Dialetti giapponesi
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Il Giapponese una lingua unica al mondo
La lingua giapponese appartiene ad un ceppo linguistico autonomo di cui fanno parte il giapponese propriamente detto, e la lingua che si parla nelle isole riukyu, le isole di Okinawa.
L'isolamento dato dal mare per quanto riguarda le influenze esterne ha fatto sì che la lingua mantenesse nei secoli le proprie peculiarità. Il territorio montuoso, diviso spesso in valli separate da barriere naturali ha favorito lo svilupparsi di dialetti.
Se, infatti, la lingua giapponese era fino al XVII secolo la lingua parlata nella zona di Kyoto e Nara, cioè il dialetto della regione del Kansai, con lo spostarsi del potere politico e commerciale in epoca Edo nella regione del Kanto vedrà proprio il modo di parlare giapponese di questa zona diventare la lingua nazionale.
A Tokyo nasce il giapponese moderno
I dialetti e le differenze linguistiche in Giappone prendono, infatti, a marcarsi in modo maggiore durante il periodo Edo (XVII-XIX secolo), momento in cui si delinearono maggiormente le differenze sociali e le varie classi componenti il paese crearono un proprio codice espressivo, nascono così veri e propri dialetti con marcate differenze tra zona e zona.
In questo periodo (XVIII secolo) la futura Tokyo contava mezzo milione di abitanti e vi erano tre modi di parlare, uno più alto dei samurai, uno usato dai mercanti più ricchi ed uno dai commercianti più bassi, ad un certo punto, però le espressioni più basse, per la prima volta, iniziano a contaminare quelle più alte perché molti samurai frequentano abitualmente anche le classi più povere e linguisticamente vengono, per così dire contaminati, nasce così una nuova lingua che sarà la base del giapponese moderno. In Giappone ci si raccontano storie terrificanti per rinfrescare i giorni torridi.
Il Giapponese di oggi è infatti quello che si parla a Tokyo, l'antica Edo.
Differenze e similitudini della lingua in Giappone
Si possono trovare nel Paese del Sol Levante diversi macro dialetti, quello dell'Isola di Hokkaido, quello del Tohoku, quello di Tokyo, il dialetto della zona di Nagoia, il Kansai (quello della zona di Osaka e Kyoto), il dialetto del Kyunshu del nord e quello di Kagoshima, dove fu un principato quasi autonomo per molti secoli che caratterizza infatti l'estremo sud dell'isola di Kyushu ed in ultimo il dialetto delle Ryukiu.
Mentre molti dialetti per così dire continentali sono simili tra loro, un abitante di Tokyo, uno di Osaka, uno di Fukuoka ed uno di Sapporo se parlassero assieme nei dialetti delle loro regioni comunque si capirebbero, non si comprenderebbero se parlassero con un abitante della regione del Tohoku , che è nella zona a nord di Honsu ed è stato abitato dal popolo degli Heisu che avevano una lingua proria, di Kagoshima, che ha avuto una sua lunga autonomia o delle isole Riyukyu che sono oggettivamente lontane dal Giappone propriamente detto.
Dialetti simbolo di campanilismi nipponici mai sopiti
Come in molte nazioni anche in Giappone le città sono caratterizzate da uno spirito campanilistico caratterizzato anche dal dialetto e dai modi di dire, il più forte è sicuramente quello tra la popolare e commerciale Osaka e la sofisticata Tokyo, gli abitanti della capitale giapponese dicono, in modo dispregiativo, che il dialetto di Osaka è, lingua da commercianti, ed infatti è farcito di espressioni di chiara origine mercantile, ad esempio per domandare ad un altro come sta si dice:"Guadagni bene?" e l'unica risposta che sia ha in cambio è : " così, così", ma gli abitanti di Osaka col loro dialetto sono anche famosi in tutto il Giappone per essere dei burloni, tanto che se andate a comprare una mela e ne chiedete il costo sarà facile sentirsi dire una cifra astronomica, per l gusto di riderci su...
Di contro gli abitanti del Kansai, rivendicano le loro nobili origini, per essere stati capitale del regno per secoli contro la recente nobilitazione a capitale dell'antica Edo; tanto che se uno per lavoro si sposta a Tokyo scherzosamente gli vien detto: "ti allontani dalla capitale?"
le varie zone del Giappone sono quindi caratterizzate da dialetti, anche se spesso si tratta di semplici inflessioni linguistiche di come si pronunciano le stesse parole, la parola giapponese per indicare questo fenomeno è "namari".
Negli ultimi anni c'è stata da parte dei più giovani per moda ed appartenenza la riscoperta dei dialetti, dopo un periodo di uniformazione linguistica data dall'avvento del mezzo radio-televisivo, gli stessi media, che oggi , in Giappone propongono personaggi e canzoni che fanno del dialetto il loro punto di forza e di successo, influenzando coi loro modi dire il linguaggio di chi li segue.
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