Cosa pensano gli Italiani del Giappone

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Tanta confusione quando si parla in Italia del Giappone

Giappone

Tra i tanti argomenti che abbiamo modo di trattare parlando con amici vecchi e nuovi, potete immaginare che quello che io e Yumichan spesso affrontiamo maggiormente riguarda l'arcipelago nipponico e così, dalle affermazioni dei nostri interlocutori, comprendiamo che non è loro molto chiaro come si viva in Giappone, se non, addirittura, dove sia.
A volte ci viene domandato se, rispetto all'Italia, sia estate o inverno, mentre molti hanno trasecolato quando, chiacchierando, hanno appreso che il Giappone è un arcipelago. Ricordo in proposito come una volta mi abbiano detto che credevano fosse una penisola attaccata alla Cina, ma a ciò si aggiunge il fatto che gli abitanti del Paese del sol levante vengono confusi con i loro potenti vicini per una similitudine dei tratti somatici e per un'analisi molto superficiale, rinforzata, al giorno d'oggi, dal proliferare di ristoranti di cucina giapponese gestiti quasi sempre da cittadini cinesi. Lo stupore, negli occhi di chi ha modo di conversare con me, e che spesso è anche ghiotto frequentatore di tali locali, aumenta quando faccio notare che la cucina giapponese e quella cinese son ben diverse tra loro come lo sono gli aspetti culturali. A questo punto i miei interlocutori rispondono immancabilmente con un: “va bene, ma più o meno si tratterà della stessa cosa”...senza pensare ai conflitti mai sopiti (purtroppo) tra i due popoli e ai loro diversi modi di approcciarsi al mondo, perché ambedue sono portatori di culture grandi ed affascinanti, ma completamente diverse.

Ma dove è di preciso il Paese del sol levante?

Giappone

Mi sento, dunque, quasi costretto a tracciare una rapida carta di identità del Paese del sol levante, ribadendo che il Giappone è un arcipelago composto da più di 6850 isole...di cui, però, le quattro più grandi Honshū, Hokkaidō ,Kyūshū e Shikoku, da sole rappresentano circa il 97% del territorio.
L'impero del crisantemo si trova nello stesso emisfero dell'Italia e quindi, se da noi è inverno, lo è anche in Giappone, pur se non va dimenticato che la nazione si trova un po' più a sud rispetto a noi. La punta più a nord, infatti, costituita dall'isola di Hokkaido, si trova più o meno sul 43° parallelo come la nostra Toscana, mentre Tokyo, è al 35°, poco meno di un grado sotto Tunisi e il Kansai, dove sorgono Kyoto ed Osaka, è situato attorno al 34°, appena un grado a sud di Tokyo. Le carte geografiche che ornavano le pareti delle nostre aule scolastiche ci presentavano dunque erroneamente un Giappone che si sviluppava in verticale, mentre in realtà il Paese del sol levante si snoda da destra a sinistra...tanto è vero che i Giapponesi lo dividono in Est ed Ovest. E così l'isola di Kyushu, si trova ad ovest di Honshu e Fukuoka, la città di Yumiko, un paio gradi più a meridione, della capitale quindi più o meno all'altezza di Casablanca.
Correnti marine, oceani e venti monsonici, però, fanno sì che il clima sia diverso nel Paese del sol levante rispetto alle località che sorgono alla stessa latitudine.
La porta più a sud del Paese del Sol levante è l'arcipelago delle Ryukyu dove è anche la più famosa isola di Okinawa, mentre la più meridionale, Ishigaki, è all'altezza di Miami, quindi in clima tropicale.

Il Giapponese è una lingua difficile e differente da tutte le altre

Lingua Giapponese

Nel conversare, altra domanda ricorrente che ci viene rivolta è se Yumichan capisca il cinese...allora faccio notare che gli abitanti di questo paese sono circa 127 milioni che abitano in un totale di 372 824km² e che parlano il giapponese, che è una lingua differente da quella della Cina e da quella coreana, tanto è vero che per scrivere si usano tre modalità: una che applica gli ideogrammi di origine cinese, che vengono letti con suono differente ed altre due che sono fonetiche e quindi riproducono, con dei caratteri grafici, dei suoni.
E' probabile che un Giapponese possa leggere e capire buona parte di un testo scritto in cinese e viceversa, ma le lingue poi suonano diversamente, quindi, un cinese ed un giapponese, parlando tra loro, non si capiscono, così come un italiano non capisce un tedesco.
A volte poi, riferendosi al Giappone, i miei occasionali interlocutori mi fanno capire talvolta che pensano si tratti di un paese più povero dell'Italia, il che avrebbe spinto la mia bella moglie a cercar fortuna qua (c'è venuta in vacanza studio); allora mi devo sbrigare a dire sempre, prima che intervenga Yumiko, che il Paese del sol levante è ricco e che ha un prodotto interno lordo di quasi cinque miliardi di dollari all'anno contro i nostri poco più duemila (dati 2013)...

Differenze, timori e luoghi comuni sul Paese del sol levante

Verdura Giapponese

Altri invece dal quel che sento non immaginano che religione si pratichi da queste parti, quindi devo aggiungere che giapponesi hanno una religione nazionale che è lo shintoismo, che si accorda bene col buddismo, al punto di poter affermare che la grande maggioranza dei giapponesi possono dirsi shintoisti e buddisti assieme; i cristiani sono solo il 3% e le chiese sono poche e di queste solo una minoranza sono cattoliche.
Un altro argomento di prassi, nelle nostre conversazioni sul Giappone, riguarda il sushi...per cui devo sempre precisare che i Giapponesi non mangiano solo questo (sarebbe come dire che noi italiani ci nutriamo tutti i giorni di pizza) e che il migliore non viene preparato dalle mamme in casa, ma al ristorante dove è confezionato da un maestro che si è specializzato in sushi dopo aver studiato anni ed anni...
Altri interlocutori mi hanno detto, anche recentemente, che avrebbero voglia di andare in Giappone, ma che sono bloccati dalla paura delle radiazioni della centrale atomica di Fukushima, al che sono stato costretto a spiegare, che il problema riguarda la zona circoscritta dove è stata interdetta la coltivazione dei campi e la pesca.
Sappiamo che esistono fonti che dipingono scenari più foschi, altre invece che danno resoconti più rosei, ma noi cerchiamo di fidarci del buon senso e del fatto che milioni e milioni di persone continuano a vivere il Paese del sol levante. Dovete, comunque in proposito, sapere che tutto il cibo in Giappone è controllato e che deve avere una radioattività (che si misura in Bq/kg) di 100 Bq/kg contro i 1250 Bq/kg che abbiamo in Europa per alcuni prodotti alimentari a causa delle “vecchie” radiazioni di Chernobyl, da cui partì una nube radiativa che prese in pieno il nostro continente. E' per questo che alcuni prodotti europei sono stati bloccati di recente alla frontiera giapponese, come è capitato ad una marmellata di mirtilli italiana la cui radioattività aveva raggiunto i 140Bq/kg…il che la rende perfettamente commestibile, ma troppo radioattiva per gli standard innalzati in Giappone.
Un altro aspetto che mi trovo spesso costretto a sfatare, non senza alcune difficoltà, è che i giapponesi non sono strani esseri freddi e senza sentimenti... Se è vero, infatti, che non piangono e non strepitano come noi mediterranei, ciò è frutto di un forte autocontrollo legato alla filosofia del neo confucianesimo e buddista, ma se non versano lacrime, ad esempio davanti a chi parte, è per non dargli dolore e poi, magari, lo fanno in silenzio dopo, quando nessuno li vede... Ma i giapponesi che pensano degli italiani? Lasciamo perdere...anche loro hanno tanti pregiudizi nei nostri confronti, forse più di quelli che abbiamo noi; pensate che un signore, ad Osaka, a settembre, quando ha saputo che ero italiano, mi ha detto subito che in Giappone potevo star tranquillo col mio portafoglio, mentre in Italia avrei dovuto tenerlo stretto...per non essere derubato; devo aggiungere che, parlando, mi ha dato un paio di pacche sulle spalle … a sfatare anche la leggenda che tutti i giapponesi evitano i contatti fisici con gli estranei...

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