Il castello di Hikone

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Uno dei castelli più belli di tutto il Giappone

Hikone è una cittadina di poco più di centomila abitanti sulle rive orientali del lago Biwa, il bacino d'acqua dolce più grande del Giappone, siamo a circa una settantina di chilometri da Kyoto. Il viaggiatore vi verrà per il suo castello, integro e perfettamente conservato nella sua originaria struttura, il che lo fece inserire, già dagli anni 50 del secolo scorso, tra i pochi fortilizi ad esser considerati patrimonio nazionale giapponese (ora siamo a 5).
La storia della città e del maniero è legata alla famiglia di samurai Ii, il cui capostipite Naomasa (che vi accoglierà con una statua equestre e col suo cornuto cimiero, se qua giungeste, come probabile, in treno) si era distinto tra i guerrieri più formidabili agli ordini di Tokugawa Ieyasu, così tanto da essere uno dei quattro preposti come guardiani dello stesso, la sua carriera militare lo vede tra i protagonisti del XVI secolo nel processo di riunificazione del paese ed i suoi uomini erano famosi tra tutti come "diavoli rossi" per l'armatura rosso sangue che indossavano, così da fornire oltre al resto un forte impatto psicologico sul nemico.
Naomasa divenne così daimyo del feudo di Hikone e su ordine del suo shogun iniziò far progettare il nostro castello nel 1602, ma morì nei primi mesi di quell'anno probabilmente a causa dei postumi di una ferita inferta da una pallottola vagante (gli Europei avevano fatto conoscere le prime armi da fuoco) riportata nella battaglia di Sekigahara(1600), lo scontro che consegnò il Giappone nelle salde mani dei Tokugawa e dei loro feudatari per 250 anni.

Testimonianza preziosa del passato feudale del Sol levante

La costruzione del maniero partì spedita col successore Ii Naokatsu nel 1604 e se è vero che per la struttura principale ci vollero solamente un paio di anni, già nel 1605 lo stesso Tokugawa Ieyasu venne a controllare i lavori essendo la posizione molto importante, ergendosi nei pressi di feudi a loro ostili, per la sua completa realizzazione ci vollero in tutto 20 anni, infatti furono messi in opera fossati, bastioni e rinforzi.
La costruzione fu portata a termine da Ii Naotaka (il fratello minore che ne frattempo aveva partecipato all'assedio di Osaka al fianco dei Tokugawa) dal 1615 essendo Naokatsu divenuto signore di un altro feudo (per la sua salute cagionevole non aveva militato attivamente per lo shogun e dovette lasciare l'importante feudo di Hikone al fratello minore, attivo contro i Toyotomi, ad Osaka appunto, nel 1615).
Per la realizzazione del castello furono recuperati i materiali di altre fortificazioni vicine che erano state fatte abbattere per la loro storia legata alle fazioni avversarie, possiamo quindi dire che il nostro fortino è stato realizzato con materiali di recupero.
Quando poi nel 1868 la rivoluzione Meiji si prodigò a radere al suolo molti castelli, perchè simbolo del passato dominio dei samurai, questo fu fortunatamente risparmiato, perchè trovato molto bello dall'imperatore stesso, che qua era venuto durante una passeggiata nella zona del lago Biwa.
Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere questo bellissimo maniero ai primi di aprile del 2015 in pieno hanami, e se i sakura rendevano lo spettacolo dei bastioni laterali e dei fossati allagati meraviglioso, oltre che superbo il mastio centrale, dobbiamo far presente al visitatore che qua giungerà in questo periodo che ci saranno molti altri turisti venuti a godere dell'hanami all'ombra del castello (evento classificato tra i dei più belli del Giappone).
La torre principale non è stata mai attaccata da nemici ed è puro simbolo del potere shogunale nella terra di Hikone, il suo ruolo è stato quello di custodire le armi in previsioni di attacchi che mai accaddero.
Avvicinandovi alla piazza centrale del castello noterete imponenti bastioni di pietre ciclopiche sovrastate dalle così dette torrette simmetriche per difendere gli attacchi da ovest (da est ci pensava il lago)...

Un magnifico giardino giapponese

medesimo biglietto potrete andare a vedere il giardino Genkyuen qua voluto nel 1677 da Ii Naooki, il quarto signore del feudo, un giardino di paesaggio (come quelli di Kanazawa e Kumamoto per intendersi), pensato su emulazione di leggendari giardini cinesi; qua ponticelli, laghetti e meravigliose piante ci fanno da scenario conducendoci in un percorso circolare; esso era il giardino del Rakurakuen, in pratica il palazzo della famiglia Ii, struttura che è in fase di restauro, il suo ruolo di parco di corte è testimoniato anche il fatto che esso è collegato con un piccolo canale direttamente al lago, affinchè i signori potessero navigare per andare in visita ai templi più importanti che si affacciano sulle rive dello stesso.

L'esperienza di Viaggiappone