Hanami gioire dei fiori in Giappone
Scopri i colori della primavera del Sol Levante e la meraviglia dei ciliegi in fiore, andremo anche al di fuori delle solite rotte turistiche a scoprire il vero cuore del Giappone!
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- Scritto da dani@viaggiappone.com
I Giapponesi fanno hanami dalle origini della loro storia
Il Giappone è un paese dove ancor oggi, nell'epoca della globalizzazione imperante e della verdura senza stagione, da cui anche questa nazione non è del tutto immune, il passare dei mesi e degli eventi ad essi legati continua ad avere un significato importante, tanto che l'inizio dell'anno sociale, scolastico e fiscale è, nel Paese del sol levante, fissato attorno all'equinozio di primavera, stagione con cui anche il ciclo della vita si rimette in moto, dopo inverni più o meno freddi.
Non è un caso che lo shintoismo, la religione dei kami (gli dei) che si prendono cura del Giappone, sia un culto estremamente legato alla natura ed ai suoi fenomeni più eclatanti: da Amaterasu divinità del sole, a Tsukuyomi la luna, a Raijin dio dei tuoni e dei fulmini, ad Inari dio della fertilità e agli altri circa 8000 che gli fanno compagnia in questo Pantheon ancestrale, che si prende cura di Nihon, che come sappiamo è un luogo dove le forze della natura possono manifestarsi con ferocia inudita.
E' in questo ambiente che i Giapponesi, dalla notte dei tempi, hanno iniziato ad antropizzare il paesaggio, fino ad inscatolarlo in giardini se non addirittura in bonsai e dalla vicina Cina, faro per la cultura dell'estremo oriente tutto, si prese, per così dire, il vizio di ammirare i fiori, cioè di fare hanami, prima con i precoci (fioriscono a febbraio) prugni (ume) e poi, sempre più con i fiori di ciliegio (sakura) che dell'hanami divennero simbolo da quando la loro ammirazione è così denominata nelle pagine del Genji monogatari (il romanzo capostipite della letteratura nipponica).
I sakura, poi con la loro bellezza e la loro caducità, divengono simbolo della classe guerriera, per poi, dal secolo XVIII debordare in parchi e luoghi pubblici per allietare lo sguardo della maggior parte della popolazione giapponese.
Una festa sociale che coinvolge tutti il popolo del Sol levante
Oggi, nel secolo XXI hanami è ancora estremamente importate per i Giapponesi, che come sappiamo lo aspettano con specifiche previsioni del tempo, per poterselo godere appieno ed è talmente coinvolgente che anche all'occhio del viaggiatore più distratto, sarà chiaro che tutto o quasi in Giappone è, in un certo modo, legato a questa settimana di fioritura, infatti, viali, parchi, giardini di templi, porzioni di colline e montagne sono abitate dai nostri alberi di sakura che fanno ombra in estate, che ingialliscono e si tingono timidamente di rosso in autunno e che sopratutto esplodono in meravigliose fioriture bianche e rosa tra la fine di marzo ed i primi di aprile (da Kyushu alle regioni a nord di Tokyo, mentre nel freddo Hokkaido l'hanami si manifesta fino a fine maggio).
Quando sono andato la prima volta in Giappone nel 2010 sono arrivato per questa fantastica occasione, ma ancora la mia conoscenza della cultura giapponese si basava solo sui libri e su mia moglie, allora ancora la mia fidanzata, e così ho visto delle meravigliose piante fiorite e poco più, stordito come ero da tutto quanto si palesava attorno a me come diverso e in un certo senso strabiliante, tanto da non riuscire ancora a godere di quello che è lo spirito dell'hanami per i Giapponesi, cioè non semplice contemplazione estatica e meditativa dell'evento, ma una vera occasione di incontro sociale, un picnic dove spesso e volentieri si aprono diverse birre e bottiglie di sakè, un'occasione di festa e di relax a cui i giapponesi amano indulgere.
Piace talmente tanto questo momento, che dura nel suo splendore circa una settimana, che per goderne in tutti gli istanti è invalso l'uso di fare hanami anche la notte, quando si rischiarano i nostri sakura con lanterne e lo si chiama yozakura, e per questo uso tra i molti luoghi deputati è sicuramente famoso in tutto il Giappone il parco di Ueno a Tokyo.
Hanami tutto l'anno in Giappone
Il popolo nipponico, però, va così tanto in visibilio, per questa occasione di contatto con la natura e la sua colorata bellezza, da non poterla limitare solo ed esclusivamente a questo momento, infatti, se stiamo attenti, vedremo che gli amanti di questo evento, abbiano molteplici occasioni durante tutto l'anno per fare tanti tipi di hanami.
E' così che i giardinieri di tutto il Giappone hanno studiato, potremmo dire, un hanami ininterrotto, che va dai primi fiori di Ume ed ai gialli campi di rape che tingono le valli, ai nostri sakura, a campi di alti papaveri rossi, alle ortensie meravigliose a sterminate distese di cosmos, tutti eventi che fanno muovere nei fine settimana e nei giorni di festa i nostri abitanti del Sol levante, così da portarli a ritrovarsi con la natura tanto amata e con amici e familiari.
Per noi Italiani, anche se abituati al bello dei nostri parchi, dei nostri paesaggi e delle nostre preziose architetture non è certo consueto questo folle amore verso i fiori; chi è maschio ed ha qualche anno sulle spalle, si ricorderà che nel "famoso" test, che veniva impartito durante i "famigerati" tre giorni di vista militare, c'erano due domande che chiedevano se uno avesse l'ambizione di fare il fioraio, o se comunque amasse i fiori...questo per dimostrar cosa, ancora, non è ben chiaro, ma se si sbandierava il proprio amore per piante e boccioli profumati ci si guadagnava, spesso, un approfondimento dallo psicologo...questo a sottolineare le grandi differenze che sono tra i nostri Paesi.
Ed è molto strano per un Giapponese che il nostro popolo non vada in estasi totale davanti al manifestarsi della primavera o per la sagra del mandorlo in fiore di Agrigento (come mi domandava qualche tempo fa la mamma della nostra Yumichan), festa forse più apprezzata e conosciuta in Giappone che nel Belpaese.
Ogni viaggio in Giappone ha il suo fiore
A meno che uno non vada in pieno inverno (dicembre inoltrato e gennaio) ogni mese dell'anno è buono per vistare il Giappone in compagnia di qualche momento floreale, fuori stagione e meno turistico è quello di ume nei santuari di Dazaifu e Kitano a Kyoto (per esempio), ma se volete vedere il Giappone nel suo momento di festa più grande e di bellezza assoluta prima o poi non potete perdere di vedere i sakura in fiore, condividendo, così col popolo del Sol Levante il momento clou dell'anno, che cambia il volto in ogni dove al Paese dei Kami.
Comunque, amici che programmate un viaggio in Giappone, sia organizzato che fai da te, se volete vedere i sakura in fiore, dovete prenotare una quindicina di giorni a cavallo della fine di marzo e dei primi di aprile, sì perchè non si prevedono di preciso, ma alla fine più o meno il periodo è quello, né prima, né dopo.
Viaggia con noi alla scoperta del Giappone per primavera!
Un viaggio tra le origini del Giappone ed il futuro!