Ricominceremo anche a viaggiare in Giappone

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Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!

Riparliamo assieme del Sol Levante

viaggiappone in Giappone

Cari viaggiatori del Giappone, siamo rimasti un po' in silenzio in questo inizio di 2020, triturati da quanto è capitato e da quanto sta capitando nel mondo, in molti momenti abbiamo avuto la testa altrove e non avevamo voglia di scrivere la nostra tristezza nel vedere il nostro progetto di vita lavorativa andare in pezzi, anche perché mentre il morbo infuriava noi non eravamo in Italia, eravamo partiti per il Sol Levante, per seguire il nostro lavoro d'impresa, che è anche altro oltre al nostro viaggiappone.com, poco prima che il mondo si chiudesse in se stesso a causa dalla drammatica evoluzione del Covid-19.
Abbiamo vissuto per ciò tutto quanto è accaduto dal Giappone, con l'ansia di chi ha lasciato i propri cari (ma nella nostra città della Toscana le cose erano abbastanza tranquille), da dove abbiamo continuato ad aggiornare le nostre pagine social con le foto che via via scattavamo e dove non c'è stato mai un vero e proprio lock-down, non era però il momento di scrivere e descrivere un mondo lontano e diverso dall'Italia a chi non c'è mai stato, o chi non essendoci in quel momento avrebbe potuto non capire i modi differenti di affrontare il problema. Nel frattempo non abbiamo voluto prendere parte a discussioni su cure giapponesi, né su come sia o meno giusto affrontare questo periodo, perché le chiacchiere da bar le faremo al bar, quando li riapriranno in modo socialmente fruibile e perché non siamo esperti in nulla di questo.

Cosa è significato lock-down leggero in Giappone

la foresta di bambù a Kyoto

Lo stato giapponese non ha mai chiuso nulla in particolare, se non i confini agli stranieri da dopo la metà di marzo, il governo nipponico ha consigliato dei comportamenti da tenere e tutte le chiusure e limitazioni personali sono state affidate totalmente al loro, al nostro, buon senso, nell'ottica del bene comune, questo è stato chiesto dopo il 7 di aprile, i giorni precedenti che hanno coinciso con hanami 2020 così li abbiamo potuti passare in viaggio tra le zone di Kyoto e Nara, dove avevamo degli appuntamenti di lavoro, e dove abbiamo trovato un turismo solo fatto di giapponesi che si erano riappropriati delle loro zone da cartolina e trovandoci in queste belle regioni abbiamo approfittato anche noi per delle parentesi di bellezza assoluta, cercando di dimenticare il resto (come vedete ad esempio la foresta di bambù ad Arashiyama che ultimamente era assiepata di turisti era solo per noi, e pochi altri).
Dopo il 7 di aprile, quando prima nelle grandi città e poi nel resto del Paese si è decretato lo stato di emergenza, però, per noi è cambiato davvero poco, siamo stati sempre a Fukuoka dai genitori di Yumiko e qua ci spostavamo in bicicletta per non prendere i mezzi pubblici e abbiamo vissuto il nostro Giappone in attesa di ritornare, sì perché siamo tornati a metà maggio (il 14 per essere precisi e non abbiamo chiesto aiuto allo stato o cose del genere, come abbiamo letto in giro, forse perché avevamo il biglietto con la compagnia aerea giusta, ma sinceramente non abbiamo dovuto penare troppo per rientrare quando abbiamo voluto noi). Si è applicato un lock-down leggero in Giappone, abbiamo letto nei media italiani, e noi possiamo dirvi che esso sia consistito nella chiusura (consigliata) dei grandi magazzini e dei negozi delle vie dello shopping (che sono un vero e proprio passeggio per i Giapponesi) nelle zone più centrali, delle sale giochi (i famosi Pachiko), delle palestre e dei cinema ed il rinvio o la sospensione di eventi pubblici, ma per il resto non hanno mai chiuso in Giappone i negozi di prossimità delle zone residenziali, molti dei ristoranti (che hanno fatto molto asporto, ma anche servizio al tavolo), i mezzi pubblici hanno circolato, la gente è andata a lavorare, anche se è stato consigliato dove possibile lo smart-working, a passeggio nei parchi o fare la spesa, il tutto senza che nessuno limitasse per legge i movimenti o i comportamenti.

Una costituzione illuminista nel Paese del Sol Levante

Tenjin a Fukuoka primavere 2020

Questo perché la costituzione giapponese recita all'articolo 13: "Tutte le persone che costituiscono il popolo saranno rispettate come individui. Il loro diritto alla vita, alla libertà ed al perseguimento della felicità, entro i limiti del benessere pubblico, costituiranno l’obiettivo supremo dei legislatori e degli altri organi responsabili del governo".
Ed io, che sempre accusavo il Sol Levante di ignorare i rudimenti libertari dell'individualismo illuminista per il collettivismo coercitivo neoconfuciano, mi sono dovuto ricredere, sì perché l'illuminismo glielo hanno portato gli americani con la coca cola, anche se per forza, dettando di fatto la costituzione, dopo la seconda guerra mondiale, ma devo dire che hanno fatto un buon lavoro nel blindare la possibilità che possa nascere ogni forma di autoritarismo.
Il senso del dovere dei Giapponesi ha fatto, però, diminuire in ogni caso la gente in giro del 70-80% nelle maggiori città e il naturale senso dell'igiene, l'uso delle mascherine, che da sempre è stato nelle abitudini nipponiche e l'abitudine di non toccarsi, non urlare, mantenere naturalmente le distanze ha fatto sì che i numeri (quelli ufficiali, ma chi siamo noi per contraddire i dati ufficiali degli stati nazionali?) siano ad oggi mentre scrivo, a 12 ore dal rientro a casa, molto bassi, ad esempio 9 contagi a Tokyo in un giorno, nessuno nella nostra Fukuoka da giorni hanno fatto sì che tutto si cominciasse a riaprire nella quasi totalità della nazione (mentre scrivo solo nella zone della capitale, di Osaka ed di Hokkaido mantengono lo stato di emergenza).

Pochi controlli e bassa mortalità nella primavera del Corona virus in Giappone

Queste mie parole, le ho trovate in un qualche modo avvalorate successivamente anche in un articolo scritto sul sito di Foreign Policy, autorevole rivista statunitense dedicata alle relazioni Internazionali, che vi invito a leggere e dove appunto si racconta di come in Giappone si sia agito per contrastare il Covid-19 senza nessuna imposizione con lo scopo di contenere le morti causate direttamente dal Covid-19 (meno di 700 alla metà di maggio dall'inizio della pandemia) e di come anche se forse i malati siano stati sottostimati i numeri di polmoniti che hanno necessitato un ricovero non sia variato dagli anni precedenti.
In molti, come il giornalista dell'articolo citato, pensiamo che forse siano stati fatti troppi pochi controlli, anche se in ogni modo da un esame sierologico effettuato dallo stato giapponese (sulla spinta dell'opinione pubblica per capire la portata del problema) sui campioni di sangue di 1.000 donatori delle zone di Tokyo e Tohoku si evince che è una percentuale tra 0 e 1 quella dei positivi al test sierologico e questo fa capire che probabilmente i contagiati da questa malattia siano stati davvero pochi, e questo dato potrebbe già da solo rispondere ad alcuni dubbi, anche se le indagini in tal senso devono proseguire su un campione di popolazione maggiore.
Yumiko mi diceva, oltre a quanto ho scritto poco sopra, di come la morte per Corona virus di due volti molto noti dello spettacolo in Giappone, avvenuta durante il nostro soggiorno, abbia colpito duramente l'opinione pubblica facendo sì che molte persone ponessero la massima attenzione nei comportamenti da tenere per limitare la diffusione di questa malattia, che parrebbe ad oggi essere passata nel Sol Levante in modo davvero lieve, anche se ad ogni modo la metà dei Giapponesi non si dice contenta delle modalità di prevenzione prese dallo Stato.

Continueremo a viaggiare con voi nel Sol Levante

Mare a Fukuoka primavere 2020

Io e Yumiko in Giappone, sopratutto da dopo il sette di aprile, abbiamo fatto una vita piuttosto ritirata, frequentando noi stessi oltre ad okasan ed otosan che ci hanno ospitato (fortuna vuole abbiano una casa grande con giardino) e riempito di attenzioni, ed il fatto di poter comunque essere liberi di muoverci a piedi o in bicicletta per fare la spesa o semplicemente per prendere aria evitando ogni contatto inutile con gli altri, lo abbiamo trovato fondamentale per mantenere una salute psichica in questi giorni sospesi, dove lo stop dettato dalla pandemia ha distrutto il lavoro di molti e lo ha interrotto per altri e così anche grazie alla libertà dei movimenti, quando abbiamo dovuto decidere se far parte del primo o del secondo dei gruppi, abbiamo deciso di voler far parte del secondo, e di ritornare ad accompagnare curiosi gruppi di viaggiatori in Giappone appena sarà possibile per condividere il nostro amore per il Sol Levante.
Prima di arrivare a questa conclusione, però, in questi due mesi e mezzo passati a mangiare con le bacchette, ci siamo davvero chiesti se non fosse meglio smettere qua di raccontare il nostro Giappone agli Italiani e scomparire senza una parola, ma poi nelle lunghe camminate verso Aburayama, una montagna gonfia di bambù e cedri giapponesi, che entra quasi in città a Fukuoka e nelle pedalate interminabili fino al mare sotto il sole cocente ed il vento sferzante della primavera giapponese, abbiamo deciso di provare a continuare a raccontare il Sol Levante per la voglia di narrare un luogo da noi amato e che capisco sempre un po' di più, aspettando di ricominciare a poter viaggiare nel mondo, quando in qualche modo questo incubo sarà finito o almeno gestibile ed allora, da ora, ricominceremo a parlare di Giappone, raccontandovi nuovi luoghi, scrivendo approfondimenti culturali e le cose da noi ritenute interessanti di questo mondo così lontano e impenetrabile allo sguardo occidentale per molti frangenti.

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Cosa è viaggiappone?

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Viaggiapppone nasce come condivisione dei viaggi nel Paese del Sol levante fatti da Yumiko e Dani tenendo sempre presente quali possano essere i problemi oggettivi che un Italiano in vacanza in Giappone possa incontrare, dando una mano così tramite tante informazioni, foto e diari frutto dei tanti viaggi (ormai non si contano più quelli fatti insieme).
Viaggiappone, con la propria esperienza, progetta e si mette alla testa di viaggi di gruppo alla scoperta del Sol Levante che vengono realizzati da un tour operator leader nel settore.
Le spese del sito vengono coperte dagli acquisti effettuati tramite queste pagine (booking, assicurazioni, Amazon ecc) senza che per voi ci siano costi in più...quindi se vi piace sosteneteci!
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