Diario del mio secondo viaggio in Giappone, gita a Kyoto, Gion
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
La baia di Osaka dal 56° piano dell'hotel
Si sale al 56° piano, per fare colazione, io di fronte ai buffet mi abbuffo di solito e qua non sono da meno, ci sediamo ad un tavolo da dove si vede la baia di Osaka, da quell'altezza il panorama è mozzafiato!
Con addosso i nostri nuovi panni nipponici partiamo alla volta di Kyoto, l'antica capitale, ed in treno ne approfitto per rileggere delle note sulla storia del Giappone.
Kyoto, finalmente
La stazione di Kyoto luccica di acciaio e vetro, scale mobili, negozi, turisti che camminano, molti turisti giapponesi che scoprono le loro bellezze, pochi stranieri, pochissimi occidentali, semmai più francesi che altri, il Giappone è un meraviglioso posto che deve ancora essere scoperto dalle moltitudini.
Il sole è forte, come in Sicilia, ma avevo letto il meteo del Giappone prima di partire, quindi ero un po' preparato, aspettiamo, in fila, un autobus e andiamo al Sanjusangen-do un tempio lungo un centinaio di metri, cosa che lo fa essere la struttura di legno più lunga al mondo, ma lo spettacolo è all'interno.
Mille ed una statua di Kannon, chi è Kannon? Da quel che ho capito io un amico di Budda che aveva raggiunto anche lui (lei), l'illuminazione, comunque per la religione giapponese la dea della misericordia.
Osservando le statue tutte uguali, ma tutte diverse, mi sono soffermato su quelle degli strani dei che avevano il compito di proteggere la stessa Kannon, hanno delle buffe facce e dei buffi nomi, per ogni statua di divinità c'è una spiegazione anche in Inglese.
Dopo aver camminato all'esterno nel giardino del tempio, un po' rimbambito dal fuso orario, sette ore tra Italia e Giappone in questo periodo, seguo Yumiko come un automa e prendiamo un altro autobus.
Gion
Si arriva dopo poche fermate alla collina Higashiyama al Kiyomizu-dera, candidato per essere una delle sette meraviglie del mondo moderno, ma arrivato soltanto decimo, è l'ora di pranzo, ma l'abbondante colazione fa sì che si decida di visitare e non mangiare. Questo tempio è uno dei più famosi e visitati del Giappone, infatti è uno dei luoghi universalmente sacri della religione giapponese; io avevo letto nella guida di entrare anche a visitare un pietra magica all'interno di un tunnel.
Ci andiamo quindi, e mi ritrovo in un pertugio buio, ma che buio! Disarmante! Se soffrite di claustrofobia non andateci...
Il tempio è molto bello, un prodigio ingegneristico di incastri che sorreggono una sala che si affaccia sulla città sottostante, bellissima vista.
Scendendo dal Kiyomizu si arriva nelle strade lastricate in pietra che portano al quartiere di Gion, Sanenzaka e Ninenzaka il Giappone, fino a cinquanta anni fa era tutto così, casette basse in legno, qualche locanda, qualche negozio, ogni tanto un tempio ogni tanto una dimora signorile come ad esempio il Kodai-ji, che visitiamo, divenuto alla morte dei suoi illustri abitanti un tempio dove faccio amicizia col primo giardino zen.
Siamo in Giappone, e scusate la rima, non si può fare nessun paragone, nessun paragone con il mondo occidentale, almeno per quel che riguarda il passato e tutto quello che è derivato dalla tradizione, quindi se dico dimora signorile toglietevi dalla testa l'idea di un palazzo patrizio come palazzo Pitti, è altro, non è meno, non è di più, è differente.
Si arriva al tempio Yasaka, un tempio scintoista che protegge il quartiere di Gion, e quindi frequentato dagli abitanti della zona.
Siamo dentro Gion, la zona dei divertimenti un tempo, il quartiere delle geisha, ma non ne vedo, e non vedo neppure una maiko (geisha apprendista), per "avvistarle" dovremmo aspettare la sera, ma siamo un po' stanchi, passiamo in mezzo a sale da tè dove si accede solo se presentati, un mondo antico e moderno al contempo. Quindi decidiamo di tornare ad Osaka, apro una banale parentesi, i treni in Giappone sono puntuali, veramente puntuali!
Curry per cena
A cena decidiamo di andare in un ristorante di curry, in Giappone spesso le "trattorie", sono specializzate in un piatto e basta, magari nelle sue varianti, ma solo una tipologia, i Giapponesi adorano i curry, tanto che pur essendo indiano è diventata una pietanza della cucina giapponese vi consiglio di provarlo.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!