Diario del mio ottavo viaggio in Giappone: i vortici di Naruto
Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
Un anticipo di hanami in Giappone
La domenica ed il lunedì successivi li passiamo in totale relax casalingo a pranzo una delle cose che più amo della cucina giapponese, i niku udon, gli spaghettoni caldi in brodo con carne e verdure, una vera delizia come li fa mia suocera, poi nel primo pomeriggio con cinque minuti di macchina ci rechiamo nel vicino orto botanico ad ammirare i fiori di ume che ormai sono nel loro fulgore, la giornata è poi mite, un annuncio della primavera oramai alle porte.
Il luogo è grande ci sono famiglie ragazzi, vecchietti e le varie specie arboree e floreali hanno i loro spazi, qua è anche una selezione di agrumi che sono messi in vendita e che acquistiamo...a cena ci attende del salmone grigliato, una cena "normale" defaticante dopo tanto mangiar fuori casa.
Il mattino seguente il tempo si è guastato, l'inverno si è riaffacciato, e noi lo passiamo tra onigiri, zuppe e altre pietanze...si va a letto presto, abbiamo un altro volo, si torna verso il Kansai, ma stavolta per raggiungere lo Shikoku, ed i modo particolare la prefettura di Tokushima...dove abbiamo in programma un piccolo, ma intenso tour.
Grandi opere d'ingegneria giapponese ed un tocco italiano
Nuova sveglia all'alba per un nuovo volo stavolta verso l'aeroporto di Kansai, siamo diretti all'isola di Shikoku, la più piccola delle quattro principali che compongono l'arcipelago nipponico e abbiamo in mente di visitare la prefettura di Tokushima, dove abbiamo preso tramite il locale ente del turismo e le pazienti ricerche sul web della nostra Yumichan una serie di "appuntamenti" oltre che con luoghi che si riveleranno più belli dell'immaginato, anche con persone che ci illustreranno antiche produzioni artigianali e tradizioni che ancora in questa provinciale regione rimangono inalterate nei secoli.
Carichi di entusiasmo atterriamo all'aeroporto progettato dal nostro Renzo Piano (Osaka-Kansai) e qua prendiamo un'auto, oggi siamo diretti a Naruto la cittadina famosa nel mondo per i suoi vortici marini e tra i Giapponesi per la bontà delle sue alghe e per arrivarvi dovremo andare fino a Kobe, qua facilmente con una serie di "tangenziali" passando nei pressi della famosa torre di comunicazione simbolo della città arriviamo al grande ponte Akashi Kaikyo che dal 1998 unisce la città di Kobe sull'isola di Honshu all'isola Awaji, il ponte sospeso più lungo che ci sia fin oggi con i suoi due chilometri di salto.
Tradizione ed artigianato del Sol Levante
L'aria è frizzante, ma c'è un bel sole anche oggi ad accompagnare il nostro viaggio in Giappone, attraversiamo l'isola che come un ponte naturale si stende tra Kansai e Shikoku percorrendo la veloce autostrada e ci fermiamo ad un autogrill che sovrasta il cavalcavia stesso dove mangiamo un paio di "specialità" locali, in Giappone anche in autostrada è possibile trovare ottima qualità in fatto di ristorazione al contrario di come siamo abituati noi.
Dopo il buon pranzo ripartiamo, abbiamo appuntamento col signor Keiji Tominaga un artigiano, una volta avremmo detto un falegname, oggi un designer del legno che perpetra la tradizione della sua famiglia, che opera dal 1895, è molto noto ed ha partecipato all'EXPO' nei giorni dedicati a Tokushima e così siamo riusciti a conoscerlo, la sua "ditta" fa shoji le finestre in carta giapponese decorate da disegni di legno, e lampade davvero belle, ci racconta la sua storia, la storia dei suoi antenati e ci accompagna nella casa del padre che ci dice è morto una settimana prima, qua vediamo i lavori più intimi della famiglia tra cui una finestra decorata ove è narrato il rapporto padre figlio nel tramandarsi l'arte del legno.
I famosi gorghi di Naruto
Congedatici da questo interessante incontro andiamo a vedere il fenomeno dei gorghi di Naruto che si sviluppa nel braccio di mare che collega Shikoku ad Awaji, sotto un altro imponente ponte ad un'unica campata, il ponte Naruto appunto. Ci siamo informati prima e questo dovrebbe essere il momento della giornata migliore per godere di simile fenomeno, il momento in cui la marea è infatti più alta (per vederne di enormi saremmo dovuti venire in prossimità del solstizio di primavera o di autunno) la barchetta turistica si spinge in mezzo al braccio di mare a tra alte e spumose onde alzate dal vento vorticosi gorghi si palesano in mezzo agli "Oooh, oooh" dei turisti, davvero uno spettacolo da non perdere.
Raggiungiamo l'hotel che abbiamo prenotato una bella e comoda struttura, la camera è fin troppo per passarci una notte da viaggiatori stanchi, ma meglio così, lasciati i bagagli e riposatici un po' siamo arrivati all'ora di cena e in zona ci hanno consigliato un ristorante di sumibi-yaki cioè di grigliate dove ci prendiamo un po' di tutto da arrostire ... qua facciamo la nostra conoscenza con il sudàci l'agrume che è anche simbolo di Tokushima stessa oltre a godere di ottimo pesce della zona, una cena divertente oltre che buona.
Al rientro in hotel ci ritroviamo un po' di lavoro da smaltire al computer, del resto in Italia è mattina...e poi ci addormentiamo di sasso (vedi sotto foto gallery).
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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!