Diario del mio sesto viaggio in Giappone: Fukuoka di sera

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Sushi da maestro in Giappone!

Il giorno successivo, siamo già a lunedì 13 aprile, i genitori di Yumichan sono estremamente impegnati nel gestire quanto accaduto alla povera prozia, gli improvvisi imprevisti destabilizzano chiunque, immaginatevi dei giapponesi per di più seri e gentili come sono loro...io e Yumichan abbiamo, però, un appuntamento immancabile col Sol levante in sospeso, il pranzo da Torakatsu...il ristorante del maestro di Sushi dal quale andiamo sempre almeno una volta quando siamo in Giappone.
Qua mi accorgo della differenza che c'è tra il sushi del negozio di un maestro e quello di un ristorante qualunque...oltre al prezzo, perchè qua noi ci veniamo senza patema per il pranzo per un menù lunch (composto da una decina di pezzi) ad una ventina di euro...sennò una ventina di euro in questo posto costa un solo sushi...
Rincasiamo che babbo e mamma giapponesi stano uscendo, e noi decidiamo per un pisolino e per andarcene poi a spasso in centro e poi magari a cena da qualche parte visto che saremo da soli...

Fukuoka cambia volto la sera

A metà pomeriggio, così, prendiamo il bus ed andiamo verso Tenjin, camminiamo, e pian piano si accendono le luci e la città cambia volto, pur essendo un lunedì sera...appaiono in pieno centro i chioschi, gli yatai, di ramen per cui Fukuoka è famosa in tutto il Paese del sol levante...appaiano all'ombra dei grandi magazzini di Tenjin, ma soprattutto lungo il fiume che costeggia Canal city, a memoria di un Giappone semplice che non esiste più e che resiste nonostante tutto.
E' anche l'occasione per passeggiare, con sguardo antropologico, in quella che è una delle zone a luci rosse del Giappone: Nakasu, dove si susseguono strip bar e veri e propri bordelli, in Giappone la prostituzione non è legale, ma c'è meno moralismo che da noi e quindi diciamo che è tollerata... Ci sono dei palazzi che potete immaginarvi ricchi di luci, neon e con sulla porta qualche signore che è pronto a dare informazioni...con tanto di di catalogo. Intanto, sono solo le otto di sera non c'è via vai e tutto pare molto, molto normale.

Ottimo ramen per chiudere la giornata

Fukuoka è grande e quindi la nostra passeggiatina è diventata una camminatona, vogliamo andare a mangiare i ramen...ma non in uno yatai, sono scomodi e Yumiko li trova poco igenici, andiamo quindi da Ikkousha uno dei "grandi" ristoranti di ramen che da Fukuoka hanno esportato i loro gustosi nodles in brodo d'osso di maiale in tutto il Giappone e oltre oceano e dove non sono ancora stato...gli altri sono Ippudo e Ichiran...e Daruma (che ancora devo provare)...
La bellezza dei negozi di ramen è quella di essere alla mano, cucina a vista, spesso si mangia al bancone, tal volta ai tavoli e in Giappone non ci si vergogna se un locale dimostra qualche anno, l'importante è che il piatto sia buono, fatto sempre con la stessa maestria... La sede di Ikkousha dove andiamo oggi è la prima che ha aperto ed il loro prodotto è buono, molto buono tanto che anche qua non posso esimermi dal farmi portare il kaedama (la "giunta" come si direbbe dalle mie parti) e poi i piatti che abbiamo ordinato prevedo anche uovo e riso, insomma il solito ramen leggerino che ti lascia stordito per una mezzora...
Torniamo quindi a casa col bus...ancora non è rientrato nessuno, mi spiccio a far la doccia che arrivano i genitori di Yuimichan, stanchi e trafelati per la giornata e così mentre loro chiacchierano io mi preparo per il regno di Morfeo.

Desideri italici dopo tanto Giappone

Mi sveglio presto, scendo a radermi e già la colazione è pronta, infatti alle sette e mezza i miei suoceri si metteranno in marcia per andare al funerale delle povera prozia...è così che, con Yumichan anche visto il meteo che mette bel tempo al mattino e burrasche al pomeriggio ci convinciamo di fare una bella passeggiata ed andare a comprarci qualcosa per pranzo e cena...
Di solito cucino io a casa in italia e così mi propongo anche qua, anche perchè come dicevo ho voglia di gusti elementari...partiamo per ricomprare le vongole che in questa stagione sono davvero buone, e farci una spaghettata la sera, mentre Yumiko compra anche un filetto di tonnetto scottato da mangiare sotto cipolla fresca e salsa con Yuzu (limone giapponese), ad ognuno i suoi desideri...per pranzo, invece mi compro del petto di pollo da fare in gratella con olio e limone...accompagnato da pane...ovviamente pane.
Il pomeriggio lo passiamo a preparare le valige infatti dopo meno di 48 ore saremo di nuovo in aria in direzione Europa. I genitori di Yumichan ci telefonano dopo poco per dirci che sarebbero tornati a cena a casa, se non fosse stato un problema per noi, sennò avrebbero mangiato fuori (è un comportamento incredibilmente giapponese)...alchè come immaginerete diciamo che li aspettiamo e che prepariamo anche per loro...

Ultimi saluti Saluti al Sol levante

L'ultimo giorno di permanenza, poi, passa come un battito di ciglia, una pranzetto classico giapponese, pesce grigliato al miso, onigiri e poi se non fosse per una sortita al forno tedesco dove ognuno si prende qualcosa da mangiare il mattino successivo, la giornata sarebbe finita là... Prima di rincasare ci fermiamo ad una pasticceria dove abbiamo ordinato i dorayaki (i dolci con l'interno di marmellata di azuki, che hanno dato il nome a Doraemon, dei quali, infatti, è ghiotto) e ne prendiamo un po' per noi, un altro po' per me i nostri cari amici Antonio ed Alessandra...e poi anche per mio zio. Prima di rincasare io proseguo per una passeggiata, voglio salutare il quartiere, i fiori il cielo di Fukuoka, che non so quando rivedrò, sono pronto per tornare in Italia, dove tutto è così tanto diverso.
La cena di saluto è deve essere squisita e bella...quindi c'è il karaage (pollo fritto) più buono che abbia mai fatto mia suocera che lo fa vi giuro strabene..una goduria e poi un po' di vino rosso per salutarci degnamente...

Un comodo...ma faticoso ritorno dal Giappone all'Italia

La notte è breve, usciamo di casa che sono le sette e e mezza e pian piano Fukuoka mi passa davanti agli occhi dal finestrino dell'auto: i ragazzi in divisa che vanno a scuola, le giovani donne che incedono e al loro ufficio, i salaryman in giacca e cravatta, in macchina, in bici, a piedi, in autobus, il Giappone marcia; quel mondo rarefatto si muove, nel momento in cui il viaggiatore, il turista si sveglia ed in hotel fa colazione. Arriviamo alle partenze internazionali dell'aeroporto di Fukuoka, vediamo i celesti colori di KLM e presto riusciamo a fare il check-in, poi dopo qualche indugio, qualche foto lasciamo il Giappone, una calorosa stretta di mano, un goffo abbraccio tra me e mio suocero, poi la dogana, una breve attesa e l'imbarco.
Il viaggio di ritorno è sempre faticoso. Si va verso il giorno partendo di mattina, in pratica la notte arriva con un ritardo di otto ore... Il volo passa guardando tre film, leggendo, mangiando, bevendo...vino rosso.
Poi arriviamo ad Amsterdam alle 15 ora locale dove abbiamo il volo in coincidenza per l'Italia intorno alle 21 ... roba da matti .., combattiamo col sonno, poi viene fame, c'è una zona relax dove viene riprodotto un parco pubblico, divani, cinguettio d'uccellini...a metà pomeriggio quando ormai è notte per il nostro bioritmo ci facciamo fuori un hamburger ed una coca...poi finalmente partiamo in volo per Firenze...
Arriviamo che sono le 22:30 e dopo un quarto d'ora abbracciamo Antonio che è venuto a prenderci! Caro vecchio amico grazie! Il viaggio fino a casa fila liscio arriviamo che è mezzanotte siamo partiti da un giorno e si ricomincia la nostra vita nel Belpaese con la nostra gattina Mina, i nostri carissimi amici, le cene, i trekking, la mamma ed il ricordo, il pensiero del mio caro babbo che mi ha lasciato solo, così, all'improvviso che ancora non ci credo.

P.S. Poi, alla fine, per una serie di eventi, nel momento in cui pubblico quest'ultima parte ci troviamo nuovamente nel Paese del Sol levante per un soggiorno che ci vedrà in Hokkaido, in Honshu e nel "nostro" Kyushu...A rivederci presto, quindi, col settimo diario di viaggio in Giappone di viaggiappone.com.

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