Un'antica festa in Giappone: Setsubun
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Setsubun, la festa della primavera in Giappone
Dal XIII secolo il 3 febbraio in Giappone si celebra il Setsubun, un giorno di passaggio stagionale, una festa legata all'antico calendario lunare, che faceva in questa data nascere la primavera ed era una sorta di capodanno, in cui si facevano riti per cacciare le negatività ed ingraziarsi i favori degli Dei, un momento dell'anno che in tutto l'emisfero boreale è visto come inizio della bella stagione, se pensiamo al detto della Santa Candelora per la nostra Italia o il così detto giorno della Marmotta nel Nord America nei quali si individuano i segni della fine dell'inverno e che cadono il 2 di febbraio.
Antichi riti giapponesi
Questa usanza viene importata dalla Cina dove è presente già dall'ottavo secolo.
Sia i santuari Shintoisti che i templi Buddisti celebrano questo rito, per il sincretismo religioso caratteristico della spiritualità giapponese, che viene festeggiato anche all'interno delle case.
Solitamente si lanciano, verso un personaggio (un familiare che affronta uno degli anni considerati negativi dal calendario cinese o il capofamiglia) che indossa una maschera da diavolo, fagioli di soia tostati e si grida due volte: "Oni wa soto!" aprendo una finestra e poi chiudendola: "Fuku wa uchi!" cioè "via il diavolo dentro la fortuna! e questa usanza si chiama Mamemaki.
Dopo aver scacciato i demoni si mangiano tanti fagioli quanti sono gli anni che uno ha, più uno, perchè per la religione Shintoista quando si nasce si ha già un anno, se si fosse in là con gli anni e fosse impegnativo mangiare tanti fagioli quanti sono gli anni che uno ha si può farne un tè.
Si usa la soia perchè questa viene offerta agli Dei quindi è considerata alimento sacro, e si usa tostarla perchè tostare si dice iru che con ideogramma differente vuol anche dire anche scacciare!
Diavoli del Paese del sol levante
I diavoli hanno per i Giapponesi l'aspetto metà da tigre e metà da mucca, questo perchè si pensa che stiano in quello spicchio di cielo che sta tra i due segni dello zodiaco cinese corrispondenti, in pratica al nord est, tra le due e le quattro del quadrante dell'orologio e così si crede che sia verso quell'ora di notte che i diavoli portatori di negatività, vengano a casa, e per questo è meglio fare Mamemaki la sera.
Quindi amici di Viaggiappone ricordatevi di festeggiare Setsubun!
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Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!