferisco non metterlo in imbarazzo proponendomi di guidare la sua auto a meno che non ci sia necessità; e poi non è sicuro che la sua assicurazione copra anche gli stranieri alla guida...arriviamo che sono le dieci e poco più di corsa effettuiamo l'accesso e prenotiamo anche una seduta di ganbanyoku che è l'unica attività che si puòfare assieme, per il resto le terme come si sa sono separate per sessi dato che si fanno integralmente nudi.
Le mie terme giapponesi preferite

Per fare il Ganbanyoku (oramai sono un esperto) si accede in una stanza il cui pavimento è riscaldato ed ancor di più lo è in corrispondenza di determinati settori su cui ci si sdraia semplicemente protetti da un pigiamino ed un asciugamano, questi duri e bollenti giacigli di maiolica hanno, poi, delle protuberanze che premono sulla schiena così da fare una sorta di massaggio caldo...si sta quasi un'ora, si suda, si sonnecchia, se si parla (io e Yumi ci mettiamo vicini) lo si fa sussurrando, intanto la musica è attorno, oggi è il motivo di nuovo cinema Paradiso ad iniziare la nostra ora di relax e così mi perdo nei ricordi siciliani, una parte di vita molto importante per noi...
Finita questa speciale sauna ognuno va a fare le sue terme...tolto il sudore di dosso con una bella doccia mi immergo nelle vasche dell'idromassaggio, poi in quelle di pietra o legno che sono al'esterno, ciascuna con la sua proprietà benefica, ed alternando il tutto con saune e bagni turchi...verso l'una dopo essermi nuovamente lavato e vestito mi incontro con Yumiko al ristorante degli onsen, non senza doverla attendere un po', così ho un siparietto con una signora del locale che mi invita ad entrare anche se ancora solo e così con una strana lingua fatta di Inglese e Giapponese e gesti le faccio capire che mi accomodo al tavolo, ma che sto aspettando mia moglie...e ci riesco perchè quando arriva Yumichan le vien detto che l'aspetto dentro...Il pranzo è molto semplice, per poter poi proseguire con altri bagni termali, ed è composto da un hiyashi chuuka cioè qualche fettina di carne, verdure sopra spaghetti giapponesi di grano su cui si versa una salsa.
Altre abluzioni e sudate seguono alle ricerca di un benessere alla schiena che ormai non torna più se non mi deciso a farmi vedere da qualcuno bravo...per poi tornare a casa dove ci aspetta una bella cenetta alla giapponese...
Famiglia giapponese e cucina all'italiana

Il giorno successivo il mio caro suocero deve sottoporsi ad un piccolissimo intervento, di quelli che non è nulla, ma che van fatti e che dopo ci vuole un po' per riprendersi, ed io essendo pressochè inutile da queste parti per motivi linguistici faccio l'unica cosa che posso fare...cioè preparo da mangiare la sera (per il pranzo non ci riesco, perchè la mia organizzatissima mamma giapponese, come un fulmine, ha messo su il mio piatto preferito: gli yakisoba!). E da bravo italiano lo faccio improvvisando con quel che c'è in casa, rigatoni ai pomodori secchi, scaloppine di maiale al sakè di Ume il tutto avvalorato da un 'ottimo vino piemontese che ci ha spedito come regalo la nostra amica Rie che vive nel novarese e che è in questi giorni a Tokyo...un tuffo nella parte più bella della nostra Italia: la tavola.
Il sushi che non può mancare nel mio viaggio in Giappone

Segue una giornata rischiarata da un paio di felici eventi, torna il babbo di Yumichan a casa, tutto è andato bene e noi ci concediamo un pranzo dal maestro del ristorante di sushi Torakatsu, che ormai non si stupisce più delle nostre visite e ci accoglie con un okaeri (siete tornati) e noi rispondiamo con il familiare tadaima (siamo di ritorno) e qua ci gustiamo il consueto ed ottimo menù di sushi...piatto che poi in Italia non mangiamo mai non riuscendo a trovare la stessa qualità del Giappone.
La sera una cenetta super mi attende (anche questa vacanza giapponese mi ha fatto ingrassare ulteriormente) il fantastico karaage (pollo fritto) accompagnato da tenpura di verdure, si alterna ad un piatto di "stufato" il tutto bagnato dalla rimanente metà di rosso del giorno precedente...poi appena possibile si va a letto. Il giorno successivo abbiamo la sveglia alle quattro ed un quarto...partiamo per una gita di due giorni nell'Honshu sud occidentale: Himeji, il deserto di Tottori, Izumo ecc...

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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!