Diario del mio settimo viaggio in Giappone: Unkai, mare di nuvole!
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Un mare di nuvole tra i monti dell'Hokkaido
Quando la sveglia suona per il secondo giorno consecutivo, alle 3,30, ti domandi perchè lo fai... che ci sarà mai in questo mare di nuvole?...Il canale dell'hotel in tv dà al 40% la previsione di unkai...poco penso tra me e me. Prendiamo il bus un quarto d'ora prima del giorno precedente, ci bardiamo di sana pianta perchè a 1100 metri all'alba è freddo...saliti sulla funivia vedo un po' di nuvole a mezza costa...ma vuoi vedere che...
Arriviamo che il pubblico (non crederete quante persone fanno questa levataccia per essere protagonisti di questo fenomeno) intasa le terrazze, si sta materializzando qualcosa, lo speaker addetto alla descrizione dell'evento dice che si tratta dell'unkai di Tomamu, le nubi che risalgono e galleggiano nella valle, che si differenzia dal mare di nuvole definito dell'Oceano pacifico che arriva, invece, alle spalle dei monti e li discende...ma sempre unkai è tutti vanno fuori di testa, compresi noi due, con Yumiko sovrastiamo molta parte del pubblico, non siamo altissimi, ma ancora il mio metro e ottanta ed il suo metro e settantacinque fanno sì che nel Paese del Sol levante non si fatichi a vedere sopra le teste di tante persone.
Ad un certo punto arriva l'alba, c'è un attimo di sbalordimento e di silenzio collettivo, in dieci minuti il rosa del cielo diventa arancio, poi è la luce a far da padrona, sì oggi che andiamo via da Hokkaido sarà una bella Gionata di sole.
Boschi bellissimi evocano anime d'autore
Indugiamo sulle terrazze, poi inviate altre due cartoline dalla buca delle lettere di cui parlavamo nella scorsa puntata, ci decidiamo a riprendere la "Gondola" (è il nome che hanno dato alla funivia) e tornare a valle a far colazione, poi ci concediamo un bagno in vasca e un mezzo pisolino...c'è il sole, facciamo due passi nei boschi attorno l'hotel, ad un certo punto vediamo una pianta con le foglie molto larghe, è lei è senz'altro la foglia di Totoro il magico personaggio nato dalla matita di Miyazaki, sono quasi le dieci, coi limiti nipponici un paio d'ore abbondanti ci sono da qua fino a Shin-Chitose, da dove abbiamo il volo per le quattro meno un quarto.
Soba e tenpura per Salutare Hokkaido
Attraversiamo un bel pezzo di Hokkaido in macchina, ci hanno indicato una trattoria di soba lungo la via così usciamo dalla'autostrada per raggiungerla, la prima parte della vacanza sta finendo, vediamo di farla terminare nel miglior modo, a tavola...i nostri spaghetti di grano saraceno sono buonissimi, io li prendo in brodo, caldi con un po' di tenpura accanto che l'uso vuole gli si "schiaffi" dentro, Yumiko, invece li ordina freddi, anche lei con tenpura...Hokkaido è una regione del Giappone molto bella, ci ha lasciato la voglia di tornare, ne abbiamo avuto solo un timido assaggio, Yumi è stata anche nei grandi parchi del nord, dove orsi e cervi vagano nella natura più incontaminata, ci ripromettiamo di non far passare troppo tempo per andare a scoprire assieme anche questi luoghi, magari in giugno, quando il clima da queste parti è meno piovoso...
L'aeroporto di Shin-Chitose è ricco, ricchissimo di rivendite alimentari, ma noi abbiamo fatto incetta di dolci e sakè durante la nostra gita...ma se qualcuno si fosse scordato qualcosa, anche una zucca, una pannocchia, o un chilo di patate qua all'aeroporto potrebbe comprarle, così come il famoso (perchè altrove in Giappone non si produce) formaggio ...ne sto per prendere un pezzo, poi mi ricordo che a Fukuoka ho portato del un chilo di parmigiano...e mi fermo.
Partiamo in orario, un paio d'ore e si atterra, i miei suoceri ci fanno anche stavolta il favore di venirci a prendere e possiamo così tornare a casa celermente.
Tornare a casa, ma in Giappone...
La sensazione, ormai, dopo sette viaggi, di cui gli ultimi quattro della durata di un mese, qua nel Paese del Sol levante ha fatto sì che queste zone dove si parlano lingue per me purtroppo (o per fortuna?) incomprensibili siano diventate familiari...
A cena un classico dei rientri il famoso hamburger di tofu leggero e digeribile, il tofu alle uova che buono come lo fa mia suocera non l'ho mai mangiato da altre parti, è un classico della cucina giapponese...un'insalatina e riso bianco...e una birra.
Mi dedico alla lettura dopo cena, porto avanti la narrazione di L'amore di uno scioccoromanzo di Tanizaki, anch'esso come mezza letteratura giapponese dei primi anni del XX secolo imperniato sul tema del cambiamento del Giappone all'indomani dell'apertura all'occidente...e la sua lettura mi fa riflettere ulteriormente su quanto forte sia stata l'occidentalizzazione da queste parti a cui poi i fatti della seconda guerra mondiale hanno dato il volto di americanizzazione e poi di globalizzazione...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!