Diario del mio sesto viaggio in Giappone: Budda di Pietra e Macachi giapponesi
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
In gita in Giappone
Si parte di buon ora, senza colazione né caffè, per ottimizzare i tempi per partecipare ad una gita di un paio di giorni organizzata dai miei suoceri, che da bravissimi giapponesi amano condividere con me le bellezze e le bontà del loro paese, si parte alla volta della prefettura di Oita a nord est nell'isola di Kyushu per andare a visitare delle antichità e non solo.
Ci fermiamo in un autogrill, e ho fame di qualcosa di inusuale, mi prendo allora un bel panino con burro e mentai (la bottarga di Fukuoka) e un caffè...magari qualcuno di voi storcerà il naso, ma quando ero bimbo in Toscana era normale vedere la gente che la mattina presto mangiava il panino con l'aringa affumicata e le cipolle o più semplicemente il pane burro e acciuga era un classico delle colazioni appetitose che mi preparava il babbo la domenica...quindi anche in questo caso posso dire : "tutto il mondo è paese".
L'aria è frizzante e non disdegno di mettere la papala e ringrazio di avere il mio piumino dietro, ma c'è uno splendido sole.
I Budda rupestri nel Paese del sol levante!
Arriviamo così a qualche chilometro dal mare ad Usuki, un paesino alle porte di Beppu, ove immersi in una bellissima campagna, sono dei caratteristici templi rupestri, con una serie di sculture realizzate scolpendo le pareti in pietra ad alto rilievo e talvolta a tutto tondo, una vera anomalia per l'arte giapponese che da sempre ha scolpito il legno, dopo aver sperperato ogni metallo per realizzare il grande budda a Nara, un'atmosfera mistica, pur essendo una visita turistica, vi accoglie al cospetto di queste icone, così lontane dal nostro immaginario plasmato in occidente, per giunta nella culla della cristianità, 59 statue risalenti per la stragrande maggioranza al periodo Heian(IX-XII secolo) di cui ancora si intravedono i colori fanno da altare alla montagna.
Dopo la visita andiamo a cercare del cibo lungo la litoranea in direzione di Beppu, ci sono una serie di ristorantini e fast food, ma non sappiamo deciderci ed è così che alla fine scegliamo Mos Burger, la catena di fast food giapponese che garantisce sempre la qualità dei prodotti che tratta, io ho un problema con hamburger, Hot dog, kebab ed ogni panino con poco pane e tanti condimenti, mentre lo mangio mi si scompone tra le mani e mi sporco...per evitare questo opto per la velocità e così a me di regola un pasto al fast food dura trenta secondi...con lo stupore degli altri che mangiano educatamente e pian pianino per godersi il momento...
In Giappone ci sono le scimmie...
Usciti da là non riesco a capire dove mi stiano portando Yumichan ed i suoi genitori, vedo che ridono, mentre mi dicono che è un posto poco sicuro e che devo stare attento al telefono (che uso per far foto) ed alla borsa...lì per lì immagino mi portino in qualche posto strano, magari vicino ad un porto, ma non capisco...poi ad un tratto arrivati nella località di Takasaki vedo dei cartelli e intuisco che stiamo andando in un parco naturale dove sta in libertà e nel proprio habitat una colonia di macachi giapponesi; bimbi ed adulti vanno a vedere i piccoli primati che scendono nella parte più antropizzata, dove i custodi danno via via, agli agili abitanti della montagna, delle patate dolci, di cui sono ghiotti, lo spettacolo è divertente, forse più divertente per il pubblico nipponico che non per un occidentale, i Giapponesi per tante cose sono più fanciulli, ed il loro divertimento è diverso dal nostro...è così che impazziscono tutti a vedere mucchi di macaci che si spulciano e corrono o urlano e saltano, io mi diverto a vedere le scimmie e i turisti, finchè non arriva il cibo e sono stupito che alcune scimmiette con le loro patate in mano le lavano in un corso d'acqua la vicino...
Relax in Japan style
Dopo poco torniamo sui nostri passi e con la macchina ci muoviamo verso Beppu lungo la strada che costeggia il litorale, attraversiamo il regno degli onsen giapponesi, fino a superarlo ed arrivare in campagna sul mare ad un resort ryokan di quelli che amano per il loro riposo i nostri amici nipponici, camera in stile giapponese ed onsen (terme) all'interno ed all'esterno che consentono di ammirare il mare...
Così dopo aver bevuto un tè verde e mangiato i dolcetti di benvenuto vado a fare le mie abluzioni...Le terme in Giappone si fanno seguendo dei passaggi ben precisi...come prima cosa ricordo a tutti i lettori che, nella stragrande maggioranza dei casi, si fanno separati maschi e femmine e nudi...poi che una volta spogliati si deve fare una vigorosa doccia prima dei bagni termali, per rispetto degli altri...e poi ci si mette a mollo, tra idromassaggi, docce schiaffeggianti, vasche di varie temperature, saune, ma il top è quasi sempre la vasca esterna che fa del mare o dei monti o comunque della natura circostante una cornice al relax delle calde acque termali...
Una volta che si esce dalle vasche è prassi rilavarsi e poi indossare uno Yukata, la veste leggera nipponica, su cui metto un'apposita giacca visto che è ancora fresco...
Dopo ciò in perfetto stile nipponico ci rechiamo al ristorante dell'albergo dove ci viene data una buona cena in stile Kaiseki, con tanti piattini tra carne e pesce che si susseguono...un vero divertimento per il gusto e per gli occhi.
Al termine mi concedo un po' di internet nella hall e chiamo la mamma in Italia visto che oggi è il suo compleanno...
E' ancora presto e così me ne torno alle terme, che sono, però, infestate di ragazzini che giocano e schiamazzano...così mi accomodo nella vasca esterna che hanno risparmiato e posso star un po' da solo a guardare il mare di notte, poi me ne torno in camera per un immediato riposo abbracciato dalla moglie e dal comodo futon (per me comodo per una notte).
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!