I Giapponesi e la carne

Manzo Kobe, Giappone

Chi si interessa un po' di Giappone e che magari è anche un amante del cibo conoscerà la famosa carne del manzo di Kobe, attorno a cui esistono tante storie interessanti e più o meno veritiere.
Leggendo a proposito delle abitudini alimentari dei Giapponesi, come prima cosa, ho scoperto che il poco consumo di carni è dovuto non solamente al grande approvvigionamento ittico, ma anche alla religione buddista che aveva fatto vedere sempre in cattiva luce il consumo di carne, sopratutto degli animai a quattro zampe.
Mi viene da ridere a pensarci, ma nel passato, addirittura, alcune persone che fanno dell'Asia un unico calderone di popoli dai tratti orientali, ci hanno domandato se in Giappone mangino i cani, mentre è bene dire che in Giappone non si mangiano molte specie animali (ad esempio scordatevi i conigli) e ed il resto viene consumato ancor oggi con molta parsimonia.
Pensate che fino al 1860 era fatto esplicito divieto dalle leggi shogunali mangiare carne di quadrupedi, finché con la modernizzazione Meiji si iniziò a dare quanto meno il permesso di poterlo fare. Un vero e proprio consumo di carne sistematico e quasi quotidiano è post bellico e fa parte delle abitudini alimentari più globalizzate di derivazione statunitense, anche se ancora il consumo di ciccia è inferiore agli altri stati, così detti ricchi.

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L'umorismo giapponese e "Mai dire Banzai"

Takeshi Kitano

Il Giappone è tanto lontano e la sua cultura tanto differente da quella occidentale che anche gli avvenimenti che suscitano ilarità sono diversi dai nostri, mentre quelli che fanno piangere e star male, purtroppo, sono gli stessi ovunque. Tutti ricorderanno la Gialappa's Band e il suo primo spettacolo televisivo "Mai dire banzai", nel corso del quale venivano trasmesse scene dal programma televisivo Takeshi's Castle ("Fūun! Takeshi Jō") dove 100 concorrenti gareggiavano in una specie di "Giochi senza frontiere" , ma con risvolti più cruenti e per noi demenziali; i concorrenti, via via, si sfoltivano fino ad arrivare a affrontare il conte Takeshi (Takeshi Kitano), ideatore del programma che sarebbe diventato poi un famoso regista d'essai, vincendo il Leone d'oro nel 1997, senza che nessuno si accorgesse che era la stessa persona.
Altra trasmissione che il trio della Gialappa's commentava era The Gaman, nel corso della quale, per vincere un premio, alcuni ragazzi si affrontavano in prove estreme che ci facevano più che altro preoccupare per la salute dei poveretti e che ci facevano dubitare della sanità di simili manifestazioni nipponiche. Ad esempio i concorrenti gareggiavano per vedere quanto uno potesse resistere nel deserto coperto dalla lana, oppure chi riusciva a prender peso mangiando insetti o chi resisteva più a lungo senza mangiare o bere, sottoposto alla tentazione di pietanze profumate; in proposito, mia moglie mi conferma tutt'ora che alcune di queste competizioni effettivamente la facevano ridere, magari gli insetti no, ma il resto...

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Lo Shinto la religione del Sol levante

Shintoismo, Giappone

Un po' di tempo fa un lettore del nostro blog si stupiva del fatto che i Giapponesi non siano molto religiosi, questo davanti a percentuali che illustrano il Paese del Sol Levante come un paese piuttosto laico e gli sembrava strano che la religione shintoista e buddista si completassero l'un l'altra, tanto da pensare che fossero sentite più che altro come superstizioni, nasce così una mia riflessione in merito, su quella che è la più antica religione nipponica, culto che è, inoltre, esclusivamente giapponese.
Dobbiamo partir dal presupposto che non mi stancherò mai di ripetere, di avvicinarsi al Giappone ed alla sua cultura con la testa sgombra dai retaggi del passato, sennò non lo si può capire. La religiosità non corrispose sempre ad un credo unico, ma un popolo può avere comunque una profonda sfera spirituale ed il sincretismo esser il mezzo per spiegare il perché dei dubbi che attanagliano l'uomo quando non si hanno risposte da una sola parte.

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Il teatro Kabuki per sconvolgere la neonata classe borghese giapponese

Kabuki, Giappone

In uno degli ultimi blog ho parlato di un dramma scritto per il teatro Kabuki, Yotsuya Kaidan e molti se non tutti i lettori sanno che il Kabuki è una forma teatrale giapponese, oggi cercheremo di spiegare meglio le origini e la storia di questa forma di rappresentazione, così importante per capire la cultura del Paese del Sol Levante. Il teatro Kabuki ha origini relativamente recenti, infatti lo si fa risalire al 1603, quando agli inizi del periodo Edo, i Tokugawa danno al paese 250 anni di immobile pace.
E' in questo momento che la nascente classe borghese, acquistato un ruolo, tra quella guerriera e quella contadina, cerca una nuova forma di svago in alternativa al teatro Bunraku (marionette) ed al sofisticato teatro No che per la levatura era inaccessibile, se non alle classi più elevate.
La storia vuole che il Kabuki sia diretto discendente del kabuki odori, cioè una danza discinta creata da una sacerdotessa di nome Okuni appunto nel 1603 che a Kyoto con alcune sue seguaci mise in scena questi balli dove con poca sacralità si evocavano le gesta del suo defunto amante, un famoso brigante del tempo.
Lo spettacolo fece furore e così molte prostitute iniziarono ad emularlo in tutte le città più importanti come mezzo per accalappiare i clienti, creando scandalo e confusione, fu così che lo shogun proibì alle donne di esibirsi in simili rappresentazioni.

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Cosa è viaggiappone?

viaggiappone

Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
Viaggiappone è anche cultura e società giapponese nel tentativo di presentare un Giappone reale e al di fuori dei luoghi comuni a chi si è appassionato di questo lontano paese o che lo voglia visitare...

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Finalmente una guida del Touring club Italia dedicata al Giappone, un ottimo lavoro per conoscere il Sol Levante in viaggio. Nel nostro articolo un'intervista a Patrick Colgan uno degli autori..
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