Sulle regole e l'onestà in Giappone
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
I Giapponesi e le regole di convivenza
Mia moglie Yumiko, pur essendo dodici anni che vive in Italia, non si capacita ancora della noncuranza che molti italiani hanno nel contravvenire le norme, specie se queste sono state generate per regolamentare la convivenza tra esseri umani; per questo, alcuni giorni fa, mi ha letto un sondaggio realizzato da VOYAGE GROUP a cui hanno risposto circa 140.000 giapponesi, grazie al quale si poteva capire che anche in Giappone la vita di relazione sta “peggiorando”.
Il tema del sondaggio era: ”Se nessuno ti vedesse seguiresti le regole?” L'inchiesta era riferita alle piccole trasgressioni che in Italia rientrano nel vivere normale, come ad esempio il comportamento che si può assumere di fronte ad un semaforo rosso, di notte, senza macchine che transitino e senza testimoni.
Dal sondaggio è emerso che, nella fascia dei cinquantenni, quelli che attraverserebbero superano coloro che aspetterebbero diligentemente il verde, tra i sessantenni assistiamo ad un pareggio, mentre tra i settantenni la quasi totalità aspetterebbe il verde.
In proposito, posso dire che spesso Yumichan, se non c'è nessun testimone, al semaforo, passa col rosso, anche in Giappone, mentre io, più spesso di lei, mi comporto come un vecchio giapponese.
Rispetto delle regole per non distrurbare il prossimo
Sempre riguardo a questo sondaggio, alcuni intervistati hanno detto che, a volte, non rispettano delle piccole regole sociali quali quella di non mettere i gomiti sulla tavola o peggio ancora i piedi quando si sentono le gambe pesanti, se non c'è alcuno che li vede, mentre, davanti alla prole, si comportano correttamente, così da poter redarguire figli affinché crescano educati.
Altri, invece, hanno evidenziato che alcune regole, come ad esempio non buttare una carta per terra, non si possono infrangere per non arrecare disturbo al prossimo, mentre si può accettare che uno passi col rosso se, di notte, non ci sono auto in arrivo o eventuali testimoni...
Questa inchiesta ha portato a galla anche un altro aspetto della cultura nipponica, visto che molti degli intervistati hanno detto che loro rispettano le regole perché c'è qualcuno che li guarda dal cielo, e questo anche se i giapponesi sono piuttosto laici, aggiungendo, inoltre, che, anche se non ci fosse nessuno a controllarci dall'alto, dovremmo sentire l'obbligo di controllare il nostro comportamento rispettando le regole della vita civile.
Questi dati avranno fatto sorridere molti di noi, che viviamo in un paese dove, da un'inchiesta del 2011, è emerso che ben il 70% degli italiani al volante non rispetta il codice della strada, o le regole del vivere civile e si difende dicendo: “L'occasione fa l'uomo ladro” oppure: “ Ma tanto lo fanno tutti” o “ Eh se non si facesse così non si sopravviverebbe”...
Onestà nipponica la migliore assicurazione per chi viaggia in Giappone
A proposito della mentalità giapponese, metto in evidenza che, quando sono in Giappone, spesso porto una borsa a tracolla nella quale metto qualche soldo, la macchina fotografica, magari lo smart-phone, a volte i documenti ed il portafoglio...Solitamente, quando entro in un caffè o in un ristorante ed ho bisogno di alzarmi, lascio la borsa al tavolo...perché non sono abituato a portarmela dietro e così qualche cameriere, immancabilmente, mi insegue … e mi restituisce il tutto, scusandosi, per non avermi avvertito subito...
Oppure, come ho scritto, anche, nel nostro terzo diario di viaggio in Giappone nel corso di una visita, ho dimenticato la macchina fotografica all'uscita di un tempio e questa mi è stata puntualmente restituita quando sono tornato alla biglietteria dove era stata lasciata da qualcuno che l'aveva trovata. (Proprio come sarebbe accaduto in Italia.)
Sempre in riferimento alla grande correttezza dei giapponesi, al ritorno dal mio terzo viaggio in Giappone, a Fiumicino, mentre mi avvicinavo al controllo del bagaglio a mano, dei passeggeri in transito, mi è capitato di vedere un turista proveniente dal Paese del Sol Levante che aveva trovato 100 euro in terra. Ebbene, iniziò a chiedere di chi fossero e siccome nessuno rispondeva, andò a consegnare la banconota agli addetti ai controlli aeroportuali, affinché facessero un'
indagine per restituirla al legittimo proprietario...
Onestà e cooperazione nel Paese del sol levante
Quando avrete l'occasione di andare in Giappone, saliti su un limousine bus per raggiungere il centro di Tokyo o di Osaka, vi renderete conto che tutti i giapponesi (o quasi) rispettano il codice della strada ed i limiti di velocità, al punto tale che la stessa Yumichan sbuffa per quanto tutti vadano piano...
Quando un italiano si trova in Giappone si accorge immediatamente che il rispetto delle regole si respira nell'aria, ma tutto questo dipende dal fatto che il Giappone è uno stato nazionale da 2000 anni dove si pensa che, se uno ruba a chi governa, ruba a tutti, mentre l'Italia è divenuta una nazione solo da 150 anni e prima era divisa in piccole regioni i governati delle quali erano stranieri, per cui, per i nostri antenati, riuscire ad imbrogliare lo stato era un po' come se si derubasse l'invasore.
Yumichan che, in questo periodo di crisi sta vivendo in Italia con me, non capisce il comportamento di tanti italiani che pensano solo a se stessi e ad imbrogliare il prossimo, perché è cresciuta con la convinzione che il collettivo sia da privilegiare rispetto al singolo e così mi dice: “ Se tutti raccogliessero un granello di polvere alla fine questa sparirebbe”...ma non è facile cambiare la mentalità di un popolo...
Io, personalmente, da quando conosco Yumichan, mi sono imposto di rispettare tutte le regole, per cui parcheggio la macchina con precisione tra le apposite strisce per non rubare centimetri agli altri, rispetto le file, cerco di stare nei limiti e di rispettare le norme del buonsenso; se, da bambino, magari qualche cartaccia per terra la buttavo, perché era abitudine invalsa nel nostro paese, ora non mi sogno più di farlo e non riesco a capire come si possa andare contro il bene comune, visto che ormai siamo tutti alfabetizzati e scolarizzati anche in Italia...
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!