Diario del mio ottavo viaggio in Giappone: il santuario più antico del Sol Levante
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Puntualità e comodità dei treni giapponesi
E' il nostro ultimo giorno che passeremo nel Nara-ken siamo indecisi su dove andare, nella prefettura di Nara ci sarebbe un santuario, di nome Isonokami che secondo il Nihon Shoki, una delle fonti cronachistiche più antiche della storia giapponese, è il più antico del Sol Levante, la sua antichità assoluta mi attira, anche se so che del tempo della fondazione nulla di evidente è rimasto sono attratto dalla sacralità del luogo.
Si trova in una cittadina di nome Tenri e per arrivarvi, col pass che abbiamo a disposizione, anche oggi dobbiamo fare un po' uno zig zag di treni, è freddino, ma c'è il sole. E' così che dopo colazione ci decidiamo per questa gita alle origini dello Shintoismo.
Saliamo sul treno che sono già stanco per il giorno precedente, quindi lasciarsi cullare dal dondolio e dal tepore è un attimo. I treni locali hanno spesso due panche imbottite che si fronteggiano, intanto l'aria calda esce dal basso...entra il sole, e vado verso l'ignoto, il telefono è spento, in Italia è notte adesso. Io sono qua vedo Yumiko che armeggia tra mappe ed orari per capire il prossimo cambio da fare per la prima volta da un anno e mezzo, da quando non c'è più il mio babbo, penso che sono felice, forse solo perchè mi sento tranquillo.
Una religione giapponese che non conoscevo
Arriviamo a Tenri che sono le 10 e 30 circa, ci accoglie un piazzale molto grande in cemento che ricorda nel mio immaginario qualcosa di sovietico, di maoista, all'ufficio delle informazioni turistiche ci hanno indicato la strada per il santuario ... dovremo attraversare un lungo corridoio di negozi. In Giappone in tutte le città come regalo del boom economico degli anni '80 è apparsa una galleria commerciale dove si affacciano negozi, catene di caffè e ristoranti ... a Tenri, la cosa differente, è che dagli anni ottanta pare non abbiamo nemmeno rifatto le vetrine, così mentre camminiamo Yumiko mi dice che questa cittadina è famosa per essere la sede di un culto "nuovo" una religione nata nel XIX secolo e seguita da un paio di milioni di persone nel mondo, di cui un milione e mezzo qua in Giappone, una religione che dice si debba essere buoni, non arrabbiarsi e che ha un Dio garbato e magnanimo a soprintendere tutto...non male. Il nostro tunnel di negozi non finisce mai, saranno, non scherzo, due chilometri di strada coperta su cui si affacciano negozi improbabili e che sbuca alla fine nei pressi di un grande tempio da cui provengono canti e verso il quale accorrono persone con un vestito con una casacca, una giacca blu scuro...un po'inquietante. E poi a destra e sinistra continuando a camminare scorgiamo dormitori, università, centri sportivi tutti legati al Tenri-kyo (il nome di questo culto) ... cammina cammina vediamo un konbini e mi pare la luce alla fine del tunnel...là si volta si prosegue per poche centinaia di metri e attraversata una strada ci inoltriamo in un bosco i cui alberi di cipresso giapponese sono immensi, altissimi tanto che ti fanno capire che qua la natura così dilaniata nei dintorni è stata rispettata da qualche millennio.
Il santuario più antico del Sol Levante
Poi si inizia a sentir catare un gallo, canta forte, è vicino. E' uno dei galli del santuario ... vive qua assieme ad altri suoi amici ed ad un gruppo di gallinelle ed essi sono i messaggeri che tengono le comunicazioni tra il Dio e l'uomo, così come lo sono i daini nel parco di Nara.
Sono dei pennuti bellissimi, che hanno davvero un che di divino, ce ne sono un paio che cantano forte e il più bello, quello dalle voce squillante ci è venuto incontro e ci accompagna al recinto sacro del santuario Isonokami uno spettacolo. Qua le orde dei bus di turisti non ci sono, siamo soli, altre tre quattro persone. Si viene per vedere le architetture, ma sopratutto per pregare gli Dei della natura che ci sorreggano. Con Yumiko prendiamo due gallinelle di terracotta al cui interno è un oracolo. Il nostro destino. Lo legge Yumi è un discreto destino. Poi annodiamo i foglietti come deve essere fatto vicino all'altare...scattiamo qualche altra foto e ci rimettiamo sui nostri passi.
Si rifà la strada indietro da dove siamo venuti, ad un certo punto deviamo per toglierci dal viale coperto che dà un senso di oppressione.
Nara la città del Giappone ove è il più alto numero di monumenti nazionali
E' così che con un'altra serie di treni locali ritorniamo a Nara dove abbiamo in mente di andare a vistare il Gango-ji uno dei siti sotto la tutela UNESCO della zona che ancora non abbiamo visto, era un antichissimo luogo di culto, un tempo grande come Horiyu-ji ed è qua che possiamo vedere il tetto più antico del Giappone ed oltre alle bellissime architetture una serie di antiche statue legate al tempio stesso.
Dopo questa belle visita dal quartiere Naramachi, dove si trova, col bus arriviamo nella zona dove un tempo era la cittadella imperiale e dove ci sono delle ricostruzioni del palazzo per darsi un 'idea del lontano passato, qua visitiamo prima l'Akishino-dera un bel tempio che vanta origini nel secolo VIII ove è custodita un'antica statua di Gigeiten, un Dio (Dea?) delle arti la cui testa risale al secolo VIII mentre il corpo è un rifacimento del XIII, questo simulacro è assai famoso oltre per il suo valore storico artistico anche perchè ad esso sono devote le geisha della città, qua tra qualche pruno in fiore è bellissimo giardino di muschio e con un breve passeggiata arriviamo ad un altro tempio il Saidai-ji, anche esso risale al secolo VIII, era assai importante quasi da essere contraltare del più famoso Todai-ji , custodisce statue antiche, campane, ed è davvero bello con l'approssimarsi del tramonto, ma comincio ad essere insofferente (anche io ho un limite giornaliero ai templi) e così torniamo con un po' di anticipo in hotel, dove stavolta con maggiore calma posso fare i miei onsen e una lunga sauna. La cena anche stavolta nel ristornate dell'hotel è nuovamente variata e davvero molto molto buona nella grande proposta di piatti così come si confà alla vera cucina kaiseki.
Ci attende una giornata di spostamenti, domani andremo al monte Koya sulle orme del santo bonzo Kobo Daishi.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!