Finalmente nasce il Vino Giapponese
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Vino e Giappone
Sappiamo tutti che la bevanda alcolica storicamente consumata in Giappone è il Sakè, che viene prodotto dalla fermentazione, non dalla distillazione, del riso, in un certo senso, quindi lo si potrebbe considerare esso stesso una sorta di vino.
Le altre bevande alcoliche non distillate come la birra e il vino sono apparse in Giappone, infatti, con l'apertura al mondo occidentale dell'epoca Meiji (dalla seconda metà del XIX secolo), mentre la prima sposa subito i gusti nipponici, il secondo rimane prodotto esotico e di nicchia fino a quando soprattutto dagli anni settanta del novecento appaiono i primi ristoranti occidentali nelle grandi metropoli giapponesi e i vini che vi si affacciano sono sopratutto francesi. Col boom Italia degli anni ottanta-novanta si è visto anche una certa esportazione di prodotti enologici dal nostro paese, sopratutto perché in questo periodo si scoprì la bontà per la salute dei polifenoli contenuti nel vino rosso.
Vino Giapponese di qualità
All'ombra di questi mercati, e di quelli ispanici ed americani, si è sviluppato anche un prodotto giapponese, che all'inizio viene fatto mescolando vino nipponico a mosti francesi, con risultati dubbi e non essendo di buona qualità anche scarsamente consumato.
Oggi, invece, dopo essere stati a studiare le metodologie di coltura della vite e la scienza enologica sopratutto in Francia, produttori giapponesi hanno creato una serie di aziende agricole da Hokkaydo a Kyushu che danno etichette di vino al 100% nipponico, con delle buone caratteristiche e che ben si sposa con la cucina del territorio.
Agenzie turistiche organizzano visite alle cantine, ed alle aziende agricole con degustazione del prodotto e vendita di questo, all'interno di pacchetti di visita di determinati territori.
Il vino anche se ancora piuttosto di nicchia, viene ad apparire sempre più nelle tavole giapponesi, e dalle enoteche è arrivato agli scaffali dei supermercati, dove ancora i vini francesi ed italiani hanno un discreto ricarico, mentre si riesce a trovare dei discreti prodotti sia nipponici, ma ancor di più sudamericani o australiani ad un prezzo davvero basso. Un buon vino cileno, con tutti i limiti di questo prodotto lo si trova senza problemi attorno ai 5€
Viaggiappone ed il suo rapporto col vino in Giappone
Da quando noi di viaggiappone andiamo assieme nel Paese del Sol Levante le cose negli anni sono un po' cambiate, Yumiko è totalmente astemia, e quindi il problema per lei non si poneva neppure, mentre io da bravo toscano sono un amante dei vini rossi, in Giappone, però, abbinavo a sera alle pietanze del pantheon della cucina nipponica l'ottima birra locale o tal volta il buon sakè (che amo rigorosamente freddo), via via nei nostri viaggi ho assaggiato poi il vino di Nagano, di Furano e di altre zone dedite all'enologia ed anche se ho provato prodotti giudicati di qualità non li ho ancora trovati al pari delle cantine europee.
Così adesso con l'apparire di un ampia scelta di vino ad un ottimo rapporto qualità prezzo, sugli scaffali del supermercato, quando siamo a casa abbino al sushi del vino bianco sudamericano che in proporzione costa anche meno di un birra giapponese, e l'accostamento con il pesce crudo è senz'altro migliore...
Ah per brindare in Giappone ricordate di dire Kampai! E dimenticate il nostro Cin Cin, che da queste parti ha un altro significato.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!