Il turismo in Giappone
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Un antico simbolo giapponese travolto dal turismo di massa
E' di questi giorni la notizia che alcuni simboli in legenda, nelle mappe giapponesi, che potevano essere non capiti od equivocati vadano a cambiare nelle cartine destinate agli stranieri, visto l'approssimarsi delle Olimpiadi a Tokyo nel 2020 e comunque della grande crescita turistica che sta interessando il Giappone in questi ultimi anni. Tra i vari segni, che leggete qua di fianco, si è fatto un gran parlare di quello deputato ad indicare i templi buddisti, che in giapponese si chiama Manji, ed è un simbolo che dall'India ha fatto il giro del continente Euro asiatico ed è vecchio di millenni, andando in culture differenti a rappresentare il sole, la fortuna, l'infinito ed è un segno molto usato dalla religione buddista. In italiano, questo, lo chiamiamo svastica facendo derivare il suono direttamente dal sanscrito; e nel mondo occidentale, essendo stato utilizzato nelle bandiere della Germania hitleriana, è uno di quei fregi che fa drizzare un po' i capelli in testa a chi si ricorda minimamente, se non altro per averlo studiato a scuola, cosa sia stato il nazismo. Il nostro manji giapponese è, però, rispetto alla svastica tedesca orientato con gli uncini nell'altro verso, e per i Giapponesi è anche un ideogramma che si legge, appunto, col suono manji 卍 ed indica buon augurio e felicità, ma sicuramente agli Europei ricorda questo nefasto periodo della storia recente dell'umanità.
Rammento perfettamente la prima volta che in Giappone mi resi conto che i templi erano indicati sulle mappe con un manji, ero a casa dei miei suoceri, volevo localizzare dove fossi per farlo vedere ai miei amici su Facebook e mi sembrò di guardare il piano di battaglia nazista nel tentare l'inutile avanzata delle Ardenne alla fine del 44. Fu mia moglie Yumiko a dirmi che era la figura che indicava i templi e subito me ne feci una ragione...
Pare, adesso, però, che sia troppo complicato spiegare ai milioni di turisti stranieri che arrivano in Giappone ultimamente di che simbolo si tratti e così, almeno nel materiale destinato agli stranieri, il nostro manji va in pensione e sarà sostituito da una pagoda...
Con questo possiamo essere più o meno d'accordo, io non sono molto favorevole, perchè è uno snaturarsi davanti alla globalizzazione, ma posso capire che la gentilezza e la praticità nipponica abbiano fatto optare per questo gesto di riguardo, evitando spiegazioni verso gli ospiti temporanei che vengono ad ammirare le bellezze del Sol levante.
Immagine da Geospatial Information Authority of Japan
Cresce il turismo Italiano verso il Giappone
Ora i più curiosi diranno sì, ma perchè solo adesso? Eh la risposta è facile perchè negli ultimi cinque anni il turismo verso il Giappone ha iniziato ad aumentare in modo esponenziale, ed apparentemente, almeno per ora inarrestabile...
Vi do due numeri, quando sono andato per la prima volta in Giappone nella primavera del 2010 gli Italiani che andavano, tra lavoro e turismo in un anno erano circa 10.000, mentre quest'anno siamo arrivati a 100.000, immaginatevi, per aver chiara la cosa che ad esempio di Italiani in Egitto tra Mar rosso e Piramidi nello stesso 2010 ce ne andarono 1.100.000.
Ed è così che davanti ai circa otto milioni e mezzo visitatori che per lavoro, affari turismo dall'estero arrivavano nel Paese del sol levante nel 2010 (tra cui il sottoscritto e altri dieci amici) siamo arrivati ai quasi venti milioni dell'appena concluso 2015...
Il Giappone è sempre stato nella mente di molti un luogo quasi irraggiungibile, posto com'è alla fine dell'Asia e separato dal continente dal mare, un paese che nel passato era troppo caro per la nostra vecchia lira...poi negli ultimi anni è successo che i biglietti aerei anno iniziato a scendere (concorrenza, crisi economica ed ora crollo del prezzo del greggio) e che l'Euro ha un cambio favorevole sullo Yen ed è così che il Giappone, almeno per gli Europei è divento più vicino, già Americani, Canadesi ed Australiani ci andavano...
I Giapponesi bruciano le tappe
Queste cose da sole, però, non sono sufficienti a giustificare tredici milioni di persone in più all'anno in soli in cinque anni, infatti è successo dell'altro, la vicina Corea del sud si è arricchita ed ha iniziato ad inviare i suoi turisti e poi si è arricchita, anche, la grande Cina e il Giappone ha tolto alcune limitazioni, che c'erano, sui visti turistici degli abitanti del Celeste impero...e così i nuovi ricchi del mondo si sono riversati nel Paese del Sol levante a far shopping e dato che c'erano a vedere un po' di cose o fare un bagno agli onsen; forse vi domanderete, ma non si odiavano un po'questi due popoli? Probabilmente non si stanno simpatici, ma come dicevano i latini "pecunia non olet", quindi ora si assiste ad una cinesizzazione di molte località turistiche nipponiche...Personalmente posso dirvi di aver trovato gite cinesi, oltre che nelle classiche Kyoto e Nara, a Fukuoka dove abitano i miei suoceri e non c'è tanto da vedere, e poi a Beppu o Kumamoto, ma anche a Kanazawa e nella lontana Hokkaido...
Poi è successo che nel 2013 Tokyo si è aggiudicata le Olimpiadi del 2020 ed il governo nipponico, tra una crisi economia e l'altra, ha visto un bussines nel turismo ed ha incentivato il settore vacanziero, sia interno che estero, e si è prefisso, entro quell'appuntamento, di arrivare a 20.000.000 di turisti, ma, dato che i Giapponesi sono rigorosi e seri, hanno fatto subito i compiti bene e sono arrivati già quest'anno a sfiorare questa cifra record...
E' così che ho visto il Sol levante (tra)mutare in cinque anni, se, infatti, prima ero un uccello raro quando andavo in giro, ricordo che più di una volta soprattutto a Fukuoka mi hanno guardato, come un marziano, ormai sono uno dei tanti gaijin...un Americano per i più, ma nulla di particolare.
L'aumento a tre cifre del turismo nel Sol levante
Il grande afflusso dall'estero ha fatto sì che organizzare un viaggio in Giappone sia diventato più complicato sopratutto in concomitanza dell'hanami e delle ferie agostane...infatti si raggiunge presto il tutto esaurito in fatto di hotel, ricordo bene il cartello dello scorso anno a fine marzo all'ufficio del turismo della stazione di Kyoto con scritto: "tutte le camere della città sono terminate"...è per questo che è buona regola muoversi molto prima per prenotare gli alberghi.
E' di questi giorni un articolo in merito sul sito di news giapponese Dime, che riporta i dati del 2015 di EXPEDIA, il motore di ricerca di prenotazioni di voli ed hotel, dove si legge un aumento di turisti verso il Giappone a livello mondiale, rispetto al 2014 (anno comunque mirabile riguardo l'afflusso di visitatori), del 175%, dato che, se si guarda più da vicino, vede come dai paesi asiatici, dove sono stati pubblicati i dati di EXPEDIA il flusso verso il Giappone è aumentato del 209% con Hong Kong che fa la parte del leone con una crescita del 272%...questo fiume di prenotazioni si spalma in tutto il Giappone ed è così che, se i numeri assoluti sono più alti sono verso Tokyo, ed Osaka è la preferita dai paesi dell'estremo oriente mentre è la prediletta Kyoto dagli occidentali, anche prefetture come Fukuoka, Okinawa ed Hokkaido vedono fiumi di turisti affamati di Giappone...altri centri presi d'assalto sono Kumamoto dove in molti, sopratutto da Hong Kong vanno per incontrare il simpatico orso pupazzo Kumamon e in estate Furano in Hokkaido con i suoi campi di fiori e lavanda.
Come il turismo convive con le tradizioni in Giappone
Il Giappone è stato un paese chiuso in sé stesso ed a volte, quando stai là, hai l'impressione che se avessero potuto i suoi abitanti sarebbero anche rimasti per gli affari loro, con le loro tradizioni, il loro rispetto per la cosa pubblica, il silenzio e tutta una serie di regole scritte e non che li ha fatti andare avanti per secoli...ed è così, forse, che prima di andare noi tutti dobbiamo sforzarci di leggere qualcosa su questo paese, su cosa è bene fare e non fare, che ormai siamo troppi e quindi se prima le nostre gaffe erano esotiche, ormai diventano fastidiose...tanto che il Giappone si sta riempiendo di avvisi che un po' ovunque cercano, con disegni e un po' d'inglese, di spiegare come è bene usare le cose che si hanno a disposizione ed il comportamento da tenere...ho visto un cartello in un bagno che spiegava come non usarlo che ancora rido...ma mi hanno spiegato poi che non tutti i popoli hanno chiaro come si usi un gabinetto.
Ed è di questi giorni che Yumichan mi leggeva dal web nipponico le lamentele dei cittadini di Kyoto che si sentono assediati da questo turismo esondante che fa diventare complicato prendere il bus o il treno (ma d'altronde anche chi abita nel centro di Firenze, ad esempio, non è che conviva bene col turismo di massa di questi anni)...
Detto questo diciamo che ancora noi italiani anche se in crescita esponenziale siamo indietro rispetto a molti altri come numero di visitatori del Sol levante e che speriamo che anche noi nel nostro piccolo si aiuti un po' a realizzare il vostro viaggio in Giappone che rimane sempre un posto bellissimo e tanto diverso dal nostro Paese...
Nel frattempo, solo per nota, i Giapponesi hanno smesso di viaggiare all'estero, verso l'Italia da un po', verso il resto d'Europa dopo l'attentato di Parigi dello scorso novembre...e così anche il turismo interno va ad intasare i canali ricettivi e di spostamento.
Immagine da Kyoto City Official Website
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!