Diario del mio quinto viaggio in Giappone: Horyu-ji e Toshodai-ji a Nara
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
Horyu-ji scrigno assoluto del Giappone più antico
Ormai il buffet anche qua non è un mistero, opto per fare una colazione alla giapponese, e faccio bene perché i piatti sono davvero buoni, salmone e sgombro grigliati, la zuppa fatta con la ricetta dei bonzi del Kofuku-ji e altri piatti della regione di Nara, poi riso e alla fine una nota di dolce, un cornettino ed un cappuccino per ricordarmi da dove provengo, dopo di che siamo pronti ad iniziare la nostra ultima giornata di Japan Rail pass...è infatti venerdì ed è passata una settimana dalla nostra partenza da Fukuoka alla volta di Kiikatsuura.
Il tempo è bellissimo l'aria è tiepida ed asciutta, come deve essere ad ottobre in Giappone e preso un treno andiamo poco fuori Nara a visitare, o meglio rivisitare, perchè ci siamo stati nel 2010, Horyu-ji il tempio più antico del Giappone, la struttura in legno più antica del mondo...una testimonianza senza paragoni dell'altezza raggiunta dall'architettura e dall'arte plastica e pittorica giapponese nel periodo Asuka (VII secolo) sotto l'impulso vigoroso della Cina della dinastia Tang; Horyuji il tempio del principe Shotoku, il punto di riferimento della propagazione del buddismo in Giappone, un personaggio tra mito e storia.
Quest'oggi all'Horyu-ji, il primo sito nipponico ad essere messo sotto la tutela UNESCO, ci sono gite scolastiche di ogni ordine e grado ed una bambina delle elementari è stupita di vedere un gayjin (straniero nel senso di estraneo al contesto giapponese) con una maglietta uguale al suo babbo, tra i bimbi di questo Giappone più profondo ancora, infatti, un occidentale è cosa rara e così quando ai loro saluti rispondo con un :"Konnichiwa!" tutta la scolaresca si lascia ad un: "Ooooh" di ammirazione e stupore.
Una visita imperdibile per chi ama l'arte giapponese
Varcato l'ingresso che dà all'esterno camminiamo in un lungo viale che giunge fino alla porta vera e propria del recinto sacro, oggi ci sono le foglie gialle e rosse dei ciliegi, mentre alla nostra prima visita erano i fiori di questi sakura, ad accoglierci.
Approfittiamo di una guida volontaria per visitare in modo più consapevole la struttura, e Yumichan mi fa da traduttrice.
Due Niou proteggono la porta, quello alla sinistra di chi entra è in restauro, ma si intravede ed è in legno ed argilla mentre quello di destra fatto solo di argilla si mostra liberamente, due simulacri datati anno 711, tutta la storia del Giappone ci guarda.
Si incede, poi, nella piazza centrale del tempio e la vista è mozza fiato, la pagoda a cinque ordini, la più antica del Giappone, miracolo di ingegneria antisismica e studiata fin ad oggi nella costruzione della Tokyo Sky Tree, è a custodia di una reliquia del Budda e di tesori inestimabili, nascosti e tenuti celati volontariamente con la prescrizione di usarli solo in salvaguardia del Giappone stesso; al suo interno, poi , gruppi statuari che raffigurano l'adilà e a fiancheggiarla gli altri antichissimi padiglioni con altari ove è Shotoku raffigurato come il Budda stesso e simulacri dei i suoi venerabili genitori...una vera macchina del tempo testimonianza senza pari del Giappone più antico che pare quasi nascere perfetto nelle arti.
La nostra visita prosegue tra altri edifici sempre molto antichi e poi nelle moderne sale del Museo che proteggono pezzi di inestimabile valore storico-artistico fino alla bellissima pagoda ad un piano che ci accompagna alla fine della visita...sono quasi due ore che camminiamo in questo luogo senza tempo e ci dobbiamo spicciare per non perdere l'autobus che ci dovrà portare ad un ultimo tempio, anch'esso testimonianza dello splendore della zona nel periodo Asuka-Nara (VII-VIII secolo) e sotto l'egida dell'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Toshodai-ji a Nara un capolavoro lontano dal turismo di massa
Dopo una mezz'ora arriviamo, quindi, al Toshodai-ji, che non è certo ben segnalato dalla fermata omonima ed anche qua l'emozione sale alle stelle siamo infatti difronte a testimonianze artistiche meravigliose, a partire dal Kondo (il padiglione principale che vede nella struttura del suo tetto una soluzione che rasenta la perfezione, forte vi si legge il messaggio proveniente dalla Cina Tang, ma sotto una rilettura nipponica che pare donare un rigore ed un'armonia assoluta.
Il sito è grande, fa caldo oggi, forse sono anche molto stanco, quindi mi godo meno del dovuto questa esplorazione, ci imbattiamo in due magazzini di epoca Asuka perfettamente conservati, in antichi muretti di terra battuta molto rari in Giappone, in un piccolo museo con statue che da sole varrebbero la gita e un remoto, quanto inaspettato, giardino di muschio...
Finisce una settimana col Japan Rail Pass...ma continua il nostro soggiorno e di viaggio in Giappone!
Dopo aver visitato, un po' affamati, ci muoviamo verso la stazione, perchè dobbiamo prendere un locale da Nara a Shin-Osaka per prendere, poi, lo shinkansen per Hakata (il nome della stazione di Fukuoka), ma prima acquistiamo qualche cosa da mangiare...dal reparto alimentari del grande magazzino adiacente la stazione...dobbiamo pensare anche alla cena perchè arriveremo un po' tardi a casa e non abbiamo molto tempo.
Il viaggio è comodissimo, come ci si aspetta in Giappone, tra poche ore la "magia" del Japan rail pass finirà, e torneremo come tutti gli altri a doverci pensar su prima di prendere un treno, sono piuttosto cari i trasporti in Giappone senza una qualche promozione, ma prima dell'arrivo ad Hakata mi metto su un panino, o meglio un bel paninone, con prosciutto cotto e formaggio francese...davanti allo sguardo contrariato di Yumichan che non condivide il mio momentaneo desiderio di occidente.
Arriviamo a Fukuoka che è sera, alla stazione di Hakata ci sono tante persone che tornano a casa pregustando il ponte della festa dello sport e noi siamo stanchi morti per il grande itinerare dei giorni passati...è così che con tante immagini negli occhi per le bellezze viste nella regione di Kansai arriviamo a casa dove mi aspetta una super doccia e una bella birra gelata, assieme alle amorevoli premure dei miei genitori giapponesi.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!