Perchè in Giappone la frutta è tanto cara?
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Frutti perfetti sulle tavole del Sol levante
Ovunque io vada in viaggio, non perdo l'occasione per visitare mercati e supermercati dato che amo tantissimo stare ai fornelli e di conseguenza fare la spesa per procurarmi i prodotti giusti per realizzare le mie piccole “creazioni” culinarie.
A proposito del Giappone, entrando in un reparto ortofrutticolo mi sono accorto che i prodotti non sono venduti con il prezzo al chilo, ma a pezzo, quindi pagheremo una mela, o una coppia di cachi o un grappolo d'uva e così un'insalata o un cavolfiore e questo è possibile perché gli esemplari singoli hanno, più o meno, lo stesso peso.
Un altro aspetto che mi è saltato agli occhi o meglio che me li ha fatti uscire dalle orbite per lo stupore è il costo: frutta e verdura sono infatti bellissime, impacchettate mirabilmente, incredibilmente perfette e gustose, ma vengono vendute ad un prezzo molto elevato rispetto ai nostri parametri.
Per farvi un esempio un bel grappolo d'uva di prima scelta si trova a non meno di sei euro, stesso costo che possono avere tre fichi, mentre un melone può esser venduto addirittura a quaranta euro, mentre una costola di sedano, che in Italia viene regalata dall'ortolano, può valere più di due euro e lo stesso discorso vale per le carote o i cavoli...
In Giappone invece di fiori regalate frutti!
Oltre al prezzo, mi ha colpito il fatto che questa frutta, “stile Cartier”, è veramente bellissima, perfetta di forma e colore ed, assaggiandola, anche di sapore, sapore che è spesso leggermente diverso da quello della nostra tavola italiana perché è più dolce, intenso, con una succosità tale da far pensare che che non si sta mangiando una pera o una mela ma l'idea assoluta di queste.
E' abitudine , infatti, in Giappone, quando si vuole fare un regalo, offrire un bel cestino di frutta sapientemente confezionato come solo mani giapponesi sanno fare.
Quando mio suocero, in Italia, ha avuto l'occasione di mangiare, tutto contento, delle mele del Trentino, mi ha detto che gli erano piaciute molto perché gli avevano ricordato il sapore che avevano quelle di quando era ragazzo...a testimoniarci che i frutti che si trovano in vendita attualmente in Giappone sono la risultanza di un'agricoltura basata sulla qualità e la ricerca.
A casa di Yumiko la frutta non manca mai, a colazione, dopo il pranzo, dopo la cena e, in proposito, ricordo che, quando durante il mio secondo viaggio nella Terra del sol Levante, essendo settembre, assaggiai per la prima volta dell'uva giapponese e, come si fa dalle parti nostre, la mangiai con disinvoltura e senza troppa attenzione, fui sgridato da mia moglie, non tanto per il costo del grappolo che avevo trangugiato, quanto per la poca attenzione e lo scarso rispetto che avevo prestato nei confronti di quel prodotto...
Esperte mani giapponesi dietro ogni frutto
Ma come mai la frutta e la verdura, in Italia, sono vendute ad un costo relativamente contenuto, mentre in Giappone i pomodori sono veramente d'oro? Eppure la terra adibita alla coltivazione non è poca come si potrebbe credere, vista la montuosità del territorio, ed ricca e ben annaffiata dalle frequenti piogge...
Il motivo del prezzo elevato è che dietro alle pere rotonde (non ho sbagliato in quanto questi frutti, in Giappone hanno tale forma) alle arance dolci e succose ci sono studio, ricerca e mani nipponiche che si fanno pagare stipendi da primo mondo. Pensate che i frutti mentre crescono sulla pianta vengono “incartati”, protetti dalle intemperie uno ad uno e ne viene controllato il grado zuccherino che tal volta è riportato al momento della vendita sul cartellino espositivo.
Al contempo in Italia dietro alla nostra uva, ai nostri pomodori a prezzo stracciato c'è spesso il lavoro sottopagato di tanti stranieri che sono immigrati in Italia, magari clandestinamente.
Anche da noi, comunque sono sorte tante aziende agricole biologiche dove si mette al primo posto la cura, la qualità e la naturalezza dei prodotti e così tanti agricoltori riconoscono ai loro lavoranti e vedono riconosciuto per se stessi il proprio operato con congrui stipendi e per questo questi prodotti sono un po' più cari nel carrello.
A proposito della frutta di importazione. dall'Africa o dal Sud America, in Giappone, accade che si trovi a buon mercato, perché ad influire non è tanto il costo del trasporto, quanto quello della manodopera che in quelle terre è molto basso, per cui le banane, alla fine, per esempio costano più o meno come da noi.
Così, quando sarete in viaggio in Giappone, non scordatevi la mattina in hotel di farvi una bella scorpacciata di frutta fresca a colazione! E comunque non perdetevi l'occasione di assaggiare la frutta e la verdura giapponese che sono incredibilmente buone, per cui compratevi un paio di pesche o un grappolo d'uva … e pensate a quanta cura c'è dietro quell'esplosione zuccherina!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!