Il Giappone un paese che ama i gatti
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Viaggiappone e i gatti
Un blog è un diario, una pagina dove si scrive ciò che accade e che si pensa; oggi, allora, parlerò di Gatti...e, visto il pulpito da cui parte la predica, di gatti del Giappone.
Questo perché, alla fine del giugno 2013 quando ho scritto questo pezzo, la vita dei redattori di Viaggiappone è stata sconvolta dalla perdita del Signor Giotto, il gattone di 16 anni che ci aspettava sempre, al ritorno dai nostri viaggi, con cui abbiamo diviso tanto tempo assieme e che ora ci guarda dal paradiso dei “mici”...
Dopo giorni di tristezza, è arrivato un sorriso e tanta vitalità...è arrivata Mina, una gattina di un mese, che ci fa compagnia mentre stiamo al computer...ma vediamo assieme quanto siano importanti i gatti nella cultura giapponese...
I gatti nella cultura giapponese
Sappiamo che i Cinesi hanno esportato merci ed innovazioni di ogni genere in Giappone e che poi gli abitanti del Paese del Sol Levante le hanno “giapponesizzate” e questo è accaduto anche per i gatti.
Sembra, infatti, che questi felini siano stati portati per la prima volta da mercanti cinesi, nell'arcipelago nipponico, all'inizio dell'epoca Heian, intorno al X secolo e che siano diventati una compagnia e un diletto per la classe nobiliare fin verso il XVI secolo.
Il Bobtail il gatto giapponese
L'insularità ed una predilezione per i gatti con la coda corta (una leggenda raccontava di un demone che si aggirava per il Giappone sotto forma di un gatto munito di coda lunga e biforcuta, per cui era meglio evitarlo) ha fatto si' che si venisse a creare una razza nipponica caratterizzata appunto dalla coda corta, così detta a crisantemo 8 che tra l'altro è anche il simbolo della casa imperiale nipponica . E' nato, così, il gatto Bobtail, il micio giapponese, che, da allevatori americani, è stato introdotto recentemente anche in Europa...
Il Gatto, nella cultura nipponica, è un vero e proprio kami, un dio che ha poteri magici nei confronti degli uomini, al punto che il pittore Okusai, che dipingeva felini di tre colori, riteneva che grandi poteri fossero detenuti da quelli dal manto fulvo, mentre quelli bianchi e neri erano un po' meno potenti...
Se dici gatto nel Paese del sol levante pensi al Maneki neko...
Il famoso Maneki Neko, il gattino che sta sugli usci delle dimore nipponiche e dei negozi con una zampina alzata, è proprio un Bobtail che, con la sua zampetta alzata col palmo rivolto verso i passanti, chiama clienti, quindi denaro, oppure salute e fortuna, a seconda se ad essere alzata è la sinistra o la destra...
Il mito del Maneki neko si è sviluppato circa cinquecento anni fa, quando lo shogun Oda Obunaga o un altro samurai, a seconda delle fonti, salvò la vita grazie ad un gatto che lo aveva invitato ad andare verso di lui muovendo una zampetta alzata, il che gli permise di evitare un'imboscata.
Un'altra leggenda ci racconta che un ricco Daymio (feudatario), passeggiando per le vie di Edo, vide il gatto bianco del monaco del tempio Gotokuji che lo chiamava; il samurai, che si era spostato verso di lui, evitò di essere colpito da un fulmine e questo lo fece affezionare molto al felino, al monaco ed al tempio dove fu prodotta, alla morte del samurai, la prima statuetta a forma di felino con la zampa alzata; da allora il Gotokuji si arricchito di moltissimi simulacri di questo piccolo Kami.
Oppure ad Hello Kitty che gatto poi, pare non essere...
Altro famosissimo gatto nipponico è senza dubbio Hello Kitty, il personaggio creato dalla fantasia di Yuko Shimizu nel 1974 e oramai icona del Sol levante in tutto il mondo, anche se in questi giorni (fine agosto 2014) all'apertura di una mostra a Los Angeles a lei deidicata pare non essere più un gatto..infatti la curatrice della mostra, l’antropologa Christine R.Yano, dopo averla definita una gattina è stata corretta dalla Sanrio, la ditta che ne detiene il marchio, che ha detto che Kitty cammina, ha amici ed ha animali domestici ed è quindi più che altro una signorina...
per poi, una volta edito il catalogo dell'esposizione diedicata a questa icona nipponica correggersi ulteriormente difinendo la nostra un personaggio dei fumetti...come Topolino e Paperino per capirici che sono animali antropizzati...ma comunque per me rimane una gattina.
In Giappone esiste anche l'isola dei gatti
I giapponesi amano questi animali al punto che esiste un'isola, nella prefettura di Fukuoka, (dove probabilmente andremo quando saremo nuovamente nel paese del sol levante) famosa per essere il regno incontrastato di tantissimi felini...e di cui ci ha parlato il nostro speciale viaggiatore “Gattosandro” in un suo post...ma come fanno i gatti giapponesi ad entrare in casa visto che è costume saldo il togliersi le scarpe prima di accedere alle abitazioni per non portarvi la sporcizia da fuori? Il gatto di una zia di Yumichan si fermava all'ingresso e si metteva a zampe all'aria, si faceva pulire i piedini e poi trotterellava nella dimora.
Era un micio molto amato, tanto che quando se ne andato, tra lo stupore di molti, ha avuto un funerale buddista con tanto di bonzo officiante.
I neko caffè al bar coi mici in Giappone
Purtroppo i nostri amici nipponici che amano gli animali si trovano spesso nell'impossibilità di poterne “adottare” uno per avere un po' di compagnia a causa dei regolamenti condominiali che limitano gli animali domestici nelle abitazioni ed è così che sono nati speciali caffè detti Neko café, dove chi ama i nostri felini ne trova un mucchietto pronto per farsi coccolare...una saggia regola vieta di svegliare i gatti che dormono. Pensate che il fenomeno a preso talmente campo che in tutto il Giappone ci sono più di cento di questi speciali bar e nella sola Tokyo almeno una trentina.
Anche in Europa il fenomeno sta prendendo campo, il primo è sorto a Vienna poi a Londra e Parigi dove nel prossimo agosto sta per nascere il primo bar à chats, infatti gli stessi problemi di condominio ed animali limitano gli amanti dei felini anche nella capitale francese.
Ed in Italia? Ancora non se ne parla? Forse dipende dall'ultima riforma legislativa inerente i regolamenti condominiali che ha sancito che non è possibile mettere divieti ad accogliere nelle proprie case amici a quattro zampe...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!