Hinamatsuri, la festa delle bambine

Un viaggio nel cuore del Giappone più profondo che svelerà modernità e tradizioni antiche andando fuori dalle solite rotte turistiche, senza dimenticare le mete più amate.
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
Antica festa Giapponese

La festa di Hinamatsuri viene celebrata il terzo giorno del terzo mese ed ha origini antichissime, infatti già nel VIII secolo agli inizi dell'epoca Heian, quel giorno essendo per il calendario lunare considerato un giorno di passaggio stagionale si pensava che fosse più facile che la mala sorte passasse negli esseri umani.
A quel tempo le persone andavano a cercare erbe magiche per tenere lontane le negatività e le bruciavano, mangiavano o usavano come decotti, così da preservare i corpi dall'ingresso di spiriti cattivi.
A tal fine si pensò di confezionare delle bambole che nell'occasione vengono esposte e che appunto sono destinate a prendere la sfortunae al posto delle persone.
La festa delle donne in Giappone

La festa di Hinamatsuri, è anche detta festa delle bambole o delle bambine, visto che in quest'occasione si prega per la buona fortuna delle figlie femmine, in Giappone la festa delle donne è in pratica questa e non si festeggia l'otto marzo con delle mimose, infatti spesso si è portati a credere, erroneamente, che le festività del mondo occidentale, sopratutto quelle che si ritengono internazionali, siano ovunque uguali.
Nelle epoche più antiche queste bambole venivano accompagnate su delle barchette nei fiumi o al mare al fine di far andar via la mal sorte con loro, ma dall'epoca Muromachi (XIV-XVI secolo), queste erano diventate così belle e decorate da far considerare un peccato gettarle, si optò quindi per conservarle di anno in anno, a patto di metterle presto a posto, infatti, così si diceva che come si mettono presto a posto le bambole, così si sistemeranno presto con un marito le figlie femmine.
Questi bambolotti rappresentano la famiglia imperiale e la corte, l'imperatrice indossa un Juuni-hitoe cioè una veste cerimoniale di dodici strati, che è la stessa che nella realtà indossa l'imperatrice per le nozze imperiali delle figlie e sono posizionati su sette o cinque ripiani drappeggiati di rosso, a formare un altare davanti a cui si prega per la buona sorte delle fanciulle, il loro costo è variabile, quelle più pregiate costano anche qualche decina di migliaia di euro.
Il 3 marzo in Giappone è anche la festa di Momo no sekku cioè della fioritura del pesco, si è soliti quindi addobbare con fiori di pesco i nostri altari e le case e nel passato era abitudine purificare il proprio corpo sfregandolo con un ramo fiorito, infatti la pesca in giapponese si dice Momo, mentre cento anni si dice momotose, quindi per assonanza si augura alle figlie femmine di vivere 100 anni!

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