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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Bianche come il latte le signore giapponesi
E' noto che le donne giapponesi non amino il sole, e vogliano avere una carnagione bianco latte, questo gusto estetico pare essere arrivato in Giappone dalla Cina in epoca Tang (VII-VIII), assieme al buddismo, alla scrittura e a tante altre arti testimoniate nella coeva epoca Nara.
Il tutto deriva dal fatto che le donne costrette a lavorare all'aperto prendevano un colore brunito considerato dai canoni estetici come brutto, e il colore chiaro quasi bianco della pelle era visto, oltre che sinonimo di bellezza anche di nobiltà; nulla di troppo diverso dai gusti dell'Europa dal XVII-XIXsecolo.
Tracce di questo gusto per un algida bellezza si hanno codificate anche nel Ishinhou enciclopedia dell'epoca Heian (IX-XIII sec.) ed anche nei coevi diari di Murasaki Shikibu, dove si legge che per essere bella la donna deve avere una pelle bianchissima, come se fosse di porcellana.