Diario del mio quinto viaggio in Giappone: il rientro ed una prossima ripartenza

Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
La cucina giapponese dà conforto in ogni stagione ed in ogni occasione

L'ultimo giorno di soggiorno passa facendo le valige, chiacchierando per come mi è possibile con otosan ed okasan, facendo una passeggiatina per comprare un po' di Yakisoba freschi da surgelare in Italia, per futuri banchetti in stile kansai con cui ricordarsi sapori nipponici anche da casa, ed a cena mangiando uno dei piatti più buoni dell'arte culinaria giapponese e che non avevo ancora assaggiato: l'oden...
Ah che buono che è l'oden...è una specie di spezzatino in brodo (eh ma il sapore è, come tutto in Giappone, differente da quello che il palato italiano potrebbe proporre)...ma non solo qualche tocco di carne, ci sono anche uova sode, tofu, e dei saccottini di tofu pieni di verdure e altri ingredienti che non decodifico al volo, un piatto che scalda l'animo e non solo, per accompagnare le nostre ultime ore giapponesi in questo 2014. Poi i movimenti quasi si rallentano, come ad allontanare la partenza, penso che i genitori di Yumiko siano tristi di rimaner soli, e veder partire la loro unica figlia, ma credo anche che, dopo questo lungo soggiorno, abbiano voglia dei loro ritmi più normali...senza ospiti.
Il sonno è breve, la sveglia, infatti, suona prestissimo, il nostro volo per Tokyo parte alle sette del mattino e per essere nei tempi dobbiamo lasciar casa attorno alle cinque e un quarto, ci accompagno otosan ed okasan, anche se stavolta rispetto al passato ci lasceranno al marciapiede di fronte all'entrata dell'aeroporto di Fukuoka, perché il nostro caro babbo giapponese deve andare al lavoro poco dopo.
I saluti sono intensi e molto differenti da quelli un po' strepitanti con cui si cresce nel Bel paese, anche se stavolta oltre agli inchini di rito segue una stretta di mano, si anche tra Yumi ed i suoi, ma se i modi non sono uguali il dolore del distacco si legge comunque negli occhi e poi, dopo un attimo, mio suocero vince gli indugi e mi abbraccia, un gesto davvero grande di cui sono felice.
Un lungo viaggio tra Tokyo, londra e Roma ci riporta a casa

Il rientro è molto lungo e faticoso, infatti dopo essere atterrati all'aeroporto di Haneda un vettore della British Airweis ci porterà a Londra e da qua un altro a Roma, non è certo una strada breve e solita , ma al momento dell'acquisto del volo i tempi contingentati ci hanno portato a porre poca attenzione al ritorno... Il volo tra il Giappone e la Gran Bretagna dura 12 ore e mezza, ma stavolta, almeno, abbiamo la grande fortuna che il personale di JAL che ci ha fatto il check-in è riuscito a piazzarci nei posti all'uscita di emergenza...ambitissimi dai nostri deretani e dalle povere gambe che sennò ne sarebbero usciti ancor più malconci.
Al ritorno, però si va incontro al giorno, e io non mi addormeto mai, nemmeno stavolta, anche se mi avvinazzo ben bene ad ogni passaggio delle hostess...il che mi rende solamente un po'brillo e mi regala qualche minuto di sonno...
Ad ogni scalo, poi, i tempi sono minimi e così troveremo sempre qualcuno ad aspettarci con un cartello in mano ed i nostri nomi scritti su, per velocizzare il trasferimento, quindi sia a Tokyo che a Londra passiamo da corsie preferenziali e davvero di corsa le dogane e i controlli...un vero stress.
Stavolta non facciamo mai foto in tutto il viaggio di rientro...non ne abbiamo voglia, non c'è nulla da festeggiare; se non all'arrivo la nostra cara, carissima amica Alessandra che è venuta dalla Toscana a raccattarci portandoci dei bei paninoni con prosciutto e mortadella...cose che in Giappone possono mancare, e che il mio caro babbo mi portava sempre all'aeroporto.
Presto, molto presto ancora Giappone

Stavolta il rientro, sempre traumatico, lo è stato un po' di meno per quel che riguarda il riabituarsi all'Italia, avevo voglia di rivedere mia madre, scusate, ma sono italiano e dopo il lutto che abbiamo subito il pensarla da sola, anche se lei mi dice che sbaglio, mi fa preoccupare, e inoltre avevamo la gatta, signorina Mina, che pare abbia sofferto la mancanza della sua padroncina, tant'è che dal rientro non le si scolla più di dosso.
Il Giappone, poi, non lo lasciamo mai, siamo sempre in contatto coi media, con otosan ed okasan e grazie al nostro Viaggiappone spesso, sopratutto io, sono solo coi piedi in Italia e con la testa vago nel Sol levante. E poi stavolta ci siamo voluti fare subito un regalo e così dopo nemmeno quarantotto ore che eravamo atterrati abbiamo comprato un nuovo biglietto aereo per il Giappone per questa primavera, un mese ad inseguire l'Hanami da sud ovest a Nord est percorrendo il magico Paese del Sol levante...così da regalare a noi ed a voi altre esperienze, consigli di viaggio...
Ed eccoci, infatti a meno di venti giorni da una nuova partenza, dopo un inverno molto statico, pronti ad nuovo lungo soggiorno nipponico, per vedere il Giappone nel suo fulgore, ancora le varie tappe non sono ben chiare, stavolta atterreremo direttamente a Fukuoka dall'Europa, poi sicuramente andremo a Kyoto, forse, a Tokyo o nella zona delle Alpi giapponesi, e poi io vorrei andare a Kagoshima e i genitori di Yumichan sono pronti a portarci in qualche onsen e alla scoperta di altre bellezze del Kyushu...
E voi avete in mente un viaggio in Giappone? E' più facile di quel che si crede...

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