Diario del mio sesto viaggio in Giappone: un mondo arcaico
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Un Paese del Sol levante che non ti immagini
Mi sveglio alle cinque e mezza, la sera prima era presto quando siamo crollati, e poi voglio andare agli onsen del ryokan, così da immergermi nell'acqua calda della vasca esterna e guardare il primo sole del mondo che nasce dal mare. Arrivo che sono il primo, mi preparo e mi posiziono tutto solo a vedere l'astro febeo sorgere, non è la prima volta, ormai, che godo del primo sole del mondo, ma l'emozione è sinceramente la stessa, poi iniziano ad arrivare altre persone e così torno sui miei passi pronto a far colazione...
Una colazione varia e molto giapponese e così rifocillati e ristorati dal soggiorno in questo ryokan resort saliamo in auto, i miei suoceri, che conoscono il mio amore per la storia, hanno in mente di portarmi ad ammirare alcune antichità che sono sopravvissute agli eventi e che sorgono ad alcune decine di chilometri da dove siamo, attraversiamo una campagna verde e fuori dal tempo, un mondo ancora arcaico, isolato e lontano dall'idea che si ha del Giappone delle grandi città, ci arrampichiamo in una zona montuosa che mi ricorda i nostri appennini, i tornanti che si arrampicano nelle foreste del casentino per condurci ad eremi e monasteri, ed così anche qua, se non fosse per la differenza degli alberi e delle architetture.
Arriviamo quindi al Futago-ji un tempio dalle origini antichissime, dove i primi sakura fioriti fanno capolino, subito troviamo le strutture più nuove (XVIII secolo) dedicate al culto buddista, poi procediamo oltre, verso la parte più sacra del complesso, dove è la zona dedicata alla religione shintoista. Percorriamo ponticelli, varchiamo torii in pietra, poi scalinate che solcano il fitto bosco, il tutto è protetto da Niou e da sculture zoomorfe, ove è scritto di toccar le zampe per garantirsi gambe salde, fino a giungere ad un tempio scavato nella montagna; per noi italiani che siamo cresciuti all'ombra di una religione monoteista ed assoluta vedere come qua credi differenti si assommino facendo del sincretismo la loro pienezza è strano ed interessante.
Architetture giapponesi di mille anni fa
Tornati in macchina cerchiamo un altro tempio, si tratta di un regalo che gli eventi hanno fatto all'umanità, un padiglione del periodo heinan (IX-XII secolo) che sorge in questi luoghi sperduti a testimoniare che anche in queste zone, così lontane da Kyoto, lontane oggi, pensate quindi 1000 anni fa, esisteva un medesimo Giappone con un'unità nazionale e culturale.
Trovare il tempio di Fuki-ji non è cosa immediata, giriamo un po' in tondo, il navigatore non riesce a capire dove sia il piccolo paesino...così ci dobbiamo rassegnare a chiedere indicazioni e leggere i cartelli...
Arrivamo in un piccolo villaggio di campagna dove sono le camelie e i fiori di rapa ad accoglierci e poi dopo una brevissima passeggiata giungiamo sotto ad un portale anch'esso protetto da due Niou ringhianti, dietro un po' in salita il padiglione, bellissimo semplicissimo, ricorda il famoso Muro-ji, un gioiello risparmiato dal tempo, dagli incendi, dalle guerre; dentro statue antiche quanto il tempio ricordano ai pellegrini che non si tratta solo di architettura, ma che è un luogo sacro...
Un grande santuario Shintoista meta di culto da tutto il Giappone
Iniziamo così a tornare verso Fukuoka , si cerca un posto dove mangiare, ma molte "trattorie" sono chiuse, altre sono poco convincenti e così quando l'appetito diventa troppo forte da sembrar fame ci fermiamo ad un kombini, dove ognuno compra qualcosa...io mi mangio tre onigiri...nello stupore degli altri che pensano siano troppe calorie, ma tre pallette di riso a me fanno il vento, come si dice da queste parti, così, una volta ripresa la strada, mi addormento immediatamente sui sedili dell'auto per svegliarmi che siamo in altro paese, sempre nella prefettura di Oita, ma distanti dal mare, nell'interno, in direzione di Fukuoka, ove sorge il santuario shitoista di Usa, tesoro nazionale, il principale dedicato al dio Hachiman, la divinità guerriera che protegge i samurai ed il Giappone stesso, un dio autoctono che è stato assimilato anche dal Buddismo come un bosatsu...
Siamo arrivati in luogo sacro davvero grande, dove è chiaro che si celebrino matsuri (feste) che attirano tanti fedeli...come si può intuire dai negozi turistici un po' datati che ci accolgono fiancheggiando un lungo ed inevitabile viale e poi tra scalinate in pietra e ponticelli che varcano laghetti e corsi d'acqua arriviamo alla zona più sacra, rossa vermiglia, ricca di altari dove anche noi chiediamo agli Dei superi un po' di aiuto qua sulla terra.
Al rientro troviamo un po' di traffico ed un incidente che costringe mio suocero a percorrere il raccordo anulare che cinge Fukuoka nel senso inverso al solito, passando sul mare, dalla parte della torre e dello stadio del Baseball...così arrivamo nella zona di casa che sono le sei...per i Giapponesi è già ora di cena, se non hanno altri impegni...e così andiamo in un ristornate di udon, una catena presente in molte zone di Kyushu e che è una garanzia, dove chiedo un bel ciotolone caldo caldo e avendo davvero un grande appetito, dopo poco, ordino anche il kaedama, cioè la porzione aggiuntiva di pasta che viene messa nel nostro brodo una volta finita la prima razione...
A casa poi dopo la doccia ed una bella birra non rimane per me che guardare un telefilm in italiano e dormire fino all'indomani per andare a scoprire i ciliegi attorno, infatti in questi due giorni passati, in giro a Fukuoka i sakura sono finalmente fioriti...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!