L'inchino nel Paese del Sol levante
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Il mio incontro con l'inchino in Giappone
Ero al secondo viaggio in Giappone, durante il primo ero troppo sbigottito da tutto per far considerazioni profonde, tornavamo da una settimana di mare tropicale passata nei lidi più meridionali dell'Impero del Sol levante, eravamo all'aeroporto di Ishigaki, uno scalo davvero piccolo, una stanza al livello inferiore faceva da anticamera al gate vero e proprio...Siamo soli io e Yumiko ad aspettare il volo per Naha (il capoluogo di Okinawa), quando tre hostess di JAL con il loro cappellino ed il bel foulard varcano la soglia e si inchinano al vuoto...alla stanza, non certo a noi che siamo sprofondati dietro alle poltroncine...io allora esclamo: "Ma cosa fanno? Perchè quest'inchino?" Yumi mi risponde :" E' normale, è un gesto di rispetto verso il loro lavoro..."
Al che inizio a farci più caso, e noto, così, il capotreno del trenino locale, che dal centro di Fukuoka porta turisti e torme di studenti a Dazaifu, ove è il santuario dedicato a Tenjin Dio della cultura e appunto delle fatiche scolastiche, che con la sua divisa quasi marziale si inchina entrando ed uscendo dai vagoni, e lo stesso fanno i suoi colleghi sullo shinkansen, dal bigliettaio, alla hostess che spinge il carretto del caffè ...tutti si inchinano al corridoio, al vagone, ai passeggeri...rispettano il loro lavoro.
Il significato di inchinarsi in Giappone
Per non dir poi dell'impressione che ho avuto anche da poco, l'ultima volta che son stato in Giappone, pur essendo il settimo lungo soggiorno nel Paese del Sol levante, quando non ho potuto far a meno di stupirmi entrando all'ora di apertura nei grandi magazzini di Mitsukoshi di come tutti i commessi delle decine di negozi presenti si inchinassero augurando buongiorno al nostro passaggio frettoloso davanti ai loro occhi...ancora io rispondo con un mezzo inchino...Yumi allora mi dice: " guarda che non ti vedono neppure, è un gesto automatico, di consuetudine...inizia il lavoro...è il rispetto verso questo ed i clienti"...
Sì, cari i nostri lettori, inchino in Giappone è come prima cosa rispetto per gli altri, per gli amici, i superiori, chi è più grande di noi, non sottomissione...
Certo è dura farlo digerire a noi occidentali, che vediamo nell'inchinarci un sottometterci al signore, gesto di feudale memoria, un chinare il capo come simbolo di vassallaggio, e che per affermare la libertà dell'individuo c'abbiamo messo in mezzo umanesimo, illuminismo, rivoluzioni francesi...ma quell'inchino che vi fanno gli "omini" dello scalo aeroportuale mentre siete in aereo all'arrivo o alla partenza, quei profondi inchini, sono solo il rispetto che essi hanno verso di voi e nei riguardi del loro lavoro, l'aeroporto, la compagnia aerea, insomma la loro appartenenza al gruppo...è un passaggio del confucianesimo che porta al rispetto del superiore, della società .
L'inchino è poi in Giappone proprio un modo per salutare, la stretta di mano l'abbiamo portata noi, baci ed abbracci sono davvero fuori luogo, si agita una mano semmai per dir ciao, ma se avete confidenza; qua un piccolo abbassare il capo è saluto anche tra amici, inchini che diventano sempre più profondi a seconda che davanti da salutare si abbia un superiore, una persona più grande di noi, un cliente, qualcuno davvero importante...fino ad arrivare all'inchino profondo, che arriva a 90° ma anche va oltre, quello delle scuse infinite, oltre a cui c'è il disonore, quello che rivolgono i politici se finiscono in qualche scandalo, i dirigenti di qualche multinazionale se combinano un "casino" che inquina mezzo mondo...è il modo di dire: ho sbagliato mi prendo le mie responsabilità .
Come inchinarsi in Giappone?
A leggere in qua è in là pare, quasi, che ci sia un regolamento in fatto di inchini, che debbon esser fatti di tanti gradi a seconda di chi si ha difronte e dell'occasione, tanto che uno si immagina i nostri amici giapponesi con un goniometro incorporato che li fa chinare quel tanto che serve da momento a momento; è così che vivendo con una Giapponese, che si inchina poco, le ho chiesto se questa pratica si insegnasse alla scuola. La sua risposta è stata evasiva, mi ha detto che tra amici non ci si inchina, così nemmeno davanti ai nonni nè ai genitori...semmai nel passato ma ora no! Sì nei rapporti di lavoro ti dicono un po' come inchinarsi davanti a clienti e superiori, ma fuori del lavoro l'occidentalizzazione pare aver annacquato questa modalità ...oppure è mia moglie che è uno spirito libero (io l'ho sempre scritto).L'inchino è talmente importante nella cultura giapponese che anche quando alla fine del passato agosto dall'aeroporto di Francoforte dovevamo con un volo di ANA raggiungere i lidi nipponici e poi il volo ci è stato annullato letteralmente da sotto il sedere, eravamo già seduti con la cintura allacciata quando dopo un paio d'ore di tentennamenti ci hanno fatto sbarcare nel cuore della notte per portarci in hotel e farci ripartire il giorno seguente a causa di un "errore di sistema", tutto il personale si inchinava profondamente davanti ai passeggeri ammutoliti che ripescavano i propri bagagli...anche il personale tedesco della compagnia aerea nipponica si chinava ossequiosamente e vedere dei tedeschi che si inchinano a noi italiani ci fa un po' piacere, sempre...
E noi quando siamo in viaggio che inchini dobbiamo fare? Noi siamo stranieri, gaijin estranei al mondo giapponese, e possiamo glissare un po' le regole, ma un inchino magari leggero sarà certamente ben visto...se poi vi porgono la mano stringetela calorosamente e nell'occasione chinate un po' la testa...andrà benone!
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!