I Giapponesi si chiamano sciocchi
Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Un passo nella cultura Giapponese
Non è molto semplice per un occidentale abbandonare i propri retaggi ed avvicinarsi alla cultura giapponese, ma se vogliamo intraprendere questo affascinante cammino dobbiamo via via comprendere il motivo di certe espressioni o modalità che non possiamo liquidare come stranezze, anche perché dall'altra parte dello specchio gli strani siamo noi. Iniziamo, allora a cercare di capire cosa sia il Kenson, cioè quella modalità che fa sì che un Giapponese mai si vanterà di nulla, che riguardi direttamente lui medesimo o la propria famiglia.
Umiltà alla giapponese Kenson
Già anticamente nel XVI secolo capitava che i samurai per riferirsi a se stessi si chiamassero Sessha, cioè sciocco, capita, quindi, così ,che ancor oggi parlando in prima persona i Giapponesi si chiamino Gu, cioè stupido o riferendosi magari al figlio dicano gusoku, cioè figlio stupido, e poteva capitare, un tempo, di sentire un padre conversare con un conoscente riferendosi al proprio ragazzo addirittura con l'aggettivo tonji, cioè figlio maiale.
Questo atteggiamento fa parte del continuo rispetto che si deve avere, nella cultura giapponese, per chi si ha difronte senza doverlo mai imbarazzare, perché noi o i nostri cari siamo superiori in un qualcosa.
Il contrario che in Italia
Se ci pensiamo un attimo è proprio il contrario della condotta che hanno molte persone qua in Italia, quando ci si nasconde dietro una parolona, o dietro un titolo accademico o comunque una vanteria.
In Giappone quindi può capitare, che un tale invitando a casa un amico gli dica: “Vuoi venire da me? Casa mia è vecchia e brutta e la mia stupida moglie è una pessima cuoca!” Mentre poi vi trovate in una casa nuova, arredata con gusto e logica e la moglie da perfetta padrona di casa vi farà trovare manicaretti complicati e splendidamente presentati.
Questo appellarsi ai propri familiari in modo irrispettoso non è assolutamente tollerato se fatto direttamente, se un marito dicesse alla moglie che è una stupida, avrebbe come in ogni altra parte del mondo da uscir lesto di casa!
Accade, così che un giapponese anche se eccelle in un arte si sminuirà sempre, e così ad esempio io la prima volta che andai a casa dei miei suoceri, e mi misi ai fornelli, cosa che dicono mi riesca bene (autoincensamento italico), accettai i complimenti e non mi schernii...anzi mi gongolai un po', provocando una risata che solo dopo ho capito: non avevo applicato il Kenson!
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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!