Diario del mio quinto viaggio in Giappone: weekend alla Giapponse

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Giappone ed Italia due modi differenti per vivere la vita

E' sabato e c'è a casa anche Tsutomu-san, mio suocero, infatti, come dicevo, egli pur essendo in pensione fa dei lavoretti d'ufficio che lo tengono attivo e fuori casa per certi periodi del mese, se andate in giro per il Giappone troverete tantissime persone anziane che lavorano, di ciò parlavamo appunto con Yuko ed Elena a Kyoto qualche giorno addietro notando come i tassisti in Giappone paiono quasi tutti dei vecchietti, così come le centinaia di "direttori" del traffico in parcheggi privati o a tutela di un cantiere sembrano aver in molti superato da un po' settanta anni...
In Italia pochi sono coloro che continuano a far parte del mondo attivo dopo la pensione, mio padre a casa non ci sapeva stare ed è andato al suo ufficio al sindacato fino alla fine, anche se ormai era in pensione da otto anni, ma è un caso che conferma la regola; mentre in Giappone pare davvero che se ad un uomo gli togli il suo compito quotidiano stia male...e pur avendo tutti questi occupati vecchietti la disoccupazione è attorno al 4%...
Intanto Kayoko-san, mia suocera, è andata a fare le pulizie "volontarie" al vicino santuario shintoista, dove vengo sollecitato a recarmi per scattare qualche foto visto che gli anziani del quartiere stanno costruendo la corda sacra, lo shimenawa, che "decora" il frontone d'ingresso della parte consacrata, oltre a dei cestini che scoprirò solo nei giorni successivi a cosa servano, ottobre in Giappone è il mese del riso maturo, i campi sono gialli e rigogliosi fin dentro le città e con la paglia di questo si fanno le corde e ci si ingraziano gli Dei per favorire sempre buoni raccolti.

Temakizushi fare il sushi a casa

Una volta, poi, che siamo tutti a casa andiamo a comprare del pesce per la sera, prendiamo la macchina per arrivare fino alla pescheria di fiducia, dove portano il loro freschissimo bottino ittico i pescatori di un piccola cooperativa, le pescherie in Giappone sono uno spettacolo, indichi il pesce e te lo puliscono come credi, stasera infatti, ci aspetta, una delle cose più buone del Sol levante il temakizuchi il sushi di casa...sì perchè il sushi già pronto è materia da maestri e si mangia solo al ristorante...o confezionato.
E' l'ora di pranzo e così andiamo in un ristorantino di udon, in Giappone, sopratutto i posticini più tranquilli, sono specializzati in una sola pietanza ed alcune variazioni sul tema...e io mi lascio consigliare per dei caldi e gustosi udon in brodo in porzione maxi, tanto che quando arriva la mia ciotola mi viene in mente la fiaba degli orsi con le ciotole calibrate alla propria grandezza...
Siamo allegri, siamo tutti assieme, noi veniamo da momenti brutti, ed un po' di armonia fa bene al cuore, tornati a casa mi dedico un po' al computer e poi arriva la cena che è uno spettacolo, se amate il pesce crudo un'esperienza mistica...orata bianca e nera, sogliola, pesci dei quali non so il nome e su tutti un tonno rosso rosso che è da lasciar senza parole (la parte più pregiata di questo pesce, che in giapponese si dice Ōtoro) il temakizuchi è un sashimi che si assembla con riso, una qualche fogliolina di insalatine e una striscia di pesce il tutto avvolto in alga nori. E' un sushi destrutturato.

Una domenica al mare in Giappone

La domenica si presenta con odore di pane tostato e caffè e la bella notizia che andiamo a fare un gita al mare! Andiamo ad Itoshima, il mare di Fukuoka, dove sono diverse spiagge ove i patiti del surf vanno a cercare qualche onda, e queste acque, aperte, irruenti e spumose rispetto al nostro Mediterraneo, si prestano ai patiti della tavola...di tutti i tipi di tavola visto il buon pescato che ne esce.
Ci fermiamo un po', là dove due scogli sono legati da uno shimenawa, in quanto considerati sacri ed è un Tori bianco (troverete questa simbologia anche in altre spiagge nipponiche) ci sono bambini che corrono, il tempo è un po' nuvoloso, pare che si stia avvicinando un altro tifone.
Un'altra sosta la facciamo dove hanno portato due autobus londinesi, alti e rossi, e c'hanno fatto due bar, è domenica la gente è in giro, i bimbi corrono e fanno un po' come gli pare, genitori, più giovani di noi, ridono allegri...cerchiamo di andare in un locale che sovrasta il mare per temporeggiare prima del pranzo, ma è pieno e così decidiamo di andare a mangiare un po' prima, qua in Giappone, ma sopratutto coi miei suoceri si mangia solitamente un po' prima che in Italia e così ormai a me va bene ogni orario...

Sashimi, tenpura, karaage: Io amo il Sol levante!

Arriviamo ad un porticciolo, inizia a piovizzicare mentre ci incamminiamo lungo un molo per guardare le barche, quindi andiamo verso il ristorante, davanti a questo un mucchietto di gatti dorme, sembra che mamma gatta abbia fatto dei piccini circa tre mesi fa, la famigliola ronfa tranquilla e Yumiko che ha già nostalgia della gatta di casa si lancia in mille foto.
Siamo in un ristorante alla giapponese, un palazzotto, moderno con delle salette private, noi siamo in una stanza dove è anche un'altra famiglia, seduti in terra, senza le scarpe, siamo venuti a mangiare sashimi, tenpura ed altre specialità ed il pranzo è davvero molto buono, mio suocero accende una tv e poco dopo tutti, tranne me la guardano, pare di essere in un'abitazione privata...da bravo occidentale sento le gambe che mi abbandonano dopo un quarto d'ora di gambe incrociate.
Sulla via del rientro ci fermiamo al grande mercato coperto che raccoglie molti prodotti della zona, verdure, carne e pesce...mia suocera fa un po' di spesa, verdure varie (di quelle, misteriose tipo renkon, daikon ecc e di quelle conosciute tipo le melanzane) e un po' di pollo...in Giappone, non troverete il pollo a forma di pollo, ma tutto sarà disossato alla perfezione...
E così la sera, mentre Yumiko sta male per aver mangiato troppo e per le curve mia suocera mi prepara del karaage, il pollo fritto aromatizzato allo zenzero, che non velo dico nemmeno è squisito! Che mangio con appetito, senza mostrare troppa compartecipazione alle nausee muliebri.

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