Diario del mio sesto viaggio in Giappone: in attesa dell'hanami
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Piacevoli abitudini del nostro Giappone
La notte intanto si fatica ancora a dormire per il jet lag...il sabato mattina (21 marzo) accompagniamo i genitori di Yumichan al ormai per me ben noto punto vendita dove una cooperativa di pescatori locali porta il suo bel pesce di giornata e prendiamo delle belle vongole, e una serie di splendidi tagli di orate, tonno ed altre varietà ittiche con cui imbandire un banchetto per la sera...
Intanto, visto che sono un genero ghiotto, per pranzo ci fermiamo al negozio dei butaman che ormai da anni rende felici gli abitanti della zona e non solo con una produzioe artigianale di confermata qualità e gustosità...
Sono giorni di assestamento, avendo un punto d'appoggio familiare e non essendo ormai per me una novità sconvolgente stare in Giappone, ci possiamo permettere il lusso di vivere giorni "normali" per smaltire il fuso orario, per ambientarci e sopratutto per Yumiko per godersi la sua famiglia, sennò sempre lontana.
Boccioli di sakura e sushi di casa
Nel pomeriggio io e Yumichan ci facciamo un'oretta di passeggiata nei dintorni di casa, andiamo a "controllare" i sakura a che punto sono arrivati, e vediamo boccioli rosa che promettono da lì ad una settimana una spumeggiante fioritura, nel frattempo alberi di camelia ed azzalea fioriscono e regalano un delicato hanami a chi passa e vuole godere dei colori della primavera.
Alla sera la cena si apre con un'ottimo soutè di vongole alla giapponese, è il periodo giusto per mangiare questi mitili, che troviamo, qua in Giappone, grandi ed incredibilmente gustosi.
A seguire il promesso sushi di casa si materializza nei piatti, il temakizushi, che poi non è altro che assemblare sashimi (pesce crudo) con riso "condito" per sushi, qualche insalata e un alga scrocchiolosa a proteggere il tutto, si zuppa, poi il nostro involtino fugacemente in salsa di soia ove si scioglie una punta di wasabi ed il gioco è fatto...c'è pesce in abbondanza, vino bianco e così la cena si snoda lentamente ed in allegria.
Takoyaki, karaage un domenica all'insegna della cucina giapponese
La mattina successiva, dopo una buona colazione, con tanto di omelette, ed un po' di attività casalinghe, i miei suoceri iniziano ad imbandire qualcosa, poi mi accorgo che sono andati comprare del polpo, che in giapponese si dice tako, e così scopro facilemnte che stanno preparando un pranzetto di Takoyaki (chi è stato in Giappone sa cosa siano e quanto siano gustosi) delle pallette di pastella che vengono cotte alla piastra in appositi stampi e che al loro interno celano un tentacolino di polpo bollito, e aromi un po' diversi dal nostro comune gustare, come zenzero freschissimo, cipolline filiformi, alghe e katsuobushi, le scaglie di tonno secco...
Dopo un pisolino (ho scoperto che in Giappone un detto dice chedormire dopo aver mangiato ti trasforma in una mucca, ma pare che mia moglie si sia troppo abituata alla siesta mediterranea) facciamo una passeggiata, camminiamo per più di un'ora percorriamo i 5 chilometri che ci separano dalla zona più centrale di Fukuoka che è una città grande ed estesa, fino ad grande parco pubblico che occupa in parte il sito del castello cittadino, di cui gli eventi storici ci donano solamente qualche rovina, e che si snoda attorno ad un grande laghetto, con tanto di isolette raggiungibili da un sistema di ponti e barchette per romantiche gitarelle...cerchiamo i sakura, vediamo che tendono verso la fioritura e si preparano a regalare un grande spettacolo.
A sera, nel costante desiderio di rendere il nostro soggiorno il più piacevole possibile mia suocera imbandisce una cenetta di karaage, pollo fritto aromatizzato allo zenzero, un must dei suoi fornelli e della cucina nipponica e che come la tradizione vuole accompagniamo con altre pietanze che la sua scienza di perfetta padrona di casa le ha suggerito.
Intanto il telegiornale dice che in alcune città i primi sakura hanno fiorito e così la stagione di hanami è partita...
Gli onsen che non possono mancare nel nostro viaggio in Giappone
Dopo un buon sonno (pian piano il ciclo sonno veglia si riassesta) a colazione, dopo tanto pane in mio onore, trovo un'ottima zuppa di riso e delle patate dolci, così ben corroborati possiamo farci una bella giornata alle terme...andiamo da Seiryu, gli onsen alle porte di Fukuoka, ad una quindicina di chilometri da casa, in aperta campagna, un momento di relax senza il quale ormai non posso dire di essere stato in Giappone, è una giornata perfetta per i bagni caldi, fresca e soleggiata, inframezziamo saune di tutti i tipi e bagni con un pranzetto a base di verdure al vapore, uscendo vediamo un grande ciliegio, di un tipo precoce che dà il meglio di sè e che ci fa capire che il momento dell'hanami perfetto è alle porte e così tornati a casa finiamo di oziare a tavola gustando le prelibatezze che ha preparato mamma Kayoko.
Un primo timido hanami
Ancora una bella mattina di sole ci accoglie, l'aria è un po' invernale, ma ho voglia di camminare e visto che Yumiko ha da sistemare in casa, io vado a fare una passeggiata e vedo come lungo il torrente incanalato che scorre ad un chilometro da casa e dove è una zona pedonale alcuni sakura hanno iniziato a fiorire, felice come un ragazzino scatto foto e godo della primavera che scalpita, a pranzo uno speciale riso che a noi italiani ricorderebbe il famoso riso primavera del ristorante cinese, ma molto più buono mi accoglie, per poi passare un pomeriggio tra letture e computer mentre mia suocera mette su l'ennesimo capolavoro culinario...arrivando così alle porte delle prima vera gita di questo viaggio, si parte per l'Oita ken!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!