Diario del mio settimo viaggio in Giappone: sushi e natura in Hokkaido!
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Il pesce più buono del mio Giappone l'ho mangiato al mercato di Sapporo
Al risveglio notiamo con allegria che c'è il sole, decidiamo per un pezzetto di torta ed un "cappuccino" nella sala da tè dell'hotel prima di partire per un "brunch", che abbiamo pensato, al mercato centrale della città.
Parcheggiata l'auto nel posteggio del negozio che abbiamo prescelto (Kita no gourmet tei) per la nostra scorpacciata ci mettiamo prima a visitare un po' le mercanzie tra vari banchi e rivendite dove granchi di varia grandezza, pesci pregiati e comuni si alternano freschissimi, sui ripiani, a meloni di Furano, pannocchie, zucche...
Ci avviciniamo poi da Kita no gourmet tei che ha una varia esposizione di pescato, dove tra le massaie che pensano all'allestimento del desco domestico, ci sono anche altri turisti che comprano qualche souvenir alimentare ed poi chi come noi è venuto a far visita al ristorante...che sta aperto fino alle 14.
Io, da bravo ingordo, ordino la ciotola di kaisendon (sashimi su riso) più grande e farcita, mentre Yumichan prende una coppa più piccola arricchita da uova di salmone e riccio di cui è veramente ghiotta, non posso, poi, fare a meno di prendere anche un Hokke il pesce al sale che avevo assaggiato un paio di giorni prima a Noboribetsu.
Prima di partire uno dei gestori del negozio colpito dalla mia curiosità verso i granchi, che in Giappone si chiamano kani, mi invita a brandirne uno per farmi fotografare, io mi schernisco, ma cedo poi alle insistenze ed alla vanità della foto.
In viaggio nella campagna di Hokkaido
Il nostro viaggio alla scoperta di Hokkaido prosegue, adesso, verso nord est, abbiamo in programma di arrivare a Tomamu dove dormiremo un paio di notti, in una zona verde e "selvaggia", nota in Giappone oltre che per le sue piste da sci in inverno, per il fenomeno dell'Unkai, il mare di nuvole che all'alba nei mesi estivi copre la valle e che si avvista dalla montagna soprastante il resort che ci ospiterà (non ditemi che nelle varie pagine social che parlano di Giappone non ci siete mai inciampati...compreso viaggiappone.com è ben intesso).
Prima di arrivarvi abbiamo in mente una sosta a Yubari, non è proprio di strada, ma sono rimasto incuriosito dalla sua storia di città fantasma, infatti qua dopo le sue fortune minerarie legate all'estrazione del carbone, agricoltura e turismo non hanno potuto supplire altrettanti posti di lavoro con un conseguente spopolamento della cittadina...
Per arrivare attraversiamo una campagna rigogliosa che si stenta ad immaginare ricoperta di neve durante l'inverno, a questa si alternano boschi di betulle, ordinati, evidentemente piantati per l'industria del legname, il paesaggio è differente dal resto del Giappone, c'è chi lo paragona alla mia Toscana, ma io non ce la ritrovo, le architetture e le piante sono diverse, così come le colture, forse se vogliamo fare paragoni collocherei queste fertili zone a latitudini più settentrionali della vecchia Europa.
Avevamo in mente di mangiare dei Curry udon, di cui il luogo vanta versioni succulente, ma dopo una breve sosta nei pressi dalla stazione JR ci accorgiamo che il brunch è stato più sostanzioso del dovuto, e poi è già tardi, e così io rimango felice di un po' d'acqua gassata, mentre Yumiko si beve il suo caffè al ghiaccio...
Uno degli alberghi più famosi tra i Giapponesi!
Ci rimettiamo in strada, anzi in autostrada, ad un certo punto la campagna inizia a dar luogo al bosco ed il paesaggio si inasprisce un po', poi all'improvviso appaiono delle alte torri a scacchi bianchi e verdi che spuntano fuori dal bosco, e dopo poco, vedo altre due torri un po' più scure...è il nostro resort che si profila, uno degli alberghi più noti di Hokkaido, dove da tutto il Giappone si viene per godere della natura e delle sue piste da sci.
Lasciata la strada veloce, ci dirigiamo verso Shimukappu, un paese di un migliaio di anime, nei cui pressi sorge il nostro albergo, l'Hoshino Resort Tomamu, il posto è stato concepito negli anni ottanta in pieno boom edilizio e offre quattro hotel grattacielo alti più di 120m l'uno. Il tutto, se in un primo momento mi ha lasciano attonito, pian piano, anche grazie ad un'accurato studio architettonico realizzato negli ultimi anni, si colloca bene nel paesaggio ricordando un mondo futurista alla Miyazaki.
Un rapido relax e tutte le cucine del sol levante
Fatto il check in e vista la bella stanza che abbiamo (al 27 piano!!!) ci dedichiamo a scoprire il luogo, ci sono spazi dedicati alla lettura, ai bambini...c'è una piscina coperta a cui si arriva con un autobus navetta, ci sono degli onsen insomma un piccolo grande paradiso...di cui alla fine godremo però un po' troppo poco.
Yumichan si regala un massaggio nella spa dell'hotel e io invece un'ora di sonno...poi segue la cena, optiamo per un ristorante (ce ne sono diversi tutti improntati sulla bontà dei prodotti di Hokkaido) vicino alla nostra camera così da raggiungerlo rotolando attraverso un tunnel di comunicazione, sì un ambiente alla Guerre stellari...
La cena a buffet è ottima, c'è l'imbarazzo della scelta tra le varie cucine del Giappone, tenpura, takoyaki, karaage, tonkatsu...yakisoba e altre decine di cose che non ricordo...e un paio di birre, inutile dirvi che esagero.
Animali selvatici ed architetture inaspettate
Dopo cena, Yumichan, che è più fresca di me, insiste per andare a fare un giro sulle golf cart (tutto attorno a noi è un verde campo da golf e una tenuta di oltre 100 ettari) di notte, un tour con guida che l'hotel offre agli ospiti, sopratutto ai bimbi, sì perchè all'imbrunire qua attorno è facilissimo vedere animali selvatici...sopratutto cervi, ed infatti ne incontriamo un bel po'. Grandi cervi, che ci dicono, ormai tutto Hokkaido ne sia "invaso", tanto che la loro carne sta diventando d'uso comune...più che da noi daini e caprioli che sì sono numerosi, ma non così...
Al termine andiamo a vedere, un attimo, quella che è la "chiesa" del resort, una costruzione, non consacrata, fatta in veste ecclesiastica dall'architetto Tadao Ando (uno degli architetti contemporanei più importanti del mondo) e che vede circa 500 cerimonie in stile "cristiano" all'anno. Se non lo sapevate i Giapponesi nella maggior parte si sposano in Bianco ed all'occidentale, mentre i cristiani nelle varie confessioni nell'arcipelago nipponico sono solamente il 3%.
Ce ne torniamo in camera che siamo stanchissimi e poi quando si viene qua, come dicevo sopra si viene per il mare di nuvole, evento che per essere visto prevede una risalita con la funivia alla soprastante montagna (noi siamo a 500 metri) che porta in una decina di minuti di ascesa a 1100 metri circa e dove, da alcune terrazze "bar" si assiste all'evento e quindi dobbiamo svegliarci molto prima delle galline stanotte...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!